All'origine della tragedia lo scontro con l'ex marito per la custodia del bambino. La donna aveva chiesto il permesso di portarlo in Spagna, dove vive il suo fidanzato. Ma il padre del piccolo si era opposto i giudici gli avevano dato ragione
Si è gettata col figlio di sette anni dal 25esimo piano del Gotham Hotel, in pieno centro a Manhattan. Dietro al suicidio-omicidio di Stephanie Adams, ex modella che a novembre 1992 era anche finita sulla copertina di Playboy, c’è lo scontro con l’ex marito per la custodia del bambino, che la Adams, 47 anni, voleva portare in Spagna per le vacanze estive, come riporta il New York Post.
La Adams si è lanciata dal piano più alto dell’hotel intorno alle 8 di venerdì mattina. “Abbiamo sentito due suoni sordi e distinti: ha gettato il bambino e poi si è lanciata nel vuoto”, ha raccontato un testimone. Madre e figlio erano entrati in hotel giovedì pomeriggio. L’ex modella, che in passato aveva anche avuto una relazione con Robert De Niro ma che era ormai lontana dai riflettori, stava affrontando un momento difficile: dopo averlo conosciuto su un sito di incontri, la relazione tra lei e il chiropratico Charles Nicolai era diventata burrascosa e nell’ultimo periodo gli scontri per la custodia del figlio Vincent si erano fatti sempre più duri.
Di recente Adams stava combattendo per ottenere il permesso di portare il bimbo in Spagna, dove vive il suo fidanzato. Nicolai si era opposto al piano e solo mercoledì la Corte Suprema di Manhattan gli aveva dato ragione, obbligando la donna a restituire il passaporto di Vincent: “Tutto quello che volevo fare era prendere mio figlio e allontanarmi da questo incubo solo per qualche giorno”, aveva spiegato tra le lacrime al termine dell’udienza. Resta il mistero sul fatto che Adams abbia prenotato una suite al Gotham Hotel, quando ha una casa di proprietà proprio a Manhattan. “Stephanie amava il suo bambino. Era tutta la sua vita. Non posso credere che lo abbia fatto. Pensate – ha raccontato sempre al Post un amico intimo della donna – che aveva deciso di far studiare Vincent a casa proprio per poter passare più tempo con lui”.