Lucia Annunziata risponde a Federico Fubini, vicedirettore del Corsera, che ha dato conto dei guadagni di un fondo di investimento grazie a scommesse sul ribasso dei titoli di Stato italiani. Anche grazie, secondo l'autore, alla pubblicazione di una prima versione dell'accordo arrivata al sito "in una busta anonima". La direttrice: "Fa supporre che ci siamo prestati ad essere strumenti di un complotto. Per chiarire bastava telefonarmi"
Botta e risposta tra Lucia Annunziata, direttore del sito Huffington Post, e Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera. Sabato Fubini ha scritto un articolo sulla speculazione contro l’Italia da parte del fondo AH di Alan Howard, che scommettendo sul ribasso dei titoli di Stato italiani ha registrato a maggio un attivo del 36,7%, un rendimento 200 volte superiore alla media dei 5 anni precedenti. Operazione avvenuta, secondo il giornalista, anche in seguito alla pubblicazione sull’Huffington, il 15 maggio, della prima bozza del contratto di governo Lega-5 Stelle che conteneva elementi del cosiddetto ‘piano B’ per l’uscita dall’euro e la richiesta alla Bce di “cancellare” 250 miliardi di debiti all’Italia. La Annunziata ha replicato il giorno stesso con una lettera ripubblicata domenica dal quotidiano di via Solferino.
“Questa operazione, sostiene il Corriere“, scrive la direttrice di HP, “sarebbe avvenuta anche grazie alla pubblicazione della prima bozza del contratto di governo Lega-5 Stelle che conteneva, per l’appunto, elementi del cosiddetto ‘piano B’, pervenuta in una busta anonima all’HuffPost. Il tono e il contenuto dell’articolo del Corriere fa supporre che l’HuffPost abbia pubblicato un documento senza conoscerne le fonti prestandosi dunque a essere uno strumento di un complotto ai danni dell’Italia. Peccato che questa parte della ricostruzione sia fantasiosa. Il documento di 39 pagine è arrivato effettivamente in una busta chiusa e anonima, come è logico che sia trattandosi di documenti riservati, ma la fonte era conosciuta da me, di grande reputazione e l’arrivo del documento in quella forma e modalità era stato concordato“.
“Per avere queste informazioni, bastava farmi una telefonata, caro Fubini”, continua Annunziata. “Speriamo che il Corriere continui a indagare su questo presunto complotto ai danni del Paese. Per quanto mi riguarda sono disponibile a rendere conto del mio operato, portando tutte le prove della veridicità di quanto scrivo, nelle sedi in cui eventualmente mi sarà richiesto”.
Fubini risponde di aver solo “riferito quello che ha riportato due settimane fa La Stampa, alla quale tu non hai mandato alcuna precisazione. Che nel complesso mi pare cambi poco. (…) La fonte anonima che ha scelto di fare conoscere quel testo e soprattutto chi lo ha scritto si sarà posto – immagino, spero – alcune domande sull’enorme impatto di mercato che avrebbe avuto. Niente di tutto questo significa che ci siano stati un complotto o azioni illegali da parte della “gola profonda” o del fondo di Alan Howard. Ma le azioni hanno sempre delle conseguenze”.