Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Sono molto sincero: io penso che se si potesse fare rinascere la Democrazia cristiana sarebbe una gran bella cosa. Da qualche anno mi sto prodigando per mettere insieme le sue varie anime, per ricomporre la Dc nel nome che abbiamo noi e nel simbolo, che ha Cesa. Se ci mettiamo insieme si fa la Democrazia cristiana e credo sia d'accordo anche Rotondi. Ma non mi sento di dire che in questo minuto siamo tutti d'accordo su questa nobile intenzione. Non ci sono passi avanti, mi auguro possano esserci da qui a qualche giorno". Così Salvatore Cuffaro, segretario della Democrazia cristiana Sicilia, risponde all'Adnkronos sulla prossimità di un accordo fra le forze politiche di centrodestra per la rinascita della Dc, innescate dall'esito della prima udienza ad Avellino sull'eterna disputa legale su nome e scudo crociato intentato stavolta dall'ex senatore Cuffaro, contro Gianfranco Rotondi, deputato Fdi e presidente della Dc con Rotondi sull'ipotesi di rinascita di una nuova Dc.
Quindi ci saranno passi avanti entro la settimana? "No, in un domani virtuale", risponde. "Ripeto: Io sono pronto. Se gli altri ci stanno allora ognuno di noi metta senza egoismo, perché di questo si tratta, il suo patrimonio ideale politico e chi lo ha anche quello elettorale. Poi si va avanti. Se si rifacesse la Dc, come ho più volte ripetuto, io non avrei neanche desideri personali ed egoistici da esprimere. Sono pronto a fare un passo indietro. Ma sulla rinascita della Dc penso che in atto non ci siano grandi passi avanti, a parte la volontà dei Moderati di Lupi, di fare qualcosa che non si chiami Dc ma che sia un partito centrista vicino al Ppe ed io ho fatto una federazione con loro". "Mi augurerei un progresso anche sul fronte Cesa e Rotondi - chiosa - Ma non c'è. Oggi vedo un Cesa che ha fatto la federazione con la Lega che non è prodromica a fare la Democrazia cristiana e un Rotondi che sta dentro lo maggioranza ed è molto collegato con Meloni. Neanche questo è prodromico a fare un partito centrista come la Dc".
Che ne pensa quindi del contenitore giuridico ipotizzato dal giudice di Avellino? "L'ipotesi del giudice è buona, sono disponibile a ragionarci. Ma la Dc non può che nascere ed essere un partito di centro. Le alleanze si fanno dopo. Facciamo il partito e poi le alleanze, non il contrario. Io sono un uomo di centrodestra, se dovesse dipendere da me farei una Dc partito autonomo e indipendente a trazione centrodestra magari con un simbolo diverso ma intanto dico: facciamola! Poi decideremo le alleanze. Il giudice auspica il rassemblement di tutti i democristiani? Vediamo se la situazione politica ce lo consente", conclude. (di Roberta Lanzara)
Mondo - 5 Giugno 2018
Stretta, piena di curve e senza guardrail: la strada è da brividi (e vietata a chi soffre di vertigini)
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Gabriel Morris, esploratore, scrittore e youtuber canadese sempre in viaggio alla scoperta degli stili di vita nelle regioni più sperdute del mondo si trova a percorrere in auto il versante himalayano del Nepal. A bordo di un fuoristrada attraversa un lungo tratto sterrato che si inerpica tra le montagne con pericolosi strapiombi. La strada stretta e piena di curve non è provvista di alcun guardrail e la visione del panorama circostante per quanto suggestivo è veramente da far girare la testa anche a chi non soffre di vertigini.
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Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Godiamoci il risultato, consapevoli che è solo la prima tappa di un percorso in cui in tanti cercheranno di fermarci, a partire da chi ha interesse a conservare lo status quo. Arriveranno proteste, scioperi, attacchi da parte di chi, come l’Anm da sempre punta a condizionare il Parlamento. Arriverà il fuoco di fila di magistrati star che si faranno intervistare terrorizzando l’opinione pubblica sugli effetti della riforma, la sfilata degli ex procuratori oggi opinionisti che teorizzeranno orizzonti nefasti per la giustizia, i soliti professoroni che ne sosterranno l’incostituzionalità, infine si scateneranno i capi corrente che perderanno il loro potere. Uno schema che si ripete ad ogni provvedimento non gradito alla sinistra giudiziaria". Lo afferma il deputato di Forza Italia Enrico Costa.
"È solo l’antipasto -aggiunge- di quanto accadrà in occasione del referendum, quando tutti questi mondi si salderanno per trasferire ai cittadini un messaggio distorto, demagogico e fuorviante. Non sarà una passeggiata. Forti dei nostri argomenti, non ci faremo condizionare”.
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Sono molto sincero: io penso che se si potesse fare rinascere la Democrazia cristiana sarebbe una gran bella cosa. Da qualche anno mi sto prodigando per mettere insieme le sue varie anime, per ricomporre la Dc nel nome che abbiamo noi e nel simbolo, che ha Cesa. Se ci mettiamo insieme si fa la Democrazia cristiana e credo sia d'accordo anche Rotondi. Ma non mi sento di dire che in questo minuto siamo tutti d'accordo su questa nobile intenzione. Non ci sono passi avanti, mi auguro possano esserci da qui a qualche giorno". Così Salvatore Cuffaro, segretario della Democrazia cristiana Sicilia, risponde all'Adnkronos sulla prossimità di un accordo fra le forze politiche di centrodestra per la rinascita della Dc, innescate dall'esito della prima udienza ad Avellino sull'eterna disputa legale su nome e scudo crociato intentato stavolta dall'ex senatore Cuffaro, contro Gianfranco Rotondi, deputato Fdi e presidente della Dc con Rotondi sull'ipotesi di rinascita di una nuova Dc.
Quindi ci saranno passi avanti entro la settimana? "No, in un domani virtuale", risponde. "Ripeto: Io sono pronto. Se gli altri ci stanno allora ognuno di noi metta senza egoismo, perché di questo si tratta, il suo patrimonio ideale politico e chi lo ha anche quello elettorale. Poi si va avanti. Se si rifacesse la Dc, come ho più volte ripetuto, io non avrei neanche desideri personali ed egoistici da esprimere. Sono pronto a fare un passo indietro. Ma sulla rinascita della Dc penso che in atto non ci siano grandi passi avanti, a parte la volontà dei Moderati di Lupi, di fare qualcosa che non si chiami Dc ma che sia un partito centrista vicino al Ppe ed io ho fatto una federazione con loro". "Mi augurerei un progresso anche sul fronte Cesa e Rotondi - chiosa - Ma non c'è. Oggi vedo un Cesa che ha fatto la federazione con la Lega che non è prodromica a fare la Democrazia cristiana e un Rotondi che sta dentro lo maggioranza ed è molto collegato con Meloni. Neanche questo è prodromico a fare un partito centrista come la Dc".
Che ne pensa quindi del contenitore giuridico ipotizzato dal giudice di Avellino? "L'ipotesi del giudice è buona, sono disponibile a ragionarci. Ma la Dc non può che nascere ed essere un partito di centro. Le alleanze si fanno dopo. Facciamo il partito e poi le alleanze, non il contrario. Io sono un uomo di centrodestra, se dovesse dipendere da me farei una Dc partito autonomo e indipendente a trazione centrodestra magari con un simbolo diverso ma intanto dico: facciamola! Poi decideremo le alleanze. Il giudice auspica il rassemblement di tutti i democristiani? Vediamo se la situazione politica ce lo consente", conclude. (di Roberta Lanzara)
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Abbiamo fiducia nella Corte Costituzionale perchè siamo convinti delle ragioni di questo referendum, ma sappiamo anche che il momento dell'ammissibilità è sempre imprevedibile. Questa è una Corte, inoltre, che arriva a un momento importante senza plenum e con il minimo dei membri per cui possa lavorare. Noi siamo molto convinti della solidità di questo referendum". Lo ha detto Riccardo Magi in una conferenza stampa alla Camera sul referendum cittadinanza, con le associazioni di nuovi italiani ed altri esponenti delle opposizioni, in vista del giudizio di ammissibilità da parte della Consulta.
"Io trovo commovente il fatto che le persone con un background migratorio possano usare a pieno titolo e con la massima forza di senso delle istituzioni le parole del presidente Mattarella nel discorso di fine anno. Il presidente Mattarella ha detto che è patriottismo quello di chi, con origini in altri Paesi, ama l'Italia, ne fa propri i valori costituzionali e le leggi e con il suo lavoro ne diventa parte e contribuisce ad arricchire la nostra comunità. Ben diverso da quel patriottismo che brandisce una identità escludente".
"Sarà una campagna estremamente difficile e sarà volta ad aprire gli occhi degli italiani sulla società italiana. In Italia ci sono 5 milioni e mezzo di stranieri regolari che contribuiscono alla ricchezza del nostro Paese. E non ci rassegniamo a dire a questo pezzo di Italia: 'tu non esisti'. Sfidiamo la presidente Meloni a non nascondersi dietro il quorum. Noi speriamo che la premier dica in ogni occasione pubblica ai cittadini di recarsi alle urne, qualunque sia il loro voto, visto che lei vuole il voto diretto dei cittadini con il premierato".
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Sarà interessantissimo metterla alla prova sulla separazione delle carriere, perchè noi siamo disponibili dal principio e abbiamo chiesto che questo Parlamento discuta e possa anche modificare ciò che il Governo ha portato in Aula. Vedremo se considerate il Parlamento un'assemblea legislativa o se lo considererete un timbrificio, perchè anche tanti colleghi della maggioranza vorrebbero discutere di questo". Lo ha affermato Matteo Renzi, intervenendo al Question time al Senato dopo la risposta alla sua interrogazione da parte del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
"Iniziamo ad eliminare l'obbligatorietà dell'azione penale come proponeva la nostra proposta di legge Giachetti e voi non l'avete voluta discutere. Allora -ha ribadito l'ex premier- se il Parlamento ha un senso, sulla separazione delle carriere si possa discutere. Ci siamo astenuti per dare un segnale".
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Ad Antonio Tajani chiedo di non essere ipocrita sulla pelle del popolo palestinese, venga in Parlamento a spiegare perché il governo copre un criminale di guerra come Nethanyahu. Per il ministro degli esteri i giudici della Corte Penale internazionale, quindi non solo quelli italiani, sono politicizzati perché il mandato di arresto per Nethanyahu è ispirato a principi politici". Così in una nota Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare Avs.
"Il massacro pianificato e operato da Nethanyahu a Gaza, che ha impedito l’accesso di aiuto umanitari, bombardando campi profughi, scuole, ospedali e uccidendo quasi 50 mila civili a maggioranza donne e bambini, è una speculazione politica ? Purtroppo è una drammatica e dolorosa realtà: per noi un genocidio. Il governo Meloni, ovvero il governo della doppia morale che sostiene sanzioni per la Russia per la criminale invasione dell’Ucraina, è stato silente di fronte all’uccisione deliberata di civili nella Striscia e alla violazione del diritto internazionale da parte del governo di Nethanyahu".
"Se per Tajani Nethanyahu non si può arrestare, chiederemo che il parlamento italiano dichiari Nethanyahu non gradito in Italia e si riconosca lo stato di Palestina . Riuscirà il governo almeno a concretizzare una delle due proposte?".
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Signor ministro, nei prossimi due anni e mezzo, intende tornare il Carlo Nordio libero e liberale che conoscevamo e stimavamo o intende fare la controfigura di qualche capo di gabinetto e qualche sottosegretario? Siccome la stimiamo e le vogliamo bene torni al Carlo Nordio libero e liberale che tanto abbiamo apprezzato". Lo ha affermato Matteo Renzi, intervenendo al Question time al Senato, dopo la risposta alla sua interrogazione da parte del ministro della Giustizia.
In particolare nel documento di sindacato ispettivo si contestava al Guardasigilli l'aumento dei nuovi reati introdotti e dei relativi aumenti di pena; il malfunzionamento della app prevista negli uffici giudiziari; il sovraffollamento carcerario; la poca diminuzione del numero dei magistrati fuori ruolo; la mancata riforma della responsabilità civile dei magistrati.
Roma, 16 gen. (Adnkronos Salute) - "Un modello sinergico è sempre vincente. Poter avere questa collaborazione fra il territorio, fra l'Asl e le università, significa poter garantire tutela, salute e formazione. Le tecnologie avanzate e l'intelligenza artificiale rappresentano una realtà che è sotto gli occhi di tutti, ma certamente non possiamo prescindere dal rapporto interattivo che deve esistere fra il paziente e l'operatore. Umanizzazione ed empatia sono parole d'ordine a cui dobbiamo far sempre riferimento". Lo ha detto Raffaella Docimo, ordinario del Dipartimento di Scienze chirurgiche, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, partecipando oggi all'evento 'Università e Sistema sanitario regionale insieme per l'odontoiatria del terzo millennio - Prospettive future della formazione e della professione odontoiatrica', nel corso del quale è stato presentato l'accordo triennale tra Asl Roma 1 e Università Campus Bio-Medico di Roma sulla formazione, i tirocini e l'orientamento degli studenti dell'ateneo, all'interno di strutture pubbliche dell'azienda sanitaria capitolina.