Quattro studenti di un istituto professionale di Imola hanno scritto sulla lavagna degli insulti omofobi e dei disegni contro un insegnante. Tutto davanti agli altri compagni, che non hanno fatto niente per fermarli e, anzi, non hanno aiutato la dirigente della scuola a individuarli. Per questo, l’intera classe è stata sospesa per tre giorni con obbligo di frequenza per “omertà“. I quattro responsabili, invece, hanno ricevuto sospensioni tra i 7 e i 14 giorni e dovranno fare lavori socialmente utili. Lo ha dichiarato all’Ansa la preside Vanna Monducci, che spiega: “È stato un fatto increscioso per cui i ragazzi sono stati puniti, penso che abbiano capito il messaggio. Non so se con l’insegnante si sono scusati tutti, ma di certo i genitori hanno capito”. Monducci chiede anche di evitare “strumentalizzazioni“, dato che la città in provincia di Bologna è in campagna elettorale per le amministrative. “La cosa migliore sarebbe il silenzio”, ha concluso.
La notizia è stata riportata nella giornata del 30 maggio dal sito Gaynews.it, che ha pubblicato una lettera di un amico dell’insegnante, vittima anche lui degli insulti. “È tutto l’anno che si ripetono questi episodi. Eppure, la dirigente non si è mai fatta viva nonostante le numerose segnalazioni“, si legge nella lettera. “Perché cancellare le note, prova dei ripetuti insulti a un pubblico ufficiale qual è l’insegnante? Per non parlare di alcuni colleghi del mio amico che prima hanno sottoscritto lettere di solidarietà e poi non hanno esitato a criticarlo alla spalle per paura di andare contro la preside”. Secondo l’autore della lettera, “la dirigente scolastica non ha fatto neppure una telefonata al mio amico per esprimergli solidarietà né si è presentata ai collegi straordinari dei docenti per l’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei quattro alunni”, si legge. “Scrivo questo un po’ come sfogo ma anche per rendere nota questa storia che mette in luce il livello palesemente omofobico della società e della scuola imolese”.