Il processo a carico del sindaco di Milano Giuseppe Sala, accusato di falso, e di altri tre imputati, tra cui l’ex manager di Expo Angelo Paris, partirà dopo la pausa estiva, il 27 settembre. Lo ha deciso oggi la X sezione penale del Tribunale milanese che ha riunito le due tranche del procedimento con al centro l’appalto per la Piastra dei Servizi, quella a carico dell’ex commissario unico per l’Esposizione Universale e quella agli altri tre. Il rinvio di oltre tre mesi per l’inizio vero del processo è dovuto al trasferimento ad altre sezioni di due componenti del collegio e con la X penale è già oberata di procedimenti.
Oggi la posizione di Sala per l’accusa di falso materiale e ideologico, per la presunta retrodatazione di due verbali della commissione giudicatrice del maxi appalto, è stata riunita alla tranche a carico del coimputato per falso Paris, dell’ex dg Ilspa Antonio Rognoni e dell’ex presidente della Mantovani spa Piergiorgio Baita, accusati di turbativa d’asta. Parti civili la Mantovani spa e Ilspa, mentre Expo era presente in udienza con un legale solo come persona offesa.
Il filone principale per corruzione e turbativa d’asta a carico di cinque imputati, tra cui la Mantovani e il consorzio Coveco, è stato trasmesso invece a Como nelle scorse settimane con processo fissato per l’11 ottobre. Il gup Giovanna Campanile lo scorso 29 marzo ha prosciolto Sala e Paris dall’abuso d’ufficio che riguardava l’affidamento diretto, senza gara, alla Mantovani spa della fornitura di 6mila alberi per arredare il sito espositivo. I sostituti pg Vincenzo Calia e Massimo Gaballo hanno tempo fino all’inizio della prossima settimana per decidere se depositare ricorso alla Corte d’Appello (non più in Cassazione dopo una recente riforma) contro la decisione del gup. Se i giudici d’appello decidessero, poi, di mandare a giudizio Sala anche per l’altra imputazione, la posizione verrebbe riunita al processo principale.