Le polemiche scatenate da una foto che ritrae Nunzia Canistro, eletta con una coalizione di centro, mentre cucina per il compleanno di un amico: "Ho sbagliato a prestarmi al gioco, le mie colpe sono tutte lì"
“Benito Mussolini, Statista, 1883-1945″. Sotto, una grande immagine del Duce. Il grembiule indossato da Nunzia Canistro, vicesindaca eletta con una coalizione di centro a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, non è passato inosservato. La foto, che girava sui social network da sabato, ha portato anche l’Anpi locale a chiedere le dimissioni della Canistro, che si è difesa: “Ho sbagliato a prestarmi a un gioco goliardico, ma le mie colpe sono tutte lì. Sono convinta democratica e antifascista, non accetto lezioni da nessuno su questo”.
“Non ho nostalgia del fascismo, così come non ho nessuna intenzione di farmi portavoce di personaggi che la storia ha condannato e che sono lontani dalle istituzioni democratiche e repubblicane”, conclude la vicesindaca, che ha voluto rispondere agli attacchi arrivati tra gli altri anche dall’Anpi di San Giovanni Rotondo: “Chi inneggia al Duce si riferisce a valori che negano la libertà e la democrazia nata dalla Resistenza e dalla Liberazione del fascismo. Chiediamo le dimissioni del vice sindaco ‘nostalgico’ perché incompatibile con l’esercizio di un ruolo istituzionale”, hanno scritto in una nota poi rilanciata su Facebook.