La sua ultima intervista l’aveva rilasciata a People, che l’ha ripubblicata nel giorno della sua morte. Anthony Bourdain si è tolto la vita in una camera d’albergo in Francia, dove si trovava per girare il suo programma, Parts Unkown. “Quando è nata mia figlia ho sentito la responsabilità e il dovere di provare almeno a vivere. Mentre prima c’erano state volte in cui avevo pensato ‘ho avuto una buona vita, perché non fare questa stupida cosa, questa cosa egoista … saltare da una scogliera in acque dalle quali non potevo riemergere’. Ma ora, a posteriori, non lo farei, sono un papà o sono abbastanza felice“, queste le parole dello chef.
Una ritrovata felicità, per Bourdain, anche grazie alla sua compagna, Asia Argento: “Che io mi ricordi non sono mai stato così felice, ne sono sicuro. Ed è merito di una persona davvero forte che ho incontrato di recente”. Un passato turbolento, quello dello chef, del quale non aveva mai fatto mistero: “Ero un eroinomane e un cocainomane, e non ho mai smesso di bere. Bevevo decisamente troppo perché l’alcol era intorno a me in ogni momento ed ero sotto stress continuamente. Ma l’alcol non è mai stata una dipendenza per me“, raccontava Anthony. Oggi tutto il mondo lo saluta, con un pensiero alle sere passate davanti alla tv con i suoi indimenticabili programmi.