“M5s e Lega? Col tempo emergeranno le loro evidenti contraddizioni”. Sono le parole del filosofo Massimo Cacciari, ospite di Dimartedì, su La7. L’ex sindaco di Venezia elenca i nodi focali sui quali è lapalissiana la distanza tra Lega e M5s: “Sulla giustizia difficilmente Salvini potrà clamorosamente rompere con Forza Italia. In materia di lavori pubblici, le posizioni di Lega e 5 Stelle sono esattamente opposte. Un altro problema è combinare i pilastri dei rispettivi programmi, e cioè il reddito di cittadinanza e la riduzione consistente delle imposte, cose che insieme non ci stanno, oltre a simbolizzare due prospettive politiche assolutamente divergenti” – continua – “La flat tax è propria della destra, il reddito di cittadinanza è proprio di una sinistra di movimento. Il governo Conte è fatto da due contraenti che per storia e tradizioni politiche sono molto diversi. Credo che possano trovare la sintesi, con buona pace degli amici de Il Fatto Quotidiano e di Andrea Scanzi, su una base di pura destra. E’ Salvini il politico, è Salvini che ha il partito”. E spiega: “La struttura, il partito, la politica è di Salvini. E parlo anche di politica radicata in Europa. Salvini ha detto: ‘Lavoreremo con Orban‘. Lui può lavorare bene con tutte le destre che si affacciano nell’Europa dell’Est. La forza ce l’ha lui. Io tremo di fronte a questo, è un pericolo secondo me, perché ho sempre detto, anche in tempi non sospetti, che il M5s ha fatto da argine a una possibile deriva di destra in questo Paese. Ora questo argine minaccia di crollare. E noi potremmo essere il primo Paese in Europa con un partito di destra di massa”. Cacciari ribadisce le differenze tra Lega e M5s: “Si sono presentati in campagna elettorale insultandosi. Tutti abbiamo sentito cosa dicevano i 5 Stelle di Salvini durante la campagna elettorale”
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