“Sono davvero arrabbiato“. Tre parole scritte da Matteo Salvini sul suo account facebook aprono un vero e proprio caso. E tornano ad evocare lo spettro del ritorno alle urne. Perché tra i like conquistati dal suo post, il leader della Lega incassa anche quello di Luigi Di Maio. E perché l’arrabbiatura di Salvini viene esplicitata sui social network alla fine di quello che viene definito come un “colloquio informale” tra Giuseppe Conte e Sergio Mattarella. Come dire: a irretire il leader del Carroccio è il contenuto dell’incontro tra il presidente del consiglio incaricato e il capo dello Stato. E la posizione di Salvini trova il pieno sostegno del M5s.
Secondo fonti parlamentari, infatti, durante il faccia a faccia al Quirinale Mattarella ha nuovamente ribadito il suo parere contrario all’investitura dell’eurocritico Paolo Savona come nuovo ministro dell’Economia. Ma nè Salvini nè i 5 stelle intendono fare un passo indietro. Già in giornata dal M5s facevano sapere di non essere intenzionati a fare pressing sulla Lega riguardo all’economista anti-euro: “Loro hanno accettato il nome di Conte – spiegavano – noi non possiamo pretendere che facciano un passo indietro su Savona. Al limite è il Quirinale che può forzare la mano, noi staremo al nostro posto”. In serata, dunque, ecco che sempre i 5 stelle facevano sapere che “Di Maio e Conte sono compatti con la Lega sul nome di Savona per il ministero dell’Economia”. Se Salvini non farà alcun passo indietro, a questo punto sarà Mattarella a dovere decidere: o un esecutivo con Savona in via XX Settembre o il voto.
Conte vede Visco. E Gentiloni attacca- E se Salvini è “davvero arrabbiato” non se la passa meglio Conte, che ha vissuto ore molto dure. La giornata del presidente del consiglio incaricato si era aperta con l’incontro con il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Un colloquio dedicato allo “stato dell’economia del Paese“. Nel frattempo, però, l’inquilino uscente di Palazzo Chigi incontrava i dipendenti della presidenza esprimendo preoccupazione sul futuro del Paese. “Risalire una china per cinque lunghi anni come l’Italia ha fatto non è semplice”, sono state le parole di Paolo Gentiloni. “Purtroppo ad andare fuori strada non servono cinque anni ma pochi mesi, a volte poche settimane”. E ha chiuso: “Bisogna curare le ferite ancora aperte ma farlo cercando di andare avanti, mantenere qualità, responsabilità e impegni nell’azione di governo”.
Vertice con Salvini e Di Maio. Spadafora: “Io non sarò nel governo” – Poi, dopo l’incontro con Visco, Conte ha visto Salvini e Di Maio. Un vertice in cui, garantiscono i leader, si è parlato solo di “indirizzo politico” e non dei nomi della squadra di governo. Anche perché solo ieri Mattarella era intervenuto per ribadire che sono “inammissibili i diktat sul presidente del Consiglio e il capo dello Stato” sull’assegnazione dei dicasteri. I rapporti sulla questione, insomma, erano già molto tesi. In serata non sarebbero migliorati: tutt’altro. Nel frattempo durante la giornata si era autoescluso dall’esecutivo Vincenzo Spadafora, deputato M5s vicinissimo a Di Maio. “Io non sarò nel governo“, ha detto quello che era stato indicato da più fonti come papabile ministro della Pubblica Istruzione.
I tempi si allungano. Lega e M5s: “Non ci sono date programmate” – È a quel punto, dopo il vertice di Conte con i leader di Lega e M5s, che qualcosa nella formazione del nuovo esecutivo si è inceppata. In giornata fonti parlamentari spiegavano che Conte avrebbe potuto presentare i nomi dei ministri al presidente della Repubblica solo tra sabato e domenica. Il premier incaricato prima aveva preso tempo: “Al Colle già stasera? Vedremo“, diceva. Qualche ora dopo, invece, ecco che si è effettivamente materializzato al Quirinale ma senza avere in mano la lista dei ministri. Un faccia a faccia lungo poco più di un’ora, durante il quale il presidente del consiglio incaricato non ha dato riferimenti temporali sullo scioglimento della riserva al capo dello Stato. L’ennesimo elemento che suggerisce come i tempi per la presentazione del nuovo governo si siano inevitabilmente allungati. Da ambienti parlamentari fanno sapere che non c’è alcuna certezza sul fatto che Conte possa sciogliere la riserva sull’incarico nel week end. Anche se l’ipotesi non viene ancora esclusa totalmente.
Il nodo Savona e la responsabilità della Lega – A bloccare tutto è – come anticipato nei giorni scorsi – il nome di Savona: la Lega, a detta dei 5 stelle, continua a volerlo al vertice del ministero dell’Economia. Ma il problema, ragionano nel Movimento, è tra il Colle e il Carroccio, e i 5 stelle non intendono fare pressing su Salvini sull’economista anti-euro: “Loro hanno accettato il nome di Conte – spiegano – noi non possiamo pretendere che facciano un passo indietro su Savona. Al limite è il Quirinale che può forzare la mano, noi staremo al nostro posto”.”Savona? Non voglio parlare di nomi. Di questo ne devono parlare il presidente della Repubblica e Conte”, aveva detto Di Maio alla fine del summit con il leader della Lega e il premier incaricato. Poi, dopo il colloquio al Quirinale, dal M5s facevano sapere che Di Maio e Conte erano compatti con Salvini sul nome da indicare per il dicastero di via XX Settembre. Il leader della Lega, da parte sua, faceva sapere nel pomeriggio che la vicenda Savona è “una questione che compete, come responsabilità, alla segretaria di via Bellerio” e che quindi sono probabili tempi più lunghi per la chiusura della lista dei ministri.
L’economista: “Veti su di me? Penso di sì” – L’economista, intercettato intorno all’ora di pranzo, ha detto: “Veto su di me? Penso di sì“. Savona nelle scorse ore ha anche scritto una lettera al direttore del Sole 24 ore, pubblicata proprio oggi, in merito alle sue dimissioni dal fondo Euklid: “La polemica scomposta che si è svolta intorno alla mia candidatura mi ha convinto che, venissi o meno nominato ministro dell’Economia e della finanza, sarebbe stato meglio che mi ritirassi dalla presidenza di Euklid, potendo rappresentare un ostacolo al decollo dell’iniziativa”. E ha anche aggiunto: “Forse sono troppo coscienzioso per i tempi che corrono. Spero e penso che il presidente Mattarella sia all’oscuro di quanto affermato da ambienti a lui vicini. Non ho affermato che le dimissioni fossero dovute a impegni di governo, ma a impegni pubblici; se esiste un altro modo per definire il mio coinvolgimento nelle vicende politiche in corso, ho avuto torto e me ne scuso pubblicamente”. Una lettera che però non ha certo ammorbidito la posizione del Colle. Sullo sfondo ricompare dunque l’ipotesi del voto anticipato.
Mattinata di lavoro molto proficua. Stiamo lavorando per dare il governo del cambiamento a questo Paese. pic.twitter.com/xVvwvojtF0
— GiuseppeConte (@GiuseppeConteIT) 25 maggio 2018
CRONACA ORA PER ORA
Ore 21.41 – Fraccaro: “Sintonia tra M5s-Lega e loro leader”
“Posso dire solo questo: c’è perfetta sintonia tra Movimento 5 Stelle e Lega e soprattutto tra i due leader politici in questo momento”. L’ha detto il questore della Camera Riccardo Fraccaro uscendo da un ristorante dove ha cenato con il leader del M5s Luigi Di Maio.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto perché Matteo Salvini sia arrabbiato, come ha scritto in un post su Facebook nel pomeriggio dopo l’incontro formale che il premier incaricato Giuseppe Conte ha avuto al Quirinale, Fraccaro ha risposto: “Non lo so. Chiedete a quelli che hanno partecipato al colloquio. Non ve lo posso spiegare esattamente , io non ho partecipato all’incontro”.
Ore 21. 13 – Fonti M5s: “Di Maio e Conte compatti su Savona”
“Luigi Di Maio e Giuseppe Conte sono compatti con la Lega sul nome di Paolo Savona per il ministero dell’Economia”. È quanto riferiscono fonti M5S vicine al capo politico pentastellato.
Ore 21.10 – Like di Di Maio al post di Salvini
Like di Luigi Di Maio allo status di Fb in cui Matteo Salvini scrive “sono molto arrabbiato”. Fonti M5S fanno sapere che il capo politico M5S e il premier incaricato Giuseppe Conte sono compatti con la Lega sul nome di Paolo Savona per il ministero dell’Economia.
Ore 20.50 – Salvini su fb: “Sono molto arrabbiato”
“Sono davvero arrabbiato”. Sono le laconiche parole che il leader della Lega Matteo Salvini affida sul suo profilo di facebook.
Ore 20.22 – Conte non ha dato al Colle riferimenti temporali
Il premier incaricato, Giuseppe Conte, non ha dato al capo dello Stato, Sergio Mattarella riferimenti temporali sullo scioglimento della riserva e la presentazione del ministri. Il colloquio di oggi, si apprende, è stato informativo e interlocutorio.
Ore 18.46 – Finito incontro Mattarella – Conte
Il premier incaricato Giuseppe Conte sta lasciando il Quirinale al termine del colloquio informale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ore 17.50 – Tra Conte e Mattarella incontro informale
Si tratta di un incontro informale. Conte, a quanto si apprende da fonti parlamentari, non si è recato da Mattarella per presentare la lista dei ministri e sciogliere la riserva ma solo per fare il punto della situazione
Ore 17.46 – Conte è al Quirinale
Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha lasciato la Camera e si è recato al Quirinale.
Ore 15.23 – M5s: “Nessun nuovo vertice Lega – M5s”
Nessun nuovo vertice tra il premier incaricato Giuseppe Conte e i leader di M5S e Lega, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, nella giornata di oggi. E’ quanto riferiscono fonti 5S, che sottolineano come vi siano impegni precedentemente fissati che non consentono un nuovo incontro.
Ore 15.15 – Lega: “Non ci sono tempi programmati”
“Non c’è nessun allungamento dei tempi perché non ci sono tempi programmati”. Così rispondono fonti della Lega ai cronisti che chiedono se sia vero che ci possa essere un allungamento dei tempi per la presentazione della lista dei ministri al Quirinale da parte del premier incaricato
Ore 15.08 – Fonti M5s: “Improbabile oggi Conte al colle”
È poco probabile che oggi il premier incaricato Giuseppe Conte salga al Quirinale per chiudere la partita sulla squadra di governo con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ quanto viene riferito da fonti M5S che sottolineano come nulla sia ancora definito per quanto riguarda i tempi
Ore 14.51 – Adnkronos: “Salvini ai suoi, probabile allungamento tempi”
Il braccio di ferro, in corso, sul nome di Paolo Savona, potrebbe portare a uno slittamento dei tempi per la presentazione della lista dei ministri al Quirinale dal parte del presidente incaricato, Giuseppe Conte. A quanto apprende l’AdnKronos da ambienti parlamentari della Lega, non è da escludere che Conte possa salire solo domani al Colle, da Mattarella, per consegnare i nomi della compagine di governo. Ai suoi, il leader Matteo Salvini avrebbe detto – riportano fonti della Lega – che la vicenda Savona, tutt’ora in discussione è “una questione che compete, come responsabilità, alla segretaria di via Bellerio” e che quindi sono probabili tempi più lunghi per la chiusura della lista dei ministri.
Ore 14.43 – Spadafora: “Non sarò nel governo”
“Non sarò nel governo”. Così Vincenzo Spadafora, segretario di Presidenza a Montecitorio e fedelissimo di Luigi Di Maio, interpellato al Palazzo dei gruppi su un suo eventuale ruolo nel governo M5S-Lega.
Ore 14.34 – Di Maio: “Diktat del Colle? Non commento retroscena”
Diktat al Colle? “Non commento i retroscena, perché di retroscena si tratta”. Risponde così il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, uscendo dalla Camera, ai cronisti che gli chiedevano una replica alle indiscrezioni filtrate dal Quirinale in alcuni articoli dei media
Ore 14.32 – Di Maio: “Bene incontro con Conte e Salvini. Siamo compatti”
“L’incontro è andato molto bene. È come se avessimo lavorato sempre insieme, c’è una totale sinergia e sintonia e stiamo lavorando con abbastanza velocità per assicurare il governo del cambiamento”. Lo ha detto Luigi Di Maio al termine del vertice con Conte e Salvini conversando con i cronisti. “Savona? – risponde Di Maio – Non voglio parlare di nomi. Di questo ne devono parlare il presidente della Repubblica e Conte. Quello che vi posso dire è che c’è molta compattezza e che ci capiamo al volo”
Ore 14.20 – Conte: “Mattinata di lavoro proficua”
“Mattinata di lavoro molto proficua. Stiamo lavorando per dare il governo del cambiamento a questo Paese”. Lo scrive il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, in un tweet in cui posta la foto con i due leader di M5S e Lega Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Ore 14.10 – Ue: “Nuovo governo manterrà normative nazionali”
“I processi politici in Italia sono una cosa normale perché stanno accadendo nel rispetto dell’ordinamento giuridico italiano. Siamo convinti che il nuovo governo italiano manterrà o rispetterà le normative nazionali ed europee”. Così la presidenza bulgara di turno del Consiglio Ue, il ministro delle Finanze Vladislav Goranov.
Ore 13.55 – Salvini: “Savona? Deciderà Conte”
“Sarà il presidente incaricato a fare le sue valutazioni”. Così il leader della Lega Matteo Salvini risponde, lasciando Montecitorio dopo l’incontro con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, ai cronisti che gli chiedono se quello di Paolo Savona resti l’unico nome per il ministero dell’Economia.
Ore 13.50 – Savona: “Veti su di me? Penso di sì”
“Sì che lo penso”. Così Paolo Savona risponde al giornalista della trasmissione Agorà – che diffonde il video – alla domanda se pensa che ci siano veti sul suo nome per via XX Settembre. All’altra domanda sul perché l’Europa possa essere preoccupata, l’economista risponde: “Non lo so”.
Ore 13.35 – Terminato l’incontro tra Conte-Di Maio e Salvini
E’ terminato l’incontro alla Camera tra il presidente incaricato Giuseppe Conte, il capo politico del M5S Luigi Di Maio e il leader della Lega Matteo Salvini.
Ore 13.20 – Al Quirinale nessuna comunicazione, tempi non prevedibili
Al Quirinale non è al momento giunta alcuna comunicazione sul ritorno di Giuseppe Conte al Quirinale per presentare la lista dei ministri del Governo. Quindi i tempi di un eventuale giuramento non sono ora prevedibili.
Ore 13 – Salvini: “Al lavoro per un governo che porti più lavoro e più sicurezza”
“Stiamo lavorando a un governo che porti più lavoro e più sicurezza agli italiani, riportando l’Italia ad essere protagonista in Europa e nel mondo. Tutto qui, questo ci chiedono i cittadini, nessuno deve aver paura del cambiamento”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini.
Ore 12.50 – Al vertice anche Spadafora e Giorgetti
Al vertice in corso tra il premier incaricato Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono presenti anche altri due esponenti di primo piano del M5S e della Lega, Vincenzo Spadafora e Giancarlo Giorgetti.
Ore 12.30 – Verso giuramento sabato 26 maggio
Stasera dovrebbero chiudere la squadra, e domani, verso ora di pranzo, il presidente Giuseppe Conte e i suoi ministri dovrebbero giurare al Quirinale, presumibilmente verso ora di pranzo. E’ la ‘tabella di marcia’ che arriva da autorevoli fonti parlamentari M5S, ottimiste sul ‘timing’ delle prossime ore. La squadra, viene spiegato, sarebbe già ben definita, tutte le caselle al loro posto. Unico nodo sul tavolo, il dicastero dell’Economia, con la Lega che, a detta dei 5 Stelle, non vuole cedere sul nome di Paolo Savona. Ma il problema, ragionano nel Movimento, è tra il Colle e il Carroccio, e i Stelle non intendono fare pressing su Matteo Salvini riguardo all’economista anti-euro: “loro hanno accettato il nome di Conte – spiegano – noi non possiamo pretendere che facciano un passo indietro su Savona. Al limite è il Quirinale che può forzare la mano, noi staremo al nostro posto”.
Ore 12.20 – Al via vertice Conte-Salvini-Di Maio
E’ appena cominciato il vertice alla Camera tra il premier incaricato Giuseppe Conte, il leader della Lega Matteo Salvini, che è arrivato adesso a Montecitorio, e il capo politico del M5S Luigi Di Maio.
Ore 11.50 – Conte: “Con Visco abbiamo parlato dello stato dell’economia italiana”
“Col governatore si parla dello stato dell’economia. Abbiamo parlato dello stato dell’economia italiana: doverosamente c’è stato un aggiornamento. Tutto qui. Tra qualche giorno ci sarà la relazione annuale di Bankitalia”. Lo ha detto arrivando alla Camera il premier incaricato Giuseppe Conte, a proposito dell’incontro avuto questa mattina con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.
Ore 11.45 – Conte: “Oggi al Colle? Vedremo”
“Oggi al Colle? Vedremo, vedremo…”. Così il premier incaricato Giuseppe Conte ha risposto ai cronisti che lo attendevano all’ingresso di Montecitorio. Conte ora dovrebbe incontrare alla Camera Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Ore 11.40 – Vertice Conte-Di Maio-Salvini
E’ imminente un vertice a Montecitorio tra il presidente del consiglio incaricato Giuseppe Conte, il capo politico del M5s Luigi Di Maio e il segretario federale della Lega Matteo Salvini. Lo si apprende da fonti del Movimento
Ore 11.38 – Un’ora e mezza di vertice Conte-Visco
Dopo un’ora e mezza di incontro con il governatore Ignazio Visco, il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha lasciato la sede della Banca d’Italia. Il premier incaricato ha detto ieri che oggi si sarebbe dedicato alla squadra di Governo.
Ore 11.35 – Gentiloni: “Ad andare fuori strada bastano pochi mesi”
“Risalire una china per cinque lunghi anni come l’Italia ha fatto non è semplice: purtroppo ad andare fuori strada non servono cinque anni ma pochi mesi, a volte poche settimane”. Lo dice Paolo Gentiloni nel saluto ai dipendenti di Palazzo Chigi. “Bisogna curare le ferite ancora aperte ma farlo cercando di andare avanti, mantenere qualità, responsabilità e impegni nell’azione di governo. Credo sia molto importante e sia l’unico messaggio che è giusto mandare al governo che nei prossimi giorni sostituirà quello che io ho presieduto”, aggiunge.