“C’è chi definisce il governo Conte l’esecutivo più di destra della storia repubblicana? Io mi ricordo che nel ’94 avevamo Alleanza Nazionale, che era appena uscita dal Msi, e la Lega, che nei confronti dei cittadini meridionali diceva le stesse cose che ora pronuncia sugli immigrati. E Berlusconi lo chiamavamo ‘Il Cavaliere nero’“. Sono le parole di Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di FQ Millennium, nel corso di Piazzapulita (La7). E aggiunge: “Certamente Salvini è di destra, ma il programma, seppur molto criticabile, come ci ha detto l’Istituto Cattaneo, è un programma di centro con alcune punte insopportabili di destra e con molta politica di sinistra“. “Di centro o di sinistra io ci vedo poco”, ribatte l’ex direttore del Mattino, Alessandro Barbano. “Questo lo dice l’Istituto Cattaneo, che, com’è noto, è molto vicino al Pd“, replica Gomez. Il direttore del Fatto online, poi, si esprime sulla politica economica risultante dal contratto di governo M5s-Lega: “Ho molti dubbi a riguardo. Tagliare le tasse e aumentare le spese sociali sono due idee che stanno difficilmente insieme. Tuttavia, lo scorso anno la Corte dei Conti ci ha detto che abbiamo degli strumenti di carattere tecnologico perfetti, che non vengono utilizzati. E secondo me non sono stati adottati per scelta politica, perché, utilizzandoli, puoi scoprire davvero tanti evasori fiscali. Le tasse in questo Paese sono oggettivamente molto alte e sostanzialmente le pagano solo i dipendenti”. E sottolinea: “Che il governo Conte sia in grado di abbassare in misura notevole le tasse mi è ignoto e nutro dei dubbi in proposito. Ma, se ci riuscisse, finirebbero tutti gli alibi. E quegli strumenti, che sono stati messi in piedi per merito dei precedenti governi e che, come è stato appurato dalla Corte dei Conti, non sono mai stati utilizzati appieno, da soli sarebbero sufficienti per trovare una grande quantità di evasori”