Il giorno dopo il conferimento a Giuseppe Conte dell’incarico per formare il nuovo governo, la Banca centrale europea nel rapporto sulla stabilità finanziaria sottolinea che l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani nei giorni scorsi dipende dal fatto che “i mercati si sono preoccupati del programma politico della futura coalizione”. E ricorda che alcuni paesi “altamente indebitati” – fra cui l’Italia – “sono a rischio di inosservanza degli sforzi strutturali di bilancio previsti dalle norme del patto di stabilità e crescita“. Questo nonostante siano “più vulnerabili a una potenziale normalizzazione dei tassi di interesse e/o un possibile peggioramento delle condizioni economiche”. Non solo: “Anche gli sforzi di riforma strutturale hanno perso slancio”.
Il vicepresidente uscente Vitor Constancio, commentando l’impennata dei tassi dei Btp negli ultimi giorni, parla di “uno sviluppo significativo e una potenziale causa di preoccupazione” e i rischi di contagio dall’Italia sono “ancora sul tavolo, specialmente se questo picco dovesse effettivamente continuare”. Tuttavia “bisogna vedere cosa accadrà in termini di budget per l’Italia e le misure concrete che verranno adottate”. Quel che è sicuro è che “l’Italia dovrebbe rispettare le regole europee in materia di politica fiscale. È nel suo stesso interesse farlo, perché vediamo quali sono le reazioni nei mercati”.
Il capoeconomista della Bce Peter Praet ha aggiunto che a causa dell’alto debito pubblico l’Italia ha pochi margini per stimolare la domanda, come prevede invece il contratto di governo tra M5s e Lega. Praet ha citato il rischio di un allentamento della disciplina dei conti pubblici italiani tra le nubi che aleggiano sulle condizioni dell’economia dell’Eurozona.
Nei Paesi “fortemente indebitati” lo stock di debiti “ha continuato ad aumentare” nonostante “condizioni cicliche favorevoli”, spiega la Bce nel bollettino, prevedendo che “tutti i Paesi dell’area euro vedranno un ulteriore calo o stabilizzazione dei loro rapporti di indebitamento pubblico nell’orizzonte 2018-2019 sostenuti da avanzi primari previsti (tranne che in Francia e Lettonia) e un differenziale di crescita del tasso di interesse negativo (ad eccezione dell’Italia)”. Per l’Eurotower “tali differenziali negativi di crescita dei tassi di interesse possono, tuttavia, invertire e rendere i Paesi altamente indebitati più vulnerabili”, appunto.
Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi (spread), che mercoledì sera aveva chiuso a oltre 191 punti, in apertura è sceso sotto i 180. Sul fronte azionario Piazza Affari ha aperto in positivo, con gli analisti concordi nell’apprezzare il discorso “parzialmente rassicurante” di Conte anche se secondo Barclays “servono più dettagli e chiarezza” sul programma e sul ruolo di “avvocato degli italiani” che Conte ha rivendicato. Il focus degli analisti si sposta ora sulla composizione del governo e in particolare sulla casella del ministro dell’Economia, che saranno “cruciali”, continua Credit Suisse, “per capire l’approccio e l’impegno verso l’Europa” dell’esecutivo gialloverde. “Critica” la scelta del titolare del Tesoro per Nomura: “Un candidato meno euroscettico potrebbe dare un po’ di sollievo nel breve termine ai bond italiani” mentre “nel medio termine la questione resta come l’Italia possa confermare la sua posizione in Europa”.