La nave Aquarius di Sos Mediterranee, con personale di Medici senza frontiere, sta facendo rotta verso un porto di sicurezza ancora non assegnato con 629 migranti a bordo. Tra loro ci sono 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e sette donne incinte. Le persone sono state soccorse sabato nel Mediterraneo centrale in sei diverse operazioni coordinate dalla centrale operativa della Guardia costiera di Roma. I migranti sono stati recuperati da tre navi mercantili, dalla nave Aquarius e da tre motovedette della Guardia costiera partite da Lampedusa.
“Una notte estremamente intensa nel Mediterraneo centrale: ora a bordo della nave Aquarius ci sono 629 persone”, scrive in un tweet Medici senza frontiere. Particolarmente difficile è stata l’operazione di salvataggio di 40 migranti finiti in mare dopo che il gommone su cui viaggiavano si era ribaltato. Di per sé l’imbarcazione della Sos Mediterranee ha soccorso 229 persone, le altre 400 sono state salvate e poi trasbordate sulla nave della ong dalla guardia costiera italiana e dai mercantili.
Solo sabato mattina al porto di Reggio Calabria sono arrivati 232 migranti tra cui molti minori non accompagnati. Sono stati salvati nei giorni scorsi e accompagnati in Italia a bordo della nave dell’ong Sea Watch. E’ stato il primo sbarco da quando Matteo Salvini è a capo del Viminale. Il ministro dell’Interno ha attaccato Malta, colpevole di “rispondere sempre no” alle richieste di attracco delle navi con a bordo migranti. Il governo di La Valletta ha risposto parlando di falsità. L’ultima replica di Salvini: “Ci dicano allora quante navi hanno attraccato nei loro porti”. Sempre sabato la Guardia costiera libica ha intercettato due barconi con oltre 150 migranti a bordo, tra i quali 19 donne e tre bambini. Le imbarcazioni sono state fermate al largo della costa di Zuwara e della capitale Tripoli.