Mentre a Cannes la giuria, presieduta da Cate Blanchett, rendeva noto il palmares e Asia Argento accusava coloro che in platea “…devono essere ritenuti responsabili per i loro comportamenti contro le donne” il nome del regista francese Luc Besson compariva accanto alla parola stupro sui principali media. L’autore di Leon, Nikita, Il Quinto elemento, è stato denunciato da un’attrice di 27 anni che si è presentata alla polizia, accusando il regista di aver abusato di lei dopo averla drogata con il tè.
La giovane avrebbe lavorato con Besson in due suoi film. Lui, 59 anni, tramite il suo avvocato, nega tutto con forza, anche se fa sapere di conoscere l’attrice, di averla vista episodicamente ma di non aver mai drogato o stuprato nessuno. Besson “respinge categoricamente queste accuse fantasiose”, ha affermato un legale del regista, Thierry Marembert, aggiungendo che l’attrice “è qualcuno che conosce, con cui non ha mai avuto comportamenti inappropriati”.
Secondo il racconto della donna riportato da Variety, giovedì scorso, il 17 maggio i due si sono incontrati in un hotel: dopo aver bevuto una tazza di tè e si sarebbe sentita male e avrebbe perso conoscenza. Quando si è risvegliata ha iniziato a ricordare qualcosa e si è resa conto della violenza subita. Besson avrebbe lasciato il palazzo prima che riprendesse conoscenza, lasciandole del denaro.