Nelle prime ore di governo Conte il leghista Lorenzo Fontana è stato uno dei ministri più discussi, con le sue dichiarazioni sulle “famiglie gay” poi respinte anche da Salvini. Tanto criticato che la senatrice del Pd Monica Cirinnà, prima firmataria della legge per le unioni civili, nella giornata del voto di fiducia a Palazzo Madama si era presentata a Fontana con indosso una maglietta dell’associazione dei genitori Lgbtqi. Proprio quelle famiglie di cui lui ha negato l’esistenza. Ma ora il neo ministro ha deciso di rispondere – a suo modo – a quel gesto, bloccando Cirinnà su Twitter.
++++ il Ministro @Fontana3Lorenzo mi ha bloccata su Twitter. Pensavo di aver fatto un bel gesto nel presentarmi e salutarlo! Forse teme #ParoleOstili ?? #civediamoinParlamento. #LoveWins @pdnetwork pic.twitter.com/TDQzqDyziX
— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) 7 giugno 2018
Una vicenda su cui è intervenuto il deputato Pd Ivan Scalfarotto, che all’Adnkronos ha dichiarato che Fontana ha bloccato anche altre persone che si occupano di diritti civili. “È un segno gravissimo dell’assenza di cultura democratica il fatto che il ministro della Famiglia blocchi sui social media una delle principali interlocutrici dell’opposizione – ha aggiunto Scalfarotto – Se questo è il cambiamento che i ministri di questo governo intendono perseguire, ascoltando soltanto quelli che la pensano come loro, vuol dire che questo cambiamento non è soltanto sospetto, ma addirittura pericoloso“.