Una scena da film a Parigi, dove un migrante ha letteralmente scalato un palazzo del 18mo arrondissement in pochi secondi, per salvare un bambino di 4 anni che penzolava dal balcone. Il ragazzo si chiama Mamoudou Gassama, ha 22 anni ed è originario del Mali. Appena ha visto il bambino in pericolo si è arrampicato piano dopo piano, fino ad arrivare al quarto, ha afferrato il piccolo e l’ha portato in salvo. Il giovane sans-papier è stato ricevuto dal presidente francese, Emmanuel Macron. “Tutti i suoi documenti saranno regolarizzati” ha assicurato la presidenza, facendo anche sapere che sarà arruolato nei pompieri. Mamoudou Gassama ha ricevuto una medaglia e un diploma che attesta la “riconoscenza della Repubblica francese” per il suo gesto. Macron ha annunciato sulla sua pagina Facebook che il giovane – soprannominato ormai da tutti Spiderman per l’abilità mostrata nel salire sulla facciata del palazzo – entrerà a far parte del corpo dei Pompieri di Parigi, che sono “pronti ad accoglierlo”.
“Ho pensato solo a salvarlo e, grazie a Dio, l’ho salvato” ha detto Mamoudou. Il papà del bambino, con il quale vive da solo, era uscito a fare la spesa e, sulla strada del ritorno, avrebbe ritardato perché “impegnato con il Pokemon Go“, hanno fatto sapere oggi fonti dell’inchiesta. L’uomo è stato fermato, il bambino, trattenuto dai servizi sociali, gli è stato riaffidato in attesa della madre, che rientra stasera dall’Ile de la Reunion. Alla fine dell’impressionante sequenza, Mamoudou sale sul balcone dal quale penzola il bambino e lo afferra, un gesto che gli varrà la svolta nella vita.
Partito dal suo paese nel 2013: “In Mali non avevo niente, nessuno che mi aiutasse – ha raccontato il giovane a Macron – mio padre non c’era”. La strada percorsa è stata quella di tanti: Burkina Faso, Niger, poi oltre un anno in Libia (“lì ho molto sofferto”, ha detto), il primo tentativo in barcone, verso l’Italia, era finito con l’intercettazione della polizia e il rimpatrio. Nel marzo 2014 era di nuovo in Europa: “In Italia non conoscevo nessuno”, ha spiegato a Macron, aggiungendo di aver voluto raggiungere il fratello in Francia. Arrivato a destinazione, ha trascorso questi mesi lavorando in nero come operaio edile e dormendo in 15 metri quadrati su un materasso in terra. Domani mattina ha appuntamento con i servizi dell’immigrazione. Avrà immediatamente i documenti, poi – in giornata – andrà alla caserma dei pompieri dove presto entrerà in servizio effettivo.