Il rendimento dei titoli decennali arriva al 2,61%, i massimi da agosto 2017. Sale anche la percezione del rischio a breve termine. Sospesi molti titoli bancari, termometro del rischio Paese. Lieve recupero dopo il discorso di Cottarelli. Financial Times: "L'Italia verso una possibile crisi costituzionale". Intermonte: "Elezioni anticipate rischierebbero di dare forte maggioranza ai partiti anti-establishment"
Una crisi istituzionale senza precedenti, con la richiesta di impeachment per il capo dello Stato, e l’incertezza sulla durata del governo tecnico guidato da Carlo Cottarelli a cui oggi Sergio Mattarella ha affidato l’incarico. Lo scenario politico che si è delineato dopo lo stop al governo Lega-M5s lascia l’Italia nel mirino dei mercati. Il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi, per quanto calmierato dal programma di acquisto di titoli di Stato della Bce, ha superato quota 230 punti base e ha chiuso a 233 punti, un picco che non toccava da fine 2013, contro i 206 della chiusura di venerdì. Il rendimento del titolo decennale italiano, che era sceso al 2,34%, è tornato al 2,68%, il massimo da agosto 2017. Ma continua ad allargarsi – ha toccato i 119 punti contro i 104 di venerdì – pure il differenziale con i Bonos spagnoli, nonostante a Madrid il governo Rajoy vada verso il voto di sfiducia.
E vola anche lo spread sui titoli a due anni, segno che gli investitori percepiscono un deciso innalzamento dei rischi a breve termine: il differenziale su quella scadenza è balzato a 152 dai 108 di venerdì. Il rendimento del Btp con scadenza 15 giugno 2020, secondo i dati di Bloomberg, ha toccato un massimo dello 0,91%: il doppio dello 0,46% segnato in chiusura venerdì. Il differenziale rispetto al Bund con scadenza 12 giugno 2020 si è ampliato di quasi 50 punti base fino a un massimo di 159 punti. La fiammata sul decennale è solo brevemente rientrata dopo l’annuncio che l’economista cremonese ha accettato con riserva il compito di creare un esecutivo assicurando una “gestione prudente dei conti pubblici“, “il dialogo con la Ue in difesa dei nostri interessi ma costruttivo” e la “continua partecipazione all’area dell’euro“.
Nell’asta dei Btp indicizzati all’inflazione con scadenza a 5 e 10 anni i tassi offerti agli investitori sono saliti notevolmente. Il rendimento lordo del decennale è balzato all’1,28% dallo 0,47% dell’asta di aprile e quello del quinquennale è salito a -0,05% da -0,43% del collocamento di marzo. Venduti anche Ctz a 24 mesi per 1,75 miliardi (massimo importo previsto) con il tasso in aumento allo 0,35% da -0,275% di aprile.
Sul fronte azionario anche Piazza Affari, che aveva aperto in positivo, ha girato in rosso chiudendo a -2,08%. Le banche, ora verso termometro del rischio Paese, sono andate a picco. Molti titoli sono stati sospesi per eccesso di volatilità. A picco Finecobank, Banca Generali, Banco Bpm
L’euro intanto va a picco segnando nuovi minimi dal novembre scorso fino a sfiorare 1,16 dollari. Le quotazioni della valuta europea sono arrivate fino a 1,1607 dollari. Il Financial Times prevede che “l’incertezza politica rimarrà elevata” e “l’Italia si sta dirigendo verso una possibile crisi costituzionale, a seguito della drammatica decisione del presidente italiano Sergio Mattarella di bloccare la nomina di un ministro delle Finanze dichiaratamente euroscettico”. “In seguito all’escalation delle tensioni politiche in Italia, il maggiore rischio associato con il ritorno alle urne nel breve termine, oltre al proseguire dell’attuale paralisi politica, è l’escalation della retorica elettorale contro l’Ue”, mette in evidenza Fabio Fois di Barcalys con il Ft. “Su numerosi livelli, gli eventi in Italia potrebbero destabilizzare l’area euro” aggiunge Marchel Alexandrovich, economista di Jefferies.
“Le cose restano complicate e l’incertezza resta” osserva Philippe Gijsels di BNP Paribas con il Wall Street Journal. “E’ difficile vedere Cottarelli capo di un governo di transizione. Molti partiti non gli daranno la fiducia. Senza un voto di fiducia, potrebbe tornare al voto già in luglio”, aggiunge Vincenzo Longo di IG Italia. La preoccupazione degli investitori è proprio su nuove elezioni e sulla prospettiva di un governo populista anti-Europa che mini la ripresa economica. “Minaccia ulteriori downgrade. In questo contesto anche dopo le recenti vendite, i BTP non appaiono particolarmente economici”, mette in evidenza Gene Frieda di Pimco con Cnbc.
L’agenzia Bloomberg scrive che “la scelta di Cottarelli, noto per il suo approccio severo alla finanza pubblica, infiammerà ulteriormente le aspre divisioni politiche in Italia dopo che i leader populisti hanno criticato il presidente per il collasso del loro potenziale governo e cercato di attribuire la colpa all’Unione europea”.Bank of America, secondo quanto riporta la stessa Bloomberg, consiglia di “restare alla finestra” alla luce della “natura imprevedibile” della situazione politica. Per Barclays la situazione “è ancora fluida, l’incertezza è alta e la liquidità del mercato è bassa”. Intermonte non esclude la possibilità di un “recupero” dei titoli di stato italiani ma “nonostante ciò il potenziale rischio politico in Italia rimane elevato e elezioni anticipate rischierebbero di conferire una forte maggioranza ai partiti anti-establishment“. Da qui il consiglio di “sottopesare i titoli domestici fin quando l’esito dell’attuale crisi politica non sarà chiarito”. “Il mercato potrebbe mettere a segno un rimbalzo oggi ma non pensiamo che sia sostenibile in quanto il premio al rischio in Italia resterà elevato fino alle nuove elezioni”, afferma Fidentiis.