Dalle parti della depressione c’è anche il cosiddetto stress, quello che travolge Arrigo Sacchi da Fusignano. Una patologia strana. Qualcosa che somiglia ad un disturbo ossessivo tra maniacalità e paura di sbagliare. L’Arrigo da Fusignano è quello che accetta un contratto da un anno per volta, perché “poi smetto”. Lo spiega bene ad Alciato, l’ex mister di Usa ’94: “Facevo le cose con una passione pazzesca, e questo ha rappresentato la mia forza sin dal primo momento. E con la passione c’è sempre stato lo stress, una costante della mia vita. Un compagno di viaggio fedelissimo, che non mi ha mai abbandonato. Finché l’ho saputo addomesticare ha rappresentato un plusvalore, mi potenziava le capacità cognitive; ci rimetti in salute ma i risultati sono ottimi. Per questo firmavo contratti di un solo anno: avevo sempre l’idea di smettere di allenare a brevissimo, non pensavo di poter resistere a lungo”.