Le parole di Gunther Oettinger sono “antieuropee” perché “teorizzano la rappresaglia dei mercati“. Come “forse i suoi avi” facevano parte della “maggioranza rumorosa dei tedeschi” che teorizzava “rappresaglie uso Fosse Ardeatine“. Alberto Bagnai, economista ed esponente della Lega, commenta così le dichiarazioni del commissario Ue al Bilancio durante un’intervista a una tv tedesca.
La frase incriminata di Oettinger, criticato sia da Bruxelles che da tutto l’arco parlamentare italiano, viene paragonata da Bagnai, in un lungo post sul suo blog, all’eccidio di 335 italiani, trucidati a Roma il 24 marzo 1944. Le truppe di occupazione tedesche con la strage di militari, civili, prigionieri politici, ebrei e detenuti “vendicarono” l’azione dei Gap romani in via Rasella, compiuta il giorno prima, nella quale morirono 33 soldati tedeschi del reggimento “Bozen”.
Le parole di Gunther sono antieuropee, perché sono molto pesanti: esse teorizzano la rappresaglia dei mercati, come i suoi avi, forse, erano parte di quella maggioranza rumorosa di tedeschi che teorizzava le rappresaglie uso Fosse Ardeatine. https://t.co/rFKX2hLdPq pic.twitter.com/IF5GxOiVKC
— Alberto Bagnai (@AlbertoBagnai) 29 maggio 2018
Le rappresaglie di Oettinger, sostiene Bagnai su Goofynomics, “non funzioneranno come non hanno funzionato le seconde” e “il motivo sarà lo stesso: non tanto il nostro malanimo (nel mio caso inesistente) verso la Germania, quanto l’insofferenza degli Stati Uniti verso l’arroganza di un paese che in fondo è uscito come noi sconfitto dalla Seconda Guerra Mondiale“, ma continua il docente dell’università di Chieti “si erge a dominus del subcontinente europeo portandolo a una balcanizzazione che forse può anche essere funzionale a progetti egemonici di più ampio respiro, ma che d’altra parte evoca lo spettro di sempre: la saldatura fra Russia e Germania (che procede, fra loro, nonostante noi si debba sottostare alle sanzioni)”.