Era a Fiumicino per sostenere alle comunali il candidato leghista William De Vecchis, ma da ministro dell’Interno ha parlato anche di altro, in primis di migranti e di Europa. “Oggi ho avuto una telefonata cordiale con il primo ministro ungherese Viktor Orban: lavoreremo per cambiare le regole di questa Unione europea” ha detto il segretario della Lega nel comizio elettorale sul litorale romano. La prima prova è già fissata: martedì 5 giugno, infatti, il governo italiano dirà di no alle proposte bulgare di revisione del trattato di Dublino sui migranti. Una presa di posizione che arriverà a distanza di neanche 48 ore dalla tensione con il governo tunisino, accusato da Salvini di “esportare galeotti” nel Mediterraneo e in particolar modo in Italia.
Sempre in tema di migranti, il vicepremier ha risposto alle accuse rivoltegli da Roberto Saviano, annunciando una denuncia nei confronti dello scrittore napoletano: “Ieri mi ha attaccato quello strano personaggio che è Saviano – ha detto Salvini – uno che è riuscito a far conoscere la camorra nel mondo, merito non da poco. Di solito lo ignoro, ma ieri, da papà e non da ministro, ho deciso che lo querelo, perché non può dire che io voglio che i bambini anneghino nel Mediterraneo”. “Farò di tutto per dare futuro di speranza nel loro Paese a quelli che invece oggi salgono sui barconi e muoiono nel Mediterraneo – ha aggiunto – Faremo un esperimento: alle cooperative invece di dare 35 euro al giorno, gliene daremo un po’ di meno, e vedremo che ci sarà un bel po’ di generosità in meno, perché c’è molte gente che accoglie per guadagnare, non perché glielo dice il buon Dio…”. Non è mancata una frecciata contro Mario Balotelli: “Ha parlato di politica e integrazione. Ogni Paese ha i profeti che si merita”. “Chi non scappa dalla guerra deve preparare le valigie e andare a casa. Chi scappa dalla guerra avrà accoglienza – ha concluso – Il mio dovere è dare prima una casa agli italiani. Prima gli italiani”.
L’accoglienza dei migranti, però, è solo uno dei tanti affrontati dal vicepremier nell’appuntamento elettorale di Fiumicino, che ha visto una grande partecipazione di gente e imponenti misure di sicurezza. Per quanto riguarda le famiglie, infatti, Salvini ha confermato la linea leghista: “Il governo non entra nella camera da letto, ma un bambino ha diritto ad avere una mamma ed un papà, non il genitore 1, 2 o 33”.