Pablo Iglesias può rimanere leader di Podemos anche se si è comprato una villetta borghese con giardino e piscina da 600mila euro? Lo deciderà un referendum interno al partito di sinistra che porterà al voto 490mila iscritti. Le votazioni saranno possibili da oggi fino a domenica. I risultati saranno comunicati lunedì. Agli iscritti verrà chiesto se vogliono mantenere Iglesias come leader del partito “anti-sistema” e la compagna Irene Montero come capogruppo al Congresso dei deputati. La coppia, in attesa di due gemelli, ha appena acceso un mutuo trentennale per comprare la villetta che si trova poco fuori Madrid. L’acquisto ha sollevato proteste e ironie sul web, dato il passato stile pauperista di Iglesias. Ed è stato ricordato un suo polemico tweet di qualche anno fa in cui l’erede politico della protesta degli indignados si scagliava contro il ministro dell’economia Luis de Guindos per l’acquisto “di un attico di lusso” proprio dal prezzo di 600mila euro.

Davanti alle critiche, in questi giorni, Iglesias e Montero hanno spiegato di avere comprato la nuova casa “per portare avanti un progetto di vita, non per speculare”. Alla decisione ha contribuito anche il fatto che Montero sia incinta. I due politici hanno acceso un mutuo su 30 anni e pagano 1.600 euro al mese, il doppio di quanto guadagnino ogni mese molti elettori del partito “viola”. “Nella sua traiettoria politica – ha scritto il giornale online El Confidencial tracciando ironicamente un parallelo con la Santa Inquisizione – Iglesias ha dato infinite lezioni di etica pubblica e privata, ha attaccato molta gente, ha beneficiato dell’indignazione o della disperazione di chi vive male. Per sostenere l’autorità del sinistro tribunale come guardiani della fede e martello degli eretici dovevano privarsi dei beni di cui il resto dei mortali poteva godere senza scandalo”.

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