Amazon ha appena rilasciato il teaser trailer di Suspiria di Luca Guadagnino e il web pare già aver assorbito i toni cupi e angoscianti di una pellicola destinata a infestare i nostri incubi. Un mese fa il CinemaCon di Las Vegas veniva letteralmente sconvolto dalla proiezione di alcuni minuti di questo “non remake” tanto spaventoso quanto chiacchierato; e oggi, cominciamo a capirne il perché di un simile clamore. Interamente giocato sulla tensione orchestrata dalle note di Thom Yorke – eclettico leader dei Radiohead e firmatario della colonna sonora del film -, il primo, orrorifico assaggio dell’ultima fatica di Guadagnino lascia infatti intravedere tutto il potenziale di un’opera ancora lontana dal suo esordio in sala – atteso negli States per il prossimo 2 novembre – eppure già additata dai media d’Oltreoceano fra “gli horror più impressionanti mai visti”.
Pur evitando di abbandonarci all’isterismo di un’epoca in cui ogni centimetro di cellulosa viene accolto dalla critica con la stigmate del capolavoro – salvo poi essere prontamente destituito da tali elogi e venire brutalmente stroncato alla prima visione completa – non possiamo certo negare l’interesse che questi primi 90 secondi hanno saputo ridestare nei nostri cuori cinefili. Influenzato dall’estetica del cinema tedesco anni 70 – evidenti i richiami al compianto Rainer Fassbinder nell’uso del colore e dei tagli di luce -, il teaser instilla nella retina dello spettatore un gusto per l’immagine capace di riadattare la lezione del maestro Dario Argento – autore della pellicola originale, del 1977 – proiettandola però su un “terreno altro”, ben lontano dall’esercizio di stile operato (per esempio) da Gus van Sant nel pedissequo rifacimento dell’hitchcockiano Psycho (1998).
Denunciando il solito gusto delicato per la composizione del quadro, Guadagnino innesca nello spettatore una serie di richiami che spaziano dalle tetre atmosfere alla Mario Bava sino ai ritratti borghesi del Polanski di Rosemary’s Baby (1968); il tutto perfettamente assistito dalla fotografia di Sayombhu Mukdeeprom – dop thailandese che torna a collaborare con il cineasta dopo il recente successo registrato da Call me by your name – e dalle trame composte dalla costumista Giulia Piersanti, eterna complice dei look del regista palermitano.
Assumendo i tratti della libera interpretazione del già citato antesignano argentiano, Suspiria è poi arricchito da un cast di assoluta eccellenza, a cominciare dalla protagonista Dakota Johnson – volto malizioso della saga delle 50 sfumature – sino all’algida Tilda Swinton – ormai epigone feticcia del candidato all’Oscar -, passando per Chloe Grace-Moretz, Mia Goth, Sylvie Testud e Angela Winkler, senza tralasciare Jessica Harper, la Susy Benner “originale”, oggi destinataria di un piccolo cameo.