L'uomo che domenica ha lanciato la figlia dal viadotto sull'autostrada a Francavilla al Mare e poi si è gettato nel vuoto aveva difficoltà ad affrontare il lutto della madre, avvenuto lo scorso agosto. Gli inquirenti indagano per capire il suo ruolo nella morte della moglie, deceduta poche ore prime dopo essere caduta dal terzo piano della loro abitazione. E spunta un misterioso biglietto
“Non aveva nessun tipo di problema psichico“, ma la sua vita era stata destabilizzata dalla morte della madre, avvenuta di recente. Il giorno dopo la tragedia di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, gli inquirenti vanno alle ricerca dei motivi che hanno spinto Fausto Filippone, 49enne dirigente della Brioni, a lanciare la figlia di 10 anni dal viadotto sull’autostrada e poi a suicidarsi, buttandosi dallo stesso cavalcavia. E alcuni indizi possono arrivare anche da un biglietto che l’uomo, durante la drammatica giornata di domenica, aveva lanciato dal cavalcavia, sul quale erano scritti alcun nomi. Le indagini stanno anche cercando di capire se abbia fatto precipitare la moglie dal terzo piano della loro abitazione poche ore prima dell’omicidio-suicidio. La donna, poche ore prima della tragedia, è morta all’ospedale di Chieti, dove era arrivata in mattinata in gravi condizioni. Potrebbe essere stato lo stesso Filippone a spingerla, anche se risulta difficile stabilirlo perché non ci sono testimoni che hanno assistito alla caduta. Molti vicini, però, hanno detto di aver sentito un grido.
La figlia sedata e gettata nel vuoto – “Padre e figlia sono stati visti intorno alle 13 seduti sopra la barra superiore del guard rail, a ridosso della rete di recinzione – hanno spiegato le forze dell’ordine dopo la conferenza stampa di questa mattina -. Il personale della polizia di Stato, giunto sul posto, ha visto l’uomo lanciare la bambina dal viadotto, facendola rovinare a terra da un’altezza di circa 50 metri”. Secondo alcuni testimoni, la ragazzina non ha emesso alcun gemito mentre precipitava al suolo: l’ipotesi è che il padre l’avesse addormentata con un sonnifero prima di spingerla.
Filippone, laureato all’Università Ca’ Foscari di Venezia e da sette anni dirigente dell’azienda di abbigliamento, era stimato dai colleghi, che parlano di un gran lavoratore e di una persona riservata. Escluse difficoltà sul lavoro, le ragioni del gesto potrebbero essere legate alla difficoltà nell’affrontare il lutto per la morte della madre, deceduta lo scorso agosto, anche se alcuni conoscenti hanno detto di non aver notato comportamenti strani di recente. Una sua ex compagna di liceo lo aveva contattato un paio di mesi fa, in seguito al suicidio di un amico comune: “Aveva perso la madre da poco, non so quanto questo abbia influito su di lui”, ha raccontato la donna.
“Ludovica era una bambina splendida” – Il giorno dopo è anche il momento del dolore e del ricordo. Nella scuola elementare della figlia Ludovica sono state sospese le attività ricreative per tutta la settimana. “Era una bimba splendida, brava e molto dolce”, ha ricordato la preside dell’istituto, Valeriana Lanaro. “Questo è un momento molto particolare, con il pensiero fisso degli amichetti di Ludovica che non la vedranno più, che è oggi molto forte e intenso. Non conoscevo personalmente i genitori della bambina – ha detto ancora la dirigente scolastica – perché sono dirigente della scuola dallo scorso settembre, ma ho saputo di una famiglia molto attenta. I genitori seguivano Ludovica”.
Al Liceo Leonardo da Vinci di Pescara, dove la moglie di Filippone insegnava Lettere, è stato osservato un minuto di silenzio: “Gli alunni sono turbati e sconvolti”, ha detto il preside Giuliano Bocchia. “Abbiamo fatto una riflessione pedagogica anche con il supporto di uno psicologo nelle tre classi dove insegnava la professoressa Angrilli, dai più piccoli ai più grandi, per aiutare a elaborare il dolore e a capire la complessità della vita”. Secondo Bocchia la donna, nell’ultimo periodo, “era di buon umore. Nulla da lei traspariva o faceva presupporre quello che sarebbe potuto accadere”.
Lutto cittadino a Francavilla al Mare – “Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani, che ha indetto una giornata di lutto cittadino: “La nostra comunità si stringe ai famigliari, vittime di questa immane tragedia, della quale ho seguito sin dall’allarme ai soccorsi gli sviluppi”, ha scritto il primo cittadino in un lungo post su Facebook, nel quale ha anche raccontato i dettagli della giornata di domenica. “Lei era bella, lei era dolce, lei era innocente, questo ho pensato guardando quel piccolo corpo senza vita. Non potrò più passare sotto quel cavalcavia senza pensare a lei. Nessuna giustizia oggi, solo lacrime e silenzio”, ha concluso il sindaco del comune abruzzese.