“Restiamo nella Nato e alleati degli Stati Uniti, ma portiamo avanti anche il dialogo con gli altri Paesi, come la Russia, così come è sempre stato”. Il ministro al Lavoro, Luigi di Maio, a margine di un incontro con i vertici della Leonardo nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, ha commentato le parole con cui il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ha messo in chiaro di non aver gradito la “revisione del sistema delle sanzioni” a Mosca annunciato durante il suo discorso al Senato dal premier Giuseppe Conte.”Non mi preoccupa l’altolà per le sanzioni alla Russia – ha aggiunto – il nostro è un Governo alleato agli Stati Uniti che vuole lasciare l’Italia negli accordi, nelle alleanze, garantendo continuità a quello che è già stato”.
“Questo non sarà un governo supino alle volontà degli altri governi”, ha proseguito il vicepremier, chiarendo che “l’Italia storicamente ha avuto una funzione nell’ambito dell’alleanza occidentale, nell’ambito della Nato, di essere un Paese che dialogava con i Paesi dell’est“. “Abbiamo sempre dialogato con Paesi come la Russia – ha detto – ma anche con Paesi del Mediterraneo, come del Nord Africa, che ci permetteranno anche di risolvere il problema dei flussi migratori“.
Su questo fronte, Di Maio ha difeso la decisione dell’Italia di opporsi alla bozza di modifica del regolamento di Dublino presentato dalla Bulgaria di cui si è discusso nel vertice dei ministri dell’Interno Ue a Lussemburgo: “È bastato dare qualche segnale sull’immigrazione per rallentare sul regolamento di Dublino”, ha detto il ministro rivendicando la decisione. “Quel regolamento così riformato – ha proseguito – scaricava sull’Italia il problema dell’immigrazione. Ma adesso hanno capito che c’è un governo che non dice sì su tutto, che è pronto a collaborare ma nell’interesse degli italiani”.