Il primo sbarco da quando Matteo Salvini è diventato ministro dell’Interno, è avvenuto al porto di Reggio Calabria dove stamattina sono arrivati 232 migranti tra cui molti minori non accompagnati. Sono stati salvati nei giorni scorsi e accompagnati in Italia a bordo della nave dell’Ong Sea Watch. Durante le operazioni di sbarco, la responsabile Italia dell’organizzazione non governativa, Giorgia Linardi, ha replicato alla frase di Salvini sulle “ong che lucrano”.
“Le polemiche non sono nuove – sostiene la rappresentante della Sea-Watch – È da un anno che c’è una strategia e una campagna di denigrazione delle attività delle ong impegnate nella ricerca e nel soccorso in mare. Non è nostro interesse rispondere a insulti con altri insulti. Sappiamo esattamente quello che stiamo facendo. Sea Watch è l’espressione della società civile che si mette in mare per monitorare quello che succede, per testimoniare e denunciare un sistema di contenimento che adesso fa sì che l’Europa possa operare dei respingimenti ‘per procura’ da parte dei libici”.
“Sulle accuse delle ong che lucrano – conclude Linardi – ormai ci sono indagini in corso da più di un anno. Non è mai stata trovata nessuna base a livello giuridico per cui stiamo facendo qualcosa di male. Ottemperiamo all’obbligo di soccorrere chiunque è in difficoltà in mare stando alla normativa internazionale. Per noi non soccorrere queste persone o stare a guardare mentre vengono intercettate e riportate in Libia significa renderci complici di un crimine. Se poi invece soccorrerle e portarle in un porto sicuro significa andare contro accuse ed essere criminalizzati lo facciamo con la coscienza pulita perché sappiamo di essere dalla parte giusta. Speriamo che questo un giorno ci venga riconosciuto”. di Lucio Musolino
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