Difesa: Elisabetta Trenta – Romana di Velletri, 51 anni, era stata nominata nel possibile governo M5s presentato durante la campagna elettorale. Non è appartenente alle forze dell’ordine, ma è considerata una grande esperta di difesa, sicurezza e cooperazione internazionale. Insegna all’università Link Campus. E’ stata political advisor per il ministero degli Esteri in Iraq (2005 e 2006) su incarico del ministero degli Esteri guidato da Gianfranco Fini. E’ stata poi country advisory per la Difesa in Libano (2009). Milita nel M5s dal 2013, è stata candidata nel Lazio alle ultime Politiche senza essere eletta, ma ha vecchissime esperienze da consigliera comunale nel Ccd e in altre forze centriste ex democristiane. Tra i primi punti da chiarire ci sarà un possibile, presunto, conflitto di interessi raccontato nei giorni scorsi da Repubblica: suo marito è un colonnello dei carabinieri che guida Segredifesa, l’ufficio del ministero che, insieme alla direzione nazionale armamenti, si occupa di tutti i contratti delle forze armate.
Durante la presentazione pubblica con Di Maio ha spiegato alcuni obiettivi: “Dovremo rendere le forze armate più efficaci e più efficienti; il tutto rimanendo in linea con i costi. Dobbiamo coordinarci con le altre istituzioni nazionali e internazionali, con gli alleati e con i partner”. Stando al contratto di governo dovrà occuparsi de “tutela del personale delle Forze armate (quindi il ricongiungimento familiare)”; “la tutela dell’industria italiana” (ovvero finanziamento della ricerca e dell’implementazione del know how nazionale in ambito non bellico); nuove assunzioni sia tra i carabinieri sia per la Difesa. Ma soprattutto, le si chiederà di “rivalutare la presenza dei contingenti italiani nelle singole missioni internazionali geo politicamente e geograficamente distanti dall’interesse nazionale”. Suo fratello, Paolo Trenta, anche lui M5s, è candidato-sindaco a Velletri.