Cucina

Falsi miti alimentari: riabilitiamo il fritto (e persino il glutine). Un nutrizionista smonta le fake news su FqMillenniuM

I consigli (scientificamente fondati) di Marcello Ticca, autore del libro "Miraggi alimentari", sul numero del mensile diretto da Peter Gomez attualmente in edicola. Contro "mode, settarismi, sedicenti salutisti" che diventano popolari grazie al web

di F. Q.

Le uova sono indigeste e fanno male al fegato: peccato che non sia vero. Il latte magro contiene meno calcio: affermazione incauta, ne contiene di più. La pasta di sera fa ingrassare: falso. E via e via, fino ad arrivare a “99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo”. Il manifesto contro le fake news a tavola si intitola Miraggi alimentari (Laterza) di Marcello Ticca, medico nutrizionista, fra i padri delle “linee guida per una sana alimentazione italiana”. In una lunga intervista a FqMillennium, il mensile diretto da Peter Gomez, Ticca sfata i miti che spesso regolano la nostra alimentazione, in nome della salute e della forma, senza però poggiare su alcuna base scientifica. Ecco qualche, tanto per restare in tema, “assaggio”. L’intervista completa su FqMillenniuM attualmente in edicola.

“Siamo vittime dell’eccesso. Non che vada tutto male, anzi: siamo più consapevoli rispetto al passato, ci informiamo di più, ma se le cosiddette credenze popolari perdono peso, il loro posto è preso da una miriade di nuovi luoghi comuni, alimentati da mode, settarismi, sedicenti salutisti e diffusi senza prove scientifiche dal web. Ecco perché bisogna fare chiarezza su molti falsi miti e su molti stereotipi.”

“È chiaro che abusare dei fritti, soprattutto di quelli fatti senza cambiare l’olio e senza controllare la temperatura, espone a rischi anche seri. Ma se una volta ogni tanto ti prepari il fritto a casa, tagli quel che vuoi friggere in parti piccole in modo che il tempo di cottura risulti abbreviato, usi olio abbondante (è sbagliata l’idea che il fritto più leggero si faccia con poco olio) e buono (soltanto l’olio d’oliva e quello di arachidi, che hanno il punto fumo più elevato) e, soprattutto, hai una buona friggitrice con il termostato, che ti impedirà di superare i 180 gradi, che problema c’è? Se lo facciamo a regola d’arte, il fritto non conterrà più del 7-10 per cento di grassi. Ci sono molti cibi ben più calorici”.

“L’elenco delle convenzioni errate è lungo. Che i cibi surgelati siano più poveri di quelli freschi, che bere acqua nei pasti faciliti la ritenzione idrica, che per dimagrire occorra abolire i grassi e i carboidrati, che la cottura a microonde sia dannosa (è la più sicura, assieme a quella al vapore), che il caffè decaffeinato, il sale iodato, la farina bianca siano tossici, pure follie senza fondamento”.

“Le mode salutistiche in voga vantano le proprietà curative (aiuterebbero nelle malattie respiratorie, stimolerebbero il sistema immunitario e avrebbero proprietà toniche) delle bacche di goji, provenienti dal Tibet e dalla Cina. E in effetti hanno una buona quantità di antocianine, che sono polifenoli antiossidanti, di quell’altro antiossidante che è il licopene, oltre a fibra, vitamine e minerali. Niente che non si trovi, e meglio, in tutta la frutta e gli ortaggi rosso-viola, dai frutti di bosco alle fragole ai pomodori”.

“Quanto agli alimenti privi di glutine, va fatta una premessa: per la buona salute dei celiaci sono stati e rimangono indispensabili. Ma per gli altri? Gli alimenti gluten-free non fanno perdere peso, perché hanno un contenuto di grassi doppio rispetto al pane normale. E inoltre, rispetto a quelli con il glutine, sono più poveri di fibre e di vitamine”.

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