Sulla "Frankfurter Allgemeine Zeitung" l'economista Hans-Werner Sinn ci vede a pochi passi dall’addio all’unione monetaria. Nel sue editoriale per "Die Zeit" Mark Schieritz, giornalista politico-economico, scrive: "Salvare l’Italia? Meglio di no". Il titolare degli Esteri nel governo Schröder: “L'Europa sta affrontando una crisi che ne minaccia l'esistenza"
“Non dovremmo salvare l’Italia”. E’ il titolo di un nuovo editoriale apparso su Die Zeit che, al di là delle opinioni che contiene, rende bene l’idea su un fatto: in Germania l’ipotesi che il nostro Paese possa rivivere la stessa situazione della Grecia è ormai all’ordine del giorno e viene considerata una reale probabilità. Come viene definita “probabile” anche un’uscita dell’Italia dall’Euro: parola di Hans-Werner Sinn. Il noto economista tedesco, riportano i principali giornali, Frankfurter Allgemeine Zeitung in testa, ci vede a pochi passi dall’addio all’unione monetaria.
Di fronte a questo scenario, la stampa conferma anche i retroscena interni alla Cdu pubblicati mercoledì da Die Welt: Angela Merkel ha scelto la linea dell’attendismo, anche se questo potrebbe incrinare i rapporti con Emmanuel Macron. Di fronte alla crisi italiana – scrive il Westfalen-Blatt – i sogni di riforma dell’Europa del presidente francese sembrano essere sfumati.”Se la Germania fosse riluttante a regalare denaro o fornire ulteriori garanzie alle generazioni successive, c’è un’alta probabilità che l’Italia rinunci all’Euro”, scrive il quotidiano di Francoforte citando l’economista Sinn.
L’editoriale di Mark Schieritz, giornalista politico-economico per Die Zeit, parte proprio da questo punto e scrive: “Salvare l’Italia? Meglio di no”. Ancora una volta, secondo l’articolo, quanto successo nei mercati finanziari è dovuto al timore che il nostro Paese possa uscire dall’Euro. Gli investitori “ricordano ai partiti della coalizione populista cosa succederebbe se l’Italia rinunciasse alla moneta unica”, si legge. Al contrario aiutare l’Italia – sostiene Schieritz – sarebbe il segnale che si può giocare col fuoco.
Le preoccupazioni tedesche di un’Italexit sono sul tavolo della cancelliera Merkel. E a Berlino sanno anche molto bene quali siano in questo momento i toni di Lega e M5s nei loro confronti. “I vicini devono rispettare la decisione degli elettori italiani, anche se dovesse danneggiare ancora l’Ue. C’è solo una parola: calma“, scrive la Neue Osnabrücker Zeitung. “Bruxelles, Berlino e altri governi europei farebbero bene ad astenersi da fare commenti pubblici”, fa eco lo Straubinger Tagblatt, che aggiunge: “Dietro le quinte, tuttavia, essi sono tenuti a prepararsi all’emergenza e pensare l’impensabile: che la terza più grande economia dell’Eurozona stia voltando le spalle alla moneta comune e rompendo tutto”. Ecco i timori di un’uscita dell’Italia dall’Euro che ritornano, sempre più forti.
D’altronde in questi termini parlano quasi tutti gli esperti presi in considerazione dalla stampa tedesca. Ultimo anche Joschka Fischer, ministro degli affari esteri nel governo Schröder: “L’Europa sta affrontando una crisi che ne minaccia l’esistenza – ha detto il politico socialdemocratico citato dal Tagesspiegel – più grave di quanto era stata quella greca”. Fischer ha poi esortato la Germania a seguire Macron sulla strada delle riforme e del rafforzamento dell’Eurozona, definendo “scandaloso” l’atteggiamento del governo finora.
Al vertice Ue di fine giugno dovrebbe esserci un primo accordo tra Francia e Germania per avviare la riforma dell’Eurozona, ma per ora, spiega il quotidiano di Berlino, Merkel ha tenuto coperte le sue carte. Il rafforzamento dell’unione monetaria è uno dei punti del contratto di governo stipulato tra Cdu e Spd, ma la Grosse Koalition preferisce prendere tempo, come ha spiegato mercoledì Die Welt. Prima di partire la cancelliera vuole che si sia chiarita la situazione italiana. “Macron spinge, mentre Merkel, come sempre, attende. Un rapporto difficile”, commenta il Westfalen-Blatt.