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Piano City Milano, la domenica tra classico e moderno, glamour e sociale, impegnato e giocoso. Chiude Capossela

I principali concerti dell'ultima giornata del festival tra la Fondazione Prada, la Piccola Scala, via Corelli, il memoriale della Shoah e via Padova "occupata" da quattro pianoforti. Il programma spazia dalle sonate di Schubert ai Toy Piano con i laboratori per bambini, dalle musiche armene a Hollywood e le Piano Lesson

di F. Q.
Piano City Milano, la domenica tra classico e moderno, glamour e sociale, impegnato e giocoso. Chiude Capossela

Piano City Milano si apre all’alba anche domenica 20 maggio. L’appuntamento è alle 5 all’Idroscalo, con le melodie dell’ucraino Pol Solonar, in collaborazione con Circolo Magnolia.  Tornando in città, alle 10.30 alla Triennale di Milano la produzione pianistica di Ligeti verrà eseguita dai giovani Pianisti Call for Young Performers, masterclass di Maria Grazia Bellocchio. In Fondazione Prada, invece, è in programma per le 11 un concerto dedicato alla generazione dell’Ottanta con Gilda Buttà e Victoria Terekiev. Segue, alle 12.30, il concerto di Enrico Intra dedicato allo Swing in Italia negli anni ’30.

La mattinata all’Archivio di Stato di via Senato prevede una nuova giornata di musica con gli allievi della Civica Scuola di Musica C. Abbado. a partire dalle 10.30. Mentre nella sala da ballo della GAM alle 12.30 Nathalia Milstein, primo premio al Concorso Internazionale Axa Di Dublino 2015, eseguirà brani di Schumann sul pianoforte gran coda Tallone della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia.

Lo storico Teatro Gerolamo, la piccola Scala di Milano recentemente restituito alla città, ospiterà invece quattro incontri. Primo appuntamento alle 10 con Aquiles delle Vigne, che dedica la sua Piano Lesson alle ultime sonate di Beethoven. Tra i più autorevoli concertisti e didatti del pianoforte, delle Vigne coinvolgerà alcuni giovani pianisti in un confronto tra esecuzioni per comprendere l’ultimo Beethoven. Alle 12.30 incontro con Django Bates, artista eclettico dalla sottile ironia british, protagonista della rinascita del jazz europeo degli anni Ottanta; figlio di un collezionista di musica popolare rumena e africana, è cresciuto sviluppando modi eclettici di fare musica. Alle 14 Piero Rattalino, celebre saggista e critico musicale, ci mostrerà come affrontare gli Studi di Chopin come pezzi lirici. E alle 16.30 Gabriele Baldocci, brillante pianista, noto anche per il duo stabile con Martha Argerich, mostra come improvvisava Liszt.

Appuntamento dalle 10 alle 19 al Portico dell’elefante del Castello Sforzesco con Stefano Ligoratti, Emanuele Delucchi, Maria Clementi, Sandro De Palma, Luca Ciammarughi, Gabriel Tancredi Nicotra, Ali Hirèche, Francesco Libetta e Costanza Principe per una rara esecuzione dell’integrale delle sonate di Schubert, quelle complete e i frammenti, con l’introduzione di Luca Ciammarughi. Alla Rotonda della Besana torna invece l’orchestra dei cinquanta Toy Piano: nata con Michael Nyman che per loro ha scritto The otherwise very beautiful Blue Danube Waltz, aggiunge al repertorio in C di Terry Riley, il brano che ha reso popolare il minimalismo musicale. Quattro appuntamenti alle 10, alle 12, alle 14 e alle 15 tutti seguiti da un laboratorio per i più piccoli per imparare a suonare il toy piano. In collaborazione con Ricordi Music School. Dalle 16 alle 21, con i giovanissimi talenti dell’Associazione Pianofriends una rassegna dedicata al Concerto per pianoforte e orchestra che va dalle origini ai brani tardo-romantici più famosi, dove la parte dell’orchestra è eseguita dal secondo pianoforte.

Tra gli spazi inediti del Piano City 2018 c’è poi il Memoriale della Shoah, con il concerto di musiche armene di Heghine Rapyan in programma per le 11, mentre la Biblioteca degli Alberi ai giardini di Porta Nuova accoglierà il pubblico per una giornata di concerti con i giovanissimi talenti dell’Accademia di Imola e via della Spiga si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto per Mario Mariani, Hélène Berger, Alberto Tafuri, Simone Quatrana.

In via Corelli alle 11 è invece in programma un evento che unisce i cittadini milanesi, i richiedenti asilo e i volontari della Croce Rossa, creando una nuova occasione di incontro e di conoscenza reciproca: il Centro di accoglienza alle porte di Milano ospiterà il concerto di Manuel Magrini, giovane ed eclettico talento del pianoforte che suonerà alcuni dei brani che hanno fatto la storia della musica pop italiana e internazionale. Sempre in tema di accoglienza, in serata apre per la prima volta le porte al pubblico Casa Chiaravalle, il più grande bene confiscato alla criminalità organizzata in Lombardia e oggi trasformato in luogo di accoglienza. Alle 18.30 il concerto di Marcelo Cesena, con musiche originali e colonne sonore tra Hollywood e Cinecittà. L’evento è inserito nella rassegna “insieme senza muri” dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Milano.

Intanto via Padova verrà occupata pacificamente da un concerto spettacolare per quattro pianoforti che comporterà la chiusura al traffico nel tratto tra via Arquà e via Fanfulla da Lodi. Dalle 18.30 il concerto di musica classica “a otto mani” di Ensemble Klavier: quattro giovani pianisti arrivati appositamente dalla Corea.

E mentre a City Life, a piazza Tre Torri, alle 18.30 il pubblico potrà farsi trascinare dai ritmi jazz, blues e boogie-woogie di Silvan Zingg, dalle 19 al Main Stage della GAM suoneranno il musicista e compositore inglese Arthur Jeffes, Asli Kilic con un programma dedicato a Chopin e Scriabin, e Davide Cabassi con musiche di Beethoven. Infine Vinicio Capossela chiuderà la settima edizione di Piano City Milano con un programma speciale “voiceless”: dalle 22.30 suonerà le sue canzoni in un concerto per piano solo, e racconterà la storia dei suoi pianoforti, in omaggio al piano e alla città che lo ospita da quasi 30 anni (sfoglia qui il programma completo della manifestazione).

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