Interno: Matteo Salvini – E’ iscritto alla Lega Nord dal 1990: aveva 17 anni. E’ stato eletto per la prima volta al consiglio comunale nel 1993, seggio che manterrà per 19 anni. E’ stato per due volte europarlamentare. La formazione giovanile è in movimenti di estrema sinistra, tanto da fondare la corrente leghista dei Comunisti Padani. Lo spostamento verso destra è stato progressivo. Dal dicembre 2013 è segretario della Lega Nord, riconfermato nel maggio 2017. La gestione del partito è stata contraddistinta da un rinnovamento della classe dirigente (mantenendo però le figure di riferimento come Calderoli o lo stesso Giorgetti) e soprattutto da uno spostamento delle linee-guida del partito da posizioni “nordiste” a posizioni “sovraniste”, tanto da eliminare la parola Nord dal nome. Ha concentrato l’attività del partito sulla difesa dei pensionati e dei risparmiatori e soprattutto, naturalmente, su sicurezza e immigrazione, che non a caso rappresentano una grossa parte del contratto di governo di M5s e Lega. E per questo avrà la guida del Viminale, dove avrà il primo banco di prova da amministratore dopo le esperienze meno complicate a Palazzo Marino e da europarlamentare sempre all’opposizione. Tra le altre dichiarazioni, nel merito, si ricordano quelle del Ferragosto di due anni fa quando dal palco di Ponte di Legno disse che serve “ripulire le città dagli immigrati” e “dare mano libera a carabinieri e polizia”. Dopo la morte dell’ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi lo ricordò come “un traditore dell’Italia e degli italiani”. Oltre a guidare il Viminale, sarà anche vicepresidente del Consiglio.

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