Le dichiarazioni del ministro leghista hanno suscitato critiche e polemiche sui social. I versamenti all'associazione partiti da un'utente, poi seguita da altri critici del responsabile della Famiglia
“Le famiglie gay non esistono”, ha detto Lorenzo Fontana poche ore dopo aver giurato come ministro della Famiglia, scatenando le reazioni del mondo Lgbt e le critiche degli utenti sui social. Alcuni attivisti lo hanno trollato sulla sua pagina Facebook, postando foto di coppie e famiglie gay. E oltre a questa iniziativa, nelle ultime ore sono state fatte a suo nome decine di donazioni all’ArciGay. Tutto è partito da un’utente, Simona Melani, che ha pubblicato su Twitter la foto del versamento, e poi è stata seguita da altri critici di Fontana che hanno voluto a loro volta utilizzare nome e cognome del neo ministro per appoggiare l’associazione.
Ho appena donato 10 euro ad Arcigay a nome del ministro Lorenzo Fontana.
Ciao. pic.twitter.com/7rPWRB6ntU— simonamelani (@simonamelani) 1 giugno 2018
“Ho appena donato 10 euro ad Arcigay a nome del ministro Lorenzo Fontana. Ciao”, scrive sul suo profilo Simona Melani. Non solo: “E ho usato la mail del ministero, così se la trova nella casella di prima mattina”. E nei commenti tanti utenti apprezzano e decidono di seguire il suo esempio. La ragazza, una 32enne siciliana che vive a Milano, si è detta stupita: “Appena ho letto l’intervista mi sono sentita smarrita – ha spiegato a Repubblica – Non solo per le affermazioni sugli omosessuali, ma anche sulle donne considerate solo perché devono fare figli. Mi è scoppiato un moto di rabbia e ho capito che non potevo rimanere con le mani in mano. Ma non pensavo sinceramente che ci sarebbero state così tante reazioni”.
Detto- fatto ? pic.twitter.com/v3Y2Y2f1cp
— Romina Dodaro (@RominaDodaro) 2 giugno 2018
Quindi il risultato delle affermazioni di Fontana è quello di far aumentare le donazioni all’ArciGay: “In queste ore stiamo ricevendo centinaia di donazioni per la nostra campagna #Premessoche“, scrive l’associazione sulla propria pagina Facebook. Una campagna diventata virale sui social e che vuole mettere in ridicolo uno dei tanti ragionamenti omofobi di Fontana, che come premessa alle sue dichiarazioni ha detto di “avere tanti amici gay”.
“Il motivo è molto semplice e allo stesso tempo commovente: è la vostra risposta spontanea alla stessa affermazione, carica di ipocrisia, utilizzata da Lorenzo Fontana nella sua prima intervista da Ministro della Famiglia, lasciando presagire l’avvento di un nuovo periodo buio per i diritti LGBTI in Italia“, continua Arcigay. “Vogliamo ringraziarvi di cuore per la vostra generosità e il vostro sostegno e vicinanza immediati, sui diritti per tutte e per tutti noi non torniamo indietro, e lo faremo insieme a voi”.
A trollare invece la pagina pubblica del ministro sono stati per primi Cathy La Torre, attivista e presidente di Gaylex e il blogger Fabio Nacchio. “Postate una vostra foto o con la vostra famiglia (che siate soli, con un figlio/a, con una mamma e un papà, con due mamme, con due papà, col gatto o il cane, ecc.) tra i commenti dei post o una foto sulla bacheca con la scritta ‘Ministro Fontana, come vede io esisto’ o (se siete più di uno in foto) ‘Ministro Fontana, come vede noi esistiamò”, le istruzioni di La Torre. Che spiega, sul social network: “Deve essere una invasione coccolosa e pacifica, per ricordare a lui e al governo che siamo tutti capaci di amare e di prenderci cura di chi vogliamo bene, e a deciderlo non è certo un neo ministro!”.