Il settimanale tedesco Der Spiegel si occupa dell’Italia e nella sua edizione online – in un articolo correalato a un servizio sugli sviluppi della politica – accusa il paese di voler “scroccare” dal resto dei partner Ue. Non si tratta di un paese povero, scrive Jan Fleischauernel nel suo commento al piano del futuro governo. “Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale ‘dolce far niente’, e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più” alla condotta dell’Italia.

“In effetti si procede verso il ricatto”, continua Spiegel, affermando che “rispetto all’Italia la Grecia è una bazzecola“. “Se gli italiani decidono di non voler assolvere ai loro pagamenti, l’euro è alla fine e la Germania perderà tutti i soldi impegnati per salvarlo”, si legge anche. E l’uomo che “ha fornito l’arma” che l’Italia punta contro i suoi vicini “siede a Francoforte“, aggiunge il magazine, tirando in ballo Mario Draghi. Il “whatever it takes” pronunciato dal presidente della Bce nel momento più critico dell’eurocrisi, è la tesi, “è stato notato a Roma”. “E adesso alla Bce non resta altro che continuare la sua politica perché ogni rialzo dei tassi porterebbe lo Stato italiano all’incapacità di pagare”.

L’articolo si conclude con un’osservazione dal tono quasi personale: “Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità. Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale. Trovo però incomprensibile che si vogliano addossare i costi delle proprie decisioni politiche ad altri che hanno un’altra concezione della politica. Questo difficilmente si concilia con il mio concetto di democrazia”. “Chi vorrebbe essere considerato uno scroccone? Gli italiani, così almeno pare, hanno superato questa forma di orgoglio nazionale”.

Fleischauer ricorda nel suo aritcolo che il contratto stipulato fra Lega e M5S prevede di chiedere alla Bce il condono di 250 miliardi di debiti. Ma questa ipotesi presente nella sola bozza, è sparita da una settimana e non è entrata nel contratto di governo. “Trovo indecente imporre il costo delle proprie decisioni politiche agli altri.. questo difficilmente si concilia con il mio concetto di democrazia”, incalza il giornalista. “Chi vuol essere considerato uno scroccone?”, si chiede infine Fleischauer, secondo il quale gli italiani sembrano “aver superato questa forma di orgoglio nazionale”.

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