“Giuseppe Conte? Credo che il titolo odierno del Fatto, “L’equilibrista”, sia azzeccato. La parola può avere due significati: uno che si tiene in equilibrio perché sta per cadere da una parte o dall’altra oppure uno che ha effettivamente qualità di equilibrio”. Sono le parole del presidente de Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, ospite de L’Aria che Tira, su La7. E spiega: “Speriamo che il presidente incaricato mostri equilibrio tra il contratto di governo a cui è vincolato e che lui stesso ha citato nel suo intervento con accenti quasi da comiziante e, come ha affermato, il rispetto (e ci mancherebbe altro) dei trattati europei e internazionali. Credo che, tutto sommato, al presidente della Repubblica un personaggio del profilo di Conte non vada malissimo”. Poi osserva: “Sulla definizione che Conte si è dato, cioè “avvocato del popolo italiano”, bisogna stare attenti. Suona un po’ male. Luigi Di Maio ha detto che Giuseppe Conte è “amico del popolo”, che è il nome del giornale di Jean-Paul Marat. E Marat non fece una bella fine. Anche Philippe Égalité voleva essere amico del popolo durante la Rivoluzione Francese, ma fu ghigliottinato. E veniva da una famiglia nobile. Lo stesso Conte proviene dall’élite”. Padellaro chiosa ironicamente: “Ecco, anche Conte deve stare attento a non finire anche lui sulla ghigliottina”