“Trasformiamo in fatti il contratto di governo tramite le commissioni parlamentari. Quello che non può fare il governo perché nasce zoppo, proveremmo a realizzarlo tramite il Parlamento, dalla legittima difesa alla riforma della legge elettorale”. Così Matteo Salvini ai cronisti, fuori da Montecitorio, il giorno dopo il fallito tentativo di Giuseppe Conte di creare il governo M5s-Lega. Salvini è tornato ad attaccare il presidente Mattarella, per poi rivendicare: “Saremo in mille piazze per spiegare quello che non ci è stato permesso di fare”. Un primo passo per un’alleanza futura giallo-verde alle prossime elezioni? Salvini per ora non si sbilancia: “Non so, so che per tre settimane abbiamo lavorato seriamente ora vediamo di trasformare il contratto in due, dieci progetti di legge”. Dal fronte pentastellato, invece, Di Maio ha lasciato Montecitorio in taxi, senza replicare ai cronisti. Mentre il deputato Fraccaro ha rinviato la discussione su possibili accordi elettorali futuri: “Non c’è discussione su questo al momento, ma sono curioso di sapere se la Lega tornerà da Berlusconi o meno”.
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