Secondo l'indagine di Demopolis per L'Espresso, il 61 per cento dei cittadini è favorevole alla nascita del governo giallo-verde. Approvato anche il contratto stilato da Di Maio e Salvini, ma con dei distinguo: per il 35 per cento di chi lo apprezza il programma è attuabile. Il 38 per cento, invece, non lo considera del tutto realizzabile su piano economico
Il 61 per cento degli italiani – circa 6 su 10 – si dichiara favorevole alla nascita del governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte. A dirlo è l’ultimo sondaggio dell’istituto Demopolis per L’Espresso. Consenso che si riflette anche su Movimento 5 stelle e Lega, che nelle intenzioni di voto superano insieme il 56 per cento: 32,5 alla formazione guidata da Luigi Di Maio – dato pressoché simile a quello registrato alle Politiche del 4 marzo – e oltre il 24 per cento per il partito di Matteo Salvini che quindi aumenterebbe di quasi 8 punti. Una previsione, questa, confermata dai sondaggi delle ultime settimane e che porta il Carroccio saldamente in testa alla leadership del centrodestra. L’altro azionista di maggioranza della coalizione, Forza Italia, è fermo infatti all’11 per cento.
L’esecutivo a guida Conte, quindi, piace agli italiani. Ma a piacere è anche il “Contratto per il governo del cambiamento” stilato nei giorni scorsi dalle due forze di maggioranza. Quasi un intervistato su due approva i contenuti dell’accordo, mentre il 37 per cento si dice contrario. Secondo Demopolis, però, fra coloro che lo approvano va fatto un distinguo: il 35 per cento pensa che il programma sia condivisibile e attuabile, mentre il 38 non lo considera totalmente realizzabile dal punto di vista economico.
Ottanta giorni dopo il voto del 4 marzo e a poche ore dalla salita al Colle di Conte per sciogliere la riserva (l’inizio della cosiddetta “Terza Repubblica”, secondo Luigi Di Maio), l’istituto Demopolis ha analizzato anche il peso attuale dei partiti. E non sorprende scoprire che – a fronte del consenso per il nuovo governo – il Movimento 5 stelle sia stabile al 32,5 per cento, mentre le forze “di opposizione” siano in evidente calo: il Pd perde quasi 2 punti dalle elezioni e scende al 17 per cento; Forza Italia si ferma all’11. A guadagnarci (tanto) è solo la Lega, che nelle intenzioni di voto è data al 24 per cento. Quasi otto punti in più rispetto all’ultima tornata elettorale. Segno che la trattativa messa in campo da Matteo Salvini – complice forse l’insistenza sul proporre a Mattarella un cosiddetto nome terzo (Conte) – si sta rivelando vincente.
L’indagine dell’Istituto Demopolis, come riportato da L’Espresso, è stata condotta dal 22 al 23 maggio su un campione di 1.500 intervistati.