[English version]

Sono oltre dieci anni che Gaza è sotto assedio. I palestinesi ormai non hanno più neppure l’acqua. Solo acqua salata. Acqua di mare. Resti appiccicaticcio tutto il giorno, a Gaza. Tutti i giorni, per anni. E ogni tanto, un F-16 arriva e bombarda. Ogni tanto, all’improvviso, muori.

Conosciamo i numeri brutali di Gaza. Quasi due milioni di palestinesi vivono qui, e l’80 percento dipende dagli aiuti umanitari: il 50 percento, è “food insecure“, nel gergo dell’Onu. Il 50 percento ha fame. E il 45 percento ha meno di 15 anni. A Gaza hai elettricità solo per quattro ore al giorno. Che significa che per venti ore al giorno, gli ospedali non hanno respiratoriincubatrici. Non hanno lampadine in sala operatoria. Ma più che nei numeri, Gaza è in una parola: Tramadol. Che è un antidolorifico. Un antidolorifico per cani. Ed è la droga più diffusa, qui. Tanti, a vent’anni, usano ecstasy, coca, anfetamine, per tirare l’alba e vivere a mille. Ma a Gaza, se hai vent’anni, vuoi solo dormire e dimenticare.

Ogni due, tre giorni si ha un tentato suicidio. In questi dieci anni, Israele ha proibito l’ingresso persino di matite, giocattoli, strumenti musicali, biscotti e patatine. Ha calcolato che i palestinesi, per sopravvivere, hanno bisogno di 2,279 calorie a testa: e ha proibito tutto il resto. Ma l’assedio non è mai stato solo israeliano. Gaza confina anche con l’Egitto: e l’Egitto nel 2014 ha chiuso la frontiera. Le rare volte che viene aperta, l’unica, per passare, per scalare le liste d’attesa, è pagare. Pagare un poliziotto. Perché l’assedio, in questi dieci anni, è stato un crimine, ma anche, per tanti, un affare. Per i tanti imprenditori dei tunnel, tutti legati ad Hamas, e per Hamas stessa, che sui beni che arrivano attraverso i tunnel impone tasse – quelle che nel resto del mondo chiameremmo tangenti.

Se a Gaza l’80 percento della popolazione dipende dagli aiuti umanitari, è anche perché Fatah, per punire Hamas, non paga più lo stipendio ai funzionari dell’Autorità palestinese. Da un anno, non paga più neppure l’elettricità. A Gaza manca il 45 percento dei farmaci essenziali: non sono bloccati in Israele, sono bloccati nei magazzini della West Bank.
Secondo l’Onu, Gaza tra dieci anni non sarà più adatta alla vita umana.

Vivere a Gaza significa vivere in trappola. Letteralmente. In media, attraversano la frontiera solo 240 palestinesi al giorno. Nel 2000, prima della seconda Intifada, erano 26mila. E qualsiasi cosa accade, accade nell’indifferenza del mondo, e nella più totale impunità. Durante l’ultimo attacco, nel 2014, Israele ha rovesciato su Gaza una quantità di esplosivo pari all’atomica di Hiroshima: i morti sono stati 2,168, e per il 77 percento civili, per il 30 percento bambini, ma alla fine, sono stati condannati per crimini di guerra solo 5 soldati. La pena più dura è stata 7 mesi di reclusione. Per il furto di una carta di credito. Incontri questi ragazzini che ti dicono: Ho 12 anni e 3 guerre.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Belgio, bimba curda di 2 anni uccisa da proiettile: era in furgone inseguito dalla polizia. Indagini in corso

next
Articolo Successivo

L’Avana, boeing 737 si schianta al decollo: 107 morti. Tre donne sopravvissute. Tra le vittime una cittadina cubana naturalizzata italiana

next