La Procura federale ha sentito venerdì a Roma Ceravolo e Calaiò per i messaggi inviati a De Col e Masi prima dell'ultima partita di campionato, risultata poi decisiva per la promozione dei ducali in Serie A. La società in una nota: "Il tenore dei messaggi non contiene alcun tipo di irregolarità, come già chiarito dai nostri tesserati e come siamo certi verrà accertato anche dagli organi preposti"
Due sms, inviati da due giocatori del Parma a due ex compagni di squadra dello Spezia, sono al centro di un’inchiesta aperta dalla Procura federale. Siamo alla vigilia della sfida tra i liguri e i ducali, ultima giornata del campionato di Serie B. Il Parma vincerà con un netto 2-0, risultato che risulterà poi decisivo, con la complicità del pareggio tra Frosinone e Foggia, per la terza promozione in fila della società gialloblu, passata in tre anni dalla D alla Serie A.
Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo scrivono a Filippo De Col e Alberto Masi chiedendo, secondo la ricostruzione che fa La Gazzetta dello Sport, in qualche modo di non mettere troppo impegno nella prestazione difensiva. Giocatori e dirigenti dello Spezia denunciano per evitare un coinvolgimento e parte l’indagine. Venerdì pomeriggio a Roma, Calaiò e Ceravolo sono stati ascoltati dalla Procura federale: “Il tenore dei messaggi non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia, come già chiarito dai nostri tesserati e come siamo certi verrà accertato anche dagli organi preposti”, scrive il Parma Calcio in un lungo comunicato.
I testi esatti dei due sms sono per ora rimasti riservati. Dopo averli ricevuti, i due calciatori dello Spezia hanno evitato di rispondere e preferito mettere in preallarme la Procura, anche per non incorrere nell’omessa denuncia. Siamo ancora all’inizio della fase istruttoria: chi indaga dovrà decidere appunto quale spessore dare ai messaggi. Il match, giocato in un clima teso per la contestazione dei tifosi liguri, è stato deciso dai gol di Ceravolo e Ciciretti. Poi la rete di Floriano a Frosinone ha regalato la promozione in Serie A ai ducali proprio negli ultimi minuti del campionato.
“Il Parma Calcio 1913 desidera rassicurare e tranquillizzare con forza i propri tifosi e nutre la massima fiducia sul fatto che quest’indagine certificherà ulteriormente come la terza promozione consecutiva – come le due precedenti – altro non è stata che un fantastico traguardo raggiunto grazie al lavoro, al sacrificio e all’esemplare correttezza della società e dei suoi tesserati”. Si chiude così il lungo comunicato della società gialloblu. Il club scrive che a Calaiò e Ceravolo “è stato semplicemente chiesto conto di due messaggi di testo, inviati a loro ex compagni di squadra in forza allo Spezia nei giorni precedenti la gara. Il tenore dei testi di cui il Parma ha potuto prendere visione nelle ultime ore non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia, come già chiarito dai nostri tesserati e come siamo certi verrà accertato anche dagli organi preposti”.
Inoltre nella nota il Parma aggiunge che “chi ha il compito di vigilare sulla correttezza di un campionato ha il diritto e il dovere di effettuare ogni tipo di verifica venga ritenuta necessaria. Per questa ragione ogni dirigente, tesserato o dipendente del Parma Calcio 1913 è a totale disposizione degli organi competenti qualora manifestassero la volontà di approfondire ogni aspetto che possa essere ritenuto utile”.