Il tema della sfilata nella Capitale è "Brigata arcobaleno, la liberazione continua". Partecipano anche i partigiani Tina Costa e Modesto: "Se loro sono oggi con noi, vuol dire che siamo dalla parte giusta della storia", dicono gli organizzatori. Esordio in Trentino del Dolomiti Pride, dopo il patrocinio negato dal presidente della Provincia
Nella Capitale migliaia di persone in piazza per il Roma Pride 2018, quest’anno nel segno della “Liberazione continua”, ispirato dai valori della Resistenza e della Costituzione. La parata dell’orgoglio Lgbtqi sfila da piazza della Repubblica a piazza Madonna di Loreto. Dietro al carro di testa – la “Brigata arcobaleno” – spiccano quelli del Circolo “Mario Mieli” con le bandiere bianche e quello del “Muccassassina” con la sua musica a tutto volume. In piazza anche le “Famiglie arcobaleno“.
“Quest’anno – spiega il portavoce Sebastiano Secci, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride – il tema è ‘Brigata arcobaleno, la liberazione continua’. L’Italia è un Paese in cui nel 2018 è ancora in dubbio la nostra esistenza, ma la Costituzione dice cose precise, e noi ce le facciamo dire dai partigiani che sono in piazza con noi. Se loro sono oggi con noi, vuol dire che siamo dalla parte giusta della storia“. Al corteo partecipano infatti i partigiani dell’Anpi Tina Costa, 93 anni, e Modesto, 92.Tra i personaggi politici alla partenza il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, la leader radicale Emma Bonino e la segretaria della Cgil Susanna Camusso.
Trento – Da piazza Dante a Trento è partita invece la parata del primo Dolomiti Pride. Numerosi partecipanti sfilano indossando bandiere arcobaleno, tenendo in mano palloncini colorati e indossando magliette con la scritta “E’ l’amore che crea una famiglia”. Presenti militanti del Pd, dei sindacati e dell’Unione degli universitari. Al Dolomiti Pride hanno dato il loro patrocinio tra gli altri il Comune di Trento e le Università di Trento e Bolzano, mentre aveva fatto discutere il rifiuto del presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, a capo di una coalizione di centrosinistra.