Hanno fatto il nome del premier, si sono detti compatti sulla squadra e hanno tranquillizzato (un po’) l’Europa. Sergio Mattarella però non ha detto subito sì e si è preso altro tempo per riflettere. La giornata che avrebbe dovuto essere decisiva per il governo giallo-verde lo è stata solo a metà. Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ricevuti separati al Colle, hanno annunciato che il nome su cui hanno trovato la sintesi è Giuseppe Conte. Indiscrezioni confermate quindi e un professore di diritto privato che all’improvviso diventa l’uomo capace di fare la sintesi tra Lega e M5s. Le prossime mosse adesso spettano al Colle che per ora non si esprime, ma ha annunciato che martedì 22 maggio vedrà i presidenti di Camera e Senato. Il gesto ha sorpreso molti: Mattarella si prende altro tempo per decidere e chiede prima un confronto con le due cariche che già avevano ricevuto un mandato esplorativo. Cortesia istituzionale secondo alcuni, un temporeggiamento inusuale secondo altri. Sta di fatto che dopo 77 giorni di trattative, scontri politici e alleanze distrutte prima ancora di arrivare davanti al presidente della Repubblica, si vedono i primi segnali che un governo potrebbe nascere davvero.
Il primo a essere ricevuto dal Colle nel pomeriggio, Luigi Di Maio, è stato anche il primo a rivelare il nome del premier scelto: “Se partirà, questo sarà un governo politico”, ha detto all’uscita. “Conte sarà un premier politico”, ha detto quasi stressando le raccomandazioni di Mattarella. Poi sul Blog delle Stelle ha confermato: “Il premier proposto è Giuseppe Conte. Sono particolarmente orgoglioso di questa scelta”. E con gli attivisti: “E’ uno tosto che si è fatto da solo”. Per oggi quella è anche una sua vittoria: il profilo è stato infatti proposto dai 5 stelle, che già lo avevano indicato come ministro della Pubblica amministrazione, e arrivato sul tavolo delle trattative già dieci giorni fa, ha retto a veti e perplessità del Carroccio. Il turno di Matteo Salvini è arrivato dopo poco più di mezz’ora e, assicurata la compattezza su nome e squadra, si è rivolto ai partner europei: “All’estero nessuno ha niente da temere”. Quindi all’uscita ha rilanciato: “Non hanno niente di cui preoccuparsi il governo di cui faremo parte vuole far crescere e fa ripartire l’Italia”. E ha aggiunto: “Nel rispetto dei limiti del possibile di tutti i vincoli”. In generale toni pacati e molto diversi da quelli usati dopo mezz’ora in una diretta Facebook: “Saremo liberi di fare signornò con Bruxelles e Parigi”.
L’immagine dei due usciti dal Quirinale è quella di due capi politici preoccupati di ribadire il rispetto delle regole e delle istituzioni, ma soprattutto di tranquillizzare l’Unione europea. E tutto lascia intendere che Mattarella sul tavolo abbia messo non poche perplessità. Nelle prossime ore, come da agenda, vedrà Casellati e Fico e solo dopo scioglierà le sue riserve. Come ricostruito dall’agenzia Ansa, il Capo dello Stato oggi ha dato due messaggi. Il primo: ha segnalato alle forze politiche – ove non se ne fossero accorte – le preoccupazioni per i segnali di allarme sui conti pubblici e sui risparmi dei cittadini. E tutto fa pensare che il Quirinale non resterà passivo sulle linee fondamentali di politica estera ed economica quando si passerà formalmente alla costruzione della squadra di Governo. Il secondo, propedeutico al primo: Mattarella ha ricordato a Lega e Cinque stelle l’importanza cruciale del ruolo che la Costituzione assegna al premier attraverso l’articolo 95. Cioè che il presidente del Consiglio non è una comparsa in commedia: infatti è lui che dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri. E non viceversa.
A pesare nelle tensioni interne, secondo numerose ricostruzioni, anche il veto sul dell’ex ministro dell’Industria del governo Ciampi Paolo Savona che Carroccio e 5 stelle vorrebbero all’Economia. L’economista sardo aveva messo d’accordo M5s e Lega tanto che tra i due partiti, nel corso della giornata, emerge quasi una sfida su chi l’abbia proposto. Di certo Savona è molto gradito alla Lega e, di certo, è stato più volte ospite del blog del Movimento. Anzi, secondo alcune fonti parlamentari, Savona per un breve lasso di tempo avrebbe addirittura conteso a Conte il ruolo di premier. E’ su di lui, tuttavia, che il filo diretto tra M5S-Lega e il Quirinale rischia il tilt. Perché nonostante sia una figura di lunga e comprovata esperienza, al Colle più alto le posizioni anti-euro di Savona non piacciono affatto. Il suo nome, nei colloqui di oggi con Mattarella, non è stato fatto ma il nodo Mef rischia di occupare l’intera settimana. L’interessato, intervistato da Affari italiani, ha ammesso di essere al centro delle discussioni: “Non entro nella tenzone“, ha detto. “Ma confermo la mia disponibilità”.
Di Maio si ferma a parlare con gli attivisti M5s: “Conte uno tosto che si è fatto da solo”. Poi lo streaming dall’assemblea congiunta
L’annuncio del nome del premier è stato inusuale. Prima infatti Di Maio ha fatto la dichiarazione di rito davanti alla stampa, poi uscendo dal Quirinale ha confermato che si tratta del giurista di cui tanto si è parlato nelle scorse ore. E ha anche aggiunto: “Oltre a essere una persona di grandissimo profilo, viene dalla periferia di questo Paese, da San Giovanni Rotondo, è uno tosto, si è fatto da solo. Si è battuto non solo per un rigore legale ma anche morale”. Poco dopo si è diretto alla riunione dei gruppi parlamentari M5s, per la prima volta dall’inizio legislatura trasmessa in diretta streaming (almeno nella parte iniziale). Ai suoi Di Maio si è rivolto ringraziandoli per la compattezza: “Se siamo riusciti ad arrivare qui”, ha detto, “c’è stato un momento fondamentale e quel momento è stato quando nell’ultima assemblea ho detto ‘dobbiamo andare a votare’. Tutti pensavano che avrei ricevuto il vostro diniego ma non c’è stato uno che ha detto no, e quella è stata la grande forza che ci ha permesso la svolta”. Anticipando poi le critiche di alcuni, ha spiegato come mai non si parli esplicitamente di Sud dentro il programma: “Sono deputato del Sud, ma mi sono rifiutato nel contratto di relegare il sud a una riserva indiana cui dare qualche misura speciale”.
Salvini fa diretta Facebook dalla terrazza della Camera
Il leader del Carroccio dopo aver tranquillizzato tiepidamente Europa e partner europei appena uscito dal colloquio con Mattarella, è salito sulla terrazza di Montecitorio e ha fatto una diretta su Facebook dove è tornato ad attaccare “vincoli e austerità”. “Io sono civile, educato e rispettoso, ma basta: di precarietà di muore, di tagli si muore, di austerità si muore, di immigrati fuori controllo si muore, di vincoli europei si muore“. Quindi ha chiesto ai fan: “Come è possibile farsi dare minacce e ordini” da chi “ha portato l’Italia al massimo della precarietà, cioè a un debito pubblico che è aumentato di 300 miliardi di euro. Come possono dare consigli agli italiani queste persone? Basta”. E ancora: “Servono umiltà, lealtà, coerenza cuore, e libertà dai vincoli. Non ho paura di niente e di nessuno, bisogna fare poche cose e fare bene, sempre con l’interesse degli italiani davanti a tutto. Servirà la libertà di andare a Bruxelles, Berlino o Parigi e dire dei no, questo fa male agli italiani. Troppi sì ci hanno fatto ingoiare, troppi signor sì” ma ora “servi assolutamente no”. Il leader della Lega ha sottolineato anche “l’enorme responsabilità” che sente “forte. Spero di sbagliare il meno possibile, errori li farò e li faremo” ma “chi fa può sbagliare”.
CRONACA ORA PER ORA
Ore 20.30 – Salvini: “Ringrazio le migliaia di persone che hanno fatto la marcia per la vita”
“Ringrazio le migliaia di persone che domenica a Roma hanno fatto la marcia per la vita. La mamma col pancione. La mamma. Non il genitore uno e il genitore due. La mamma e il papà”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini in diretta su Fb.
Ore 20.25 – Bannon incontrerà Salvini
Steve Bannon, l’ex stratega del presidente americano Donald Trump, questa settimana sarà in Italia per incontrare il leader della Lega, Matteo Salvini. Lo ha scritto Bloomberg, sul proprio sito web.
Ore 20.15 – Di Maio: “Ci stanno sparando addosso quando il governo non è manco partito”
“Noi dobbiamo rispettare tutte le istituzioni e questi ci stanno sparando addosso quando il governo non è manco partito”. Lo afferma il capo politico del M5S Luigi Di Maio all’assemblea congiunta del Movimento.
Ore 20.05 – Assemblea M5s in diretta streaming: “La svolta quando abbiamo detto dobbiamo andare a votare”
“Se siamo riusciti” ad arrivare qui “c’è stato un momento fondamentale e quel momento è stato quando nell’ultima assemblea ho detto ‘dobbiamo andare a votare’. Tutti pensavano che avrei ricevuto il vostro diniego ma non c’è stato uno che ha detto no, e quella è stata la grande forza che ci ha permesso la svolta”. Lo afferma Luigi Di Maio all’assemblea congiunta del M5S.
Ore 20 – Salvini su Facebook: “Conte è esperto di sburocratizzazione”
“Il professor Conte, il premier incaricato se il presidente vorrà, è un esperto di semplificazione, sburocratizzazione e snellimento della macchina amministrativa che è quello che le imprese chiedono”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, in una diretta facebook.
Ore 19.50 – Le Pen: “I nostri alleati al potere”
“Dopo l’Fpo in Austria, la Lega in Italia. I nostri alleati arrivano al potere e aprono delle prospettive sbalorditive, con l’obiettivo del grande ritorno delle Nazioni”. Lo scrive Marine Le Pen su Twitter.
Ore 19.45 – Salvini su Facebook: “Liberi di dire signornò a Bruxelles, Berlino e Parigi”
“Il programma c’è, la squadra c’è. Si parte”. Lo ha detto Matteo Salvini in diretta Facebook, spiegando che sarà un governo all’insegna “delle cose da fare, mese per mese”, il governo “della libertà dai vincoli” per andare “a Bruxelles, Berlino e Parigi e dire signornò, queste cose fanno male all’Italia. Servi, no!”, ha sottolineato.
Ore 19.20 – Mattarella riceve domani Fico e Casellati
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà domani 22 maggio, al Quirinale, alle ore 11.00 il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e alle ore 12.00 il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Ore 18.50 – Martina: “Benvenuti nella realtà a Di Maio e Salvini, hanno scoperto che i presidenti del Consiglio sono nominati dal presidente della Repubblica”
“Benvenuti nella realtà a Di Maio e Salvini. Dopo aver giocato per anni con la propaganda facile attaccando fantomatici ‘governi non eletti dal popolo’, hanno scoperto ora che tutti i presidenti del Consiglio sono nominati dal presidente della Repubblica, che servono le intese e che i governi devono ottenere la fiducia dal Parlamento. Per anni hanno sparso falsità, ora si accomodano nella realtà. Che almeno questo serva a non fare altri danni verso il Paese raccontando ancora queste bugie”. Lo dice il reggente del Pd Maurizio Martina.
Ore 18.45 – Salvini: “Faremo crescere il Paese rispettando i vincoli”
“Il governo metterà al centro l’interesse nazionale “rispettando tutto e tutti, rispettando tutte le normative e i vincoli, ma facendo crescere il Paese”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, al termine dell’ incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ore 18.30 – Salvini: “Siamo pronti, fatto nome e squadra chiara”
“All’estero non hanno nulla da temere, Paese crescerà”.
Ore 18.30 – Salvini al termine dell’incontro con il Colle
“Siamo pronti a partire. Nessuno ha niente da temere. Ovviamente vogliamo un governo che, come abbiamo proposto agli italiani in campagna elettorale metta l’interesse degli italiani al centro”.
Ore 18.20 Di Maio sul blog: “Conte sarà premier di un governo politico”
“Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo”. Lo ha detto Luigi Di Maio all’esterno del Quirinale dopo il suo colloquio con Mattarella per la formazione del nuovo governo.
Ore 18 – Salvini inizia colloquio con Mattarella
#Quirinale: il Presidente #Mattarella riceve la delegazione della “Lega -Salvini Premier” #consultazioni pic.twitter.com/f5pQKxnX2b
— Quirinale (@Quirinale) May 21, 2018
Ore 18.03 – Di Maio: “Finalmente nasce la terza Repubblica”
“Siamo pienamente soddisfatti del lavoro nei prossimi giorni speriamo che si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica. Sono stati 80 giorni in cui ne è valsa la pena prendere tempo perché finalmente nasce la terza Repubblica”. Lo afferma Luigi Di Maio, capo politico del M5s al termine del colloquio con Mattarella.
Ore 18.00 – Di Maio: “Orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale”
“Le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa. Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale, ci sono i 5 stelle, ci sono i nostri 20 punti”. Lo dice Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni al Quirinale.
Ore 17.54 – Di Maio: “Abbiamo indicato il nome al Quirinale”
“Siamo di fronte a momento storico. Abbiamo indicato al capo dello Stato il nome il migliore, che può portare avanti, con una leadership solida, il contratto di governo”.
Ore 17.30 – Di Maio al Colle
Ore 17.20 – Savona: “Io disponibile ma sono un tecnico”
E’ vero che Matteo Salvini e Luigi Di Maio la vorrebbero come Ministro dell’Economia di un governo M5S-Lega? “Guardi non rilascio dichiarazioni, perché a un certo punto non voglio entrare nella tenzone. Sono disponibile per il Paese, com’è sempre stato, però non entro nei dettagli e nei conflitti. Se la vedano i politici. Io sono un tecnico. Punto e basta”. Risponde così al quotidiano online Affaritaliani.it l’economista Paolo Savona, interpellato su un suo ipotetico incarico come successore di Pier Carlo Padoan al Tesoro. Conferma però che è stato stato contattato? “Non confermo e non desidero rilasciare dichiarazioni, quando gli eventi si realizzeranno dirò come stanno le cose”.
Ore 17.11 – Al Quirinale prima il M5s (17,30) e poi Lega (18)
Tutto pronto al Quirinale per il quinto giro di Consultazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo governo. Come la scorsa volta le due delegazioni, M5S e Lega, saliranno separatamente al Colle, una alle 17.30 l’altra alle 18. Una convocazione in tarda serata che, secondo i ben informati, permetterebbe lo svolgimento di questa delicata fase a mercati chiusi. E’ possibile che Di Maio e Salvini annuncino pubblicamente il nome del capo del governo. Mattarella invece dovrebbe prendersi una notte di riflessione e incaricare il premier domani mattina.
Ore 16.27 – Gasparri: “Non voteremo la fiducia”
“Noi non voteremo la fiducia al governo, io tifo per votare contro. Berlusconi mi pare orientato come me: vedremo nei prossimi giorni”. Lo dice Maurizio Gasparri a Un Giorno da Pecora.
Ore 16.21 – Rampelli: “Fdi in maggioranza? Mi sembra di no”
“Fdi in maggioranza? Mi sembra di no, non abbiamo partecipato a nulla, n alla stesura del contratto di governo né alla scelta del presidente del Consiglio, che mi pare sia un esterno, di area M5S, non eletto dai cittadini”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Fabio Rampelli, risponde una domanda sull’incontro avvenuto stamani tra il leader della Lega Matteo Salvini e la presidente di Fdi Giorgia Meloni.
Ore 16.03 – Incontro Di Maio-Salvini alla Camera
Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono visti nel primo pomeriggio a Montecitorio, dopo uno scambio di chiamate in mattinata, in vista delle consultazioni che si terranno nel pomeriggio al Quirinale. Di Maio, negli uffici del M5S, ha visto alcuni fedelissimi, tra questi Laura Castelli, Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli.
Ore 15.50 – Spread Btp-Bund oltre 180, massimo dal 2017
Lo spread tra Btp e Bund vola a 178 punti base, a un soffio da quota 180, segnando i massimi dall’estate 2017. A pesare è un report dell’agenzia di rating Fitch, che parla di un aumento del rischio-Paese sulla base del contratto di governo Lega-5 Stelle.
Ore 15.43 – Alle 19,30 riunione coingunta parlamentari M5s
Si terrà questa sera un’assemblea dei gruppi parlamentari del M5s. La riunione congiunta di deputati e senatori si terrà alla Camera alle 19,30 dopo la nuova convocazione del M5s al Quirinale.
Ore 15.15 – Salvini a Weber: “E’ lui che scherza con il fuoco”
Il “Governo Lega-M5S farà gli interessi degli italiani, non quelli dei tedeschi! E’ Weber che scherza con il fuoco: finiti i tempi in cui l’Italia prendeva ordini da Berlino”. Lo afferma il capogruppo della Lega al Pe Mara Bizzotto replicando a Manfred Weber. “Weber pensi agli affaracci suoi, gli italiani sono stanchi di prendere ordini da Bruxelles e da Berlino! Weber si metta l’anima in pace: sono finiti i tempi in cui Merkel e i suoi proconsoli a Bruxelles montavano e smontavano i governi italiani a seconda degli interessi tedeschi e delle loro banche”.
Ore 14.30 – Incontro Salvini-Meloni
Faccia a faccia tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, l’incontro tra i leader del Carroccio e di Fdi si tiene alla Camera, in vista degli appuntamenti al Quirinale delle 17,30 e 18 di M5S e Lega in relazione alla formazione del governo.
Ore 14 – Il grillino Lannutti: “Ma che c’entra Massolo con il Movimento?”
“Massolo: ma cosa c’entra questo signore, che guida Fincantieri svenduta a Macron, coi valori del M5s?”. Se lo chiede su Fb il senatore grillino Elio Lannutti, ex presidente Adusbef, a proposito della possibile nomina di Giampiero Massolo come ministro degli Esteri del nascente governo 5 Stelle-Lega.
Ore 13.45 – Verso exploit della Lega alle regionali in Valle d’Aosta
Exploit della Lega alle regionali della Valle d’Aosta con un balzo del 17,1% che la porterebbe in Consiglio regionale dopo 20 anni di assenza, mentre l’Union valdotaine rimane la prima forza politica con il 20,6%, quasi il 13 per cento di cinque anni fa. Questi i primi dati parziali e non ufficiali delle consultazioni valdostane, acquisiti dall’Ansa in 3 poli di scrutinio su 4. Il nuovo sistema di spoglio centralizzato, introdotto per una maggiore garanzia di segretezza del voto, sta rallentando il flusso dei dati ufficiali. La terza forza è l’Union valdotaine progressiste con l’11,2%. Seguono Alpe e M5s (10,1%), Stella Alpina-Pnv (9,2%), Impegno civico (7,6%), Mouv’ (6,2%), Partito democratico (4,7%) e Centro destra (2,7%).
Ore 13.40 – Di Maio è alla Camera
Luigi Di Maio è alla Camera. Secondo quanto si apprende, il leader del M5S è in riunione. A Montecitorio è arrivato questa mattina presto anche il segretario della Lega Matteo Salvini.
Ore 13.21 – Il leghista Giorgetti: “La situazione è chiara? No”
“Vado a prendere istruzioni da Salvini”. Lo dice il capogruppo alla Camera della Lega, Giancarlo Giorgetti, entrando a Montecitorio. La situazione è chiara?, gli viene chiesto: “No…”, risponde tagliando corto.
Ore 12 – Leader Popolari europei a Lega e M5s: “State giocando con il fuoco”
“State giocando col fuoco perché l’Italia è pesantemente indebitata”. Lo afferma il leader dei Popolari europei (Ppe), Manfred Weber, in una dichiarazione ai media tedeschi precisando che “le azioni irrazionali o populiste”, da parte del futuro governo targato M5S-Lega “potrebbero provocare una nuova crisi dell’euro”. Weber prosegue lanciando “un appello a restare entro i confini della ragione”. “Nella vita di tutti i giorni, non c’è alternativa che lavorare a stretto contatto e in collaborazione con i nostri vicini in Europa”, prosegue Weber. “Per questo spero che le persone finiscano per rendersi conto che il populismo diffonde molte bugie e non offre nessuna risposta costruttiva”, conclude il leader dei Popolari europei, precisando di “rispettare” comunque il “risultato elettorale” degli italiani.