CRONACA ORA PER ORA - La coalizione guidata dal Carroccio vince con Pogliese (Fi) che però essendo imputato per peculato rischia la sospensione. Exploit del partito di Salvini nella città umbra dove va al ballottaggio contro il M5s: "Staordinario". Il M5s fuori dai ballottaggi secondi turni nei Municipi a Roma e al secondo turno ad Avellino, Ragusa, Terni e Barletta. Affluenza al 61%, più bassa in Sicilia. Salvini: "Ai ballottaggi no apparentamenti con M5s, ma dove siamo fuori daremo indicazioni per il cambiamento"
Il centrodestra avanza guidato dalla Lega ma non sfonda definitivamente al Sud come ipotizzato alla vigilia. Si prende Catania, dove il forzista Salvo Pogliese sconfigge – doppiandolo – al primo turno l’uscente Enzo Bianco (ma essendo imputato per peculato rischia la sospensione). E porta il Carroccio sopra i venti punti percentuali in ex città rosse come Pisa e Terni.
Il centrosinistra cala, riuscendo a staccare il biglietto per il ballottaggio in alcune roccaforti storiche – come Ancona, Siena e Pisa – dove però un tempo le vittorie arrivavano di slancio. Si tiene Brescia con Emilio Del Bono, che vince al primo turno, ma perde una città importante come Terni, dove al ballottaggio se la vedranno il candidato della destra (con la Lega che ha preso il 29% dei voti di lista) e quello del Movimento 5 stelle.
Il partito di Luigi Di Maio appare in affanno: resta fuori dal municipi romani tornati al voto e va al ballottaggio in tre città capoluogo (Terni, Ragusa, Avellino). Ma solo nella città iblea è la prima forza, dove amministrava dal 2013 con l’uscente Federico Piccitto (che non si è ricandidato). I pentastellati conquistano il secondo turno anche a Imola e ad Acireale. A Messina flop dell’uscente Renato Accorinti e ipotetico accesso al ballottaggio per Cateno De Luca, noto perché fu arrestato due giorni dopo l’elezione all’Assemblea regionale siciliana. In Sicilia il centrosinistra si fa vedere solo a Trapani dove Giacomo Tranchida correva senza il simbolo del Pd (e con il sostegno di alcuni ras della destra): ha vinto col 70%. Un plebiscito in una città che nel 2017 non era andata a votare l’unico candidato in campo preferendo un anno di commissariamento.
Pd: addio alla roccaforte Terni – A fare notizia al primo turno delle amministrative 2018 è sicuramente la caduta dell’ennesima roccaforte rossa. A Terni il candidato sindaco del centrodestra, l’avvocato Leonardo Latini, è in netto vantaggio: con il 49 per cento delle preferenze, si ferma a un passo dalla vittoria al primo turno. La Lega è al 20%. Paolo Angeletti, ex dirigente del Pci sostenuto dai dem e da una civica, è al 15%. Al ballottaggio andrà dunque il candidato del M5s Thomas De Luca. “Il Pd deve cambiare da cima a fondo, ma la notizia della sua morte era fortemente esagerata. C’è bisogno di alternativa al Governo a guida Salvini”, è il commento su twitter dell’ex premier Paolo Gentiloni.
L’ascesa della Lega in Toscana e Umbria- Da segnalare l’ascesa della destra anche in altre in zone storicamente rosse come Pisa, dove Michele Conti, sostenuto da Fi e Lega, sfiderà al ballottaggio Andrea Serfogli del Pd. Anche qui, il Carroccio fa la differenza: è al 24,7%, col Pd sotto il 24. In Toscana si profila un minimo vantaggio dei dem ma il ballottaggio è pieno di incognite. A Siena, città simbolo del dissesto finanziario, si sconterranno il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) e Luigi De Mossi del centrodestra. A Massa Alessandro Volpi del centrosinistra sfiderà Francesco Persiani della destra.
La destra si riprende il Veneto – E se avanza nel centro Italia, il centrodestra a trazione Lega si riprende il Veneto. Il Carroccio, infatti, torna ad amministrare una delle sue roccaforti, cioè Treviso, espugnata per la prima volta cinque anni fa. il sindaco uscente, Giovanni Manildo, è stato sconfitto al primo turno da Mario Conte. A Vicenza, Francesco Rucco si afferma con il 50,7% su Otello Della Rosa, del Pd, che rimane al 45,8. Rucco è di una lista civica, che porta il suo nome, ma ha ricevuto il sostegno essenziale del Carroccio e degli azzurri. “È una Lega che cresce dappertutto“, commenta a caldo il governatore del Veneto Luca Zaia che osserva: “abbiamo saputo trasformare il consenso politico in progetto”. Per Matteo Salvini, invece, si tratta di un “risultato straordinario” e giudica “commoventi” i dati a Pisa e Terni. Fra Lega e M5S ai ballottaggi “non ci sarà nessun apparentamento ufficiale”. Ma dove la Lega è fuori dal ballottaggio ci saranno “indicazioni per il cambiamento”. “Rimaniamo – ha aggiunto – parte fondante del centrodestra e auguriamo buona salute a tutti gli alleati”.
Ragusa roccaforte M5s – Anche Messina dopo l’esperienza civica di Renato Accorinti torna alla destra. Il sindaco uscente non supera il 14% e al comando (120 sezioni su 254) c’è Placido Bramanti, candidato del centrodestra. Al secondo posto (ma la posizione non è sicura), Cateno De Luca (liste civiche) col 19,5%, il primo candidato arrestato dopo essere estato eletto all’Assemblea regionale siciliana. Al terzo (18,6%) Antonio Saitta (centrosinistra) che potrebbe ancora agganciare il rivale. Gaetano Sciacca (M5S) è appena al 13%. Ragusa è l’unica città dove il M5S tiene rispetto alle politiche del 4 marzo. Il suo candidato Antonio Tringali è in testa col 22,4%. Al ballottaggio (con 43 sezioni scrutinate su 71) anche il centrodestra al 20,8% con Giuseppe Cassì. Un dato ancora molto basso (8 sezioni su 123) disegna un ballottaggio tra Ezechia Paolo Reale (centrodestra) al 36,7% e Francesco Italia (civiche di centrosinistra) al 21,6%. Silvia Russoniello (M5S) è ferma al 14,8%.
Il #Pd deve cambiare da cima a fondo, ma la notizia della sua morte era fortemente esagerata. C’è bisogno di #alternativa al Governo a guida Salvini.
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 11 giugno 2018
Ad Anagni Casapound al ballottaggio – La tornata elettorale vede il calo dell’affluenza (ferma al 61,19% rispetto alle ultime omologhe col 67,24%), e segna il ritorno di Claudio Scajola che nella “sua” Imperia è il più votato e conquista il ballottaggio con l’altro candidato del centrodestra, Luca Lanteri in corsa per il “Modello Toti”. Vittorio Sgarbi si afferma a Sutri diventando sindaco per la seconda volta (dopo Salemi, poi sciolta per mafia). Ad Anagni, Casapound conquista il ballottaggio e se la vedrà con il centrodestra. E sfida a due sarà anche ad Imola dove, per la prima volta da quando è stato introdotto questo sistema elettorale, si andrà al secondo turno il 24 giugno prossimo. Carmen Cappello, sostenuta dal Pd e dagli alleati, si ferma, infatti, al 42% e se la vedrà con Manuela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle, che ottiene il 29,2%. Il M5s conquista Pantelleria ma è fuori dai ballottaggi nei due municipi romani chiamati al voto dopo la caduta delle precedenti amministrazioni a maggioranza 5 Stelle. In testa nelle preferenze dei cittadini i due candidati civici del centrosinistra, che alle ultime primarie di coalizione avevano sconfitto.
Lo speciale del Fattoquotidiano.it con i risultati da tutti i comuni al voto
LA CRONACA DELLA NOTTE ELETTORALE (LEGGI)
CRONACA ORA PER ORA
Ore 16.50 – Martina: “Risultati importanti”
“Dalle elezioni comunali sono usciti dati importanti. Sono risultati su cui possiamo costruire la nuova stagione del Pd e del centrosinistra”. Così il segretario Pd Maurizio Martina in conferenza al Nazareno.
Ore 16.40 – Raggi: “Ripartiamo dal territorio. I cittadini vanno sempre ascoltati”
“Ripartiamo dal territorio. I cittadini vanno sempre ascoltati. Seguiremo le loro indicazioni: ci impegneremo di più su decoro, lavori pubblici e trasporti”. Lo scrive su twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi commentando i risultati nei due municipi romani dove M5S ha perso. La sindaca ringrazia i candidati del M5S che non ce l’hanno fatta, Roberta Capoccioni e Enrico Lupardini e aggiunge: il “lavoro ripagherà, andiamo avanti”.
Ore 15.55 – Salvini: “No apparentamenti con M5s, ma indicazioni per il cambiamento”
Fra Lega e M5S ai ballottaggi “non ci sarà nessun apparentamento ufficiale”. Ma dove la Lega è fuori dal ballottaggio ci saranno “indicazioni per il cambiamento”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una conferenza stampa al termine del Consiglio Federale della Lega. “Rimaniamo parte fondante del centrodestra e auguriamo buona salute a tutti gli alleati”, ha aggiunto.
Ore 15.45 – Salvini: “Risultati straordinari”
Quelli delle elezioni comunali “sono dati straordinari, abbiamo aumentato il numero dei sindaci, raggiungendo percentuali commoventi a Terni e Pisa per non stare nel lombardo-veneto dove i successi sono garantiti. Significa che questi primi giorni da ministro sono stati riconosciuti”. Lo dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Ore 14.35 – Pd Roma: “Siamo il primo partito, fallimento del M5s”
“Siamo molto soddisfatti dei risultati delle elezioni municipali dove il Partito Democratico risulta primo partito di Roma con il 25% e offre un contributo determinante alla vittoria al primo turno di Amedeo Ciaccheri in VIII Muncipio e alla conquista del ballottaggio in III Municipio con Giovanni Caudo”. Lo dichiara il Pd Roma in una nota. “In entrambi i municipi il voto dei romani ha certificato il fallimento del M5S che, dopo la caduta delle giunte pentastellate, con appena il 13,11% ottiene una disfatta clamorosa in VIII Municipio e resta fuori dal ballottaggio in III dove si ferma al 19,3%.
Ore 13.36 – Sala: “Lo sconfitto di questo primo turno è il M5s”
Secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, “gli sconfitti di questo turno” delle elezioni amministrative “sono i 5 Stelle”. Quando “si sostituisce a un simbolo un volto, vuol dire che qualcosa non funziona – ha aggiunto – Sono invece molto contento per Brescia. Adesso bisogna vedere il secondo turno in altri Comuni dove si farà il ballottaggio. In alcuni Comuni abbiamo perso, ma d’altronde l’aria che tirava non era delle più felici. Direi non male”.
Ore 12.35 – Brindisi al ballottaggio. Quasi 2000 voti per il figlio dell’ex sindaco arrestato
Il primo turno delle amministrative, a Brindisi, ha sancito il ballottaggio tra il candidato sindaco Roberto Cavalera, al vertice di una coalizione di centrodestra supportata da Forza Italia, Udc e liste civiche, che ha superato il 34% delle preferenze, e Riccardo Rossi, a circa il 23 per cento, espressione di Brindisi bene comune, movimento ambientalista, sostenuto anche dal Pd e Leu, che ha staccato di poco Gianluca Serra (M5s) che si è fermato al 21% circa. Il candidato più suffragato con oltre 1.800 preferenze è Gabriele Antonino, figlio dell’ex sindaco Giovanni Antonino arrestato negli anni 2000 per tangenti e coinvolto in diverse inchieste della magistratura brindisina.
Ore 12.16 – A Sondrio si va al ballottaggio
Sondrio va al ballottaggio con il candidato sindaco del centrodestra, Marco Scaramellini in vantaggio con il 46,8% contro il 36,1% ottenuto dal candidato sostenuto dal centrosinistra, Nicola Giugni. “Abbiamo vinto in tutte le sezioni – ha commentato Scaramellini – e la soddisfazione è tanta. Un grazie agli elettori che ci hanno dato fiducia”. “La partita è ancora aperta – ha dichiarato Giugni – La situazione è fluida. Non partiamo sconfitti. Abbiamo 15 giorni per tentare la rimonta”.
Ore 12.02 – A Pisa sfida centrodestra-centrosinistra. Lega primo partito
Nella città toscana, storicamente rossa, si va al ballottaggio con Michele Conti, candidato del centrodestra, in vantaggio con il 33,4% dei voti. Lo sfidante sarà Andrea Serfogli (Pd e civiche) che ripartierà dal 32,2%. Appena sotto il 10% il candidato dei 5 Stelle, Gabriele Amore. La Lega è il primo partito in città con il 24,7% delle preferenze.
Ore 11.26 – Ancona, Mancinelli (Pd) al ballottaggio: “Perché non facciamo teatrini”
Ad Ancona il Pd ha tenuto “perché ha fatto quello che dovrebbe fare in generale e cioè niente teatrino della politica, niente divisioni interne laceranti e non ha fatto l’opposizione all’amministrazione che ha espresso, ma anzi grande solidarietà e unità di visione e di intenti”. Lo ha detto la sindaca uscente Valeria Mancinelli del Pd, che ha sfiorato l’elezione al primo turno e che ora dovrà affrontare al ballottaggio il candidato civico sostenuto dal centrodestra Stefano Tombolini, molto distanziato da lei.
Ore 10.43 – Sindaco Brescia: “Con questi numeri posso fare il segretario del Pd”
Emilio Del Bono ha vinto con il 53,86% dei consensi con il Pd che ha sfiorato il 35%. Sono numeri pesanti quelli che hanno portato alla riconferma al primo turno del sindaco uscente di Brescia. Il suo principale avversario, Paola Vilardi, sostenuta dal centrodestra, si è fermata al 38,1% dei consensi con la Lega che ha superato il 24%, ma con FI crollata al 7,56%. “Con questi numeri posso fare il segretario nazionale del Pd”, ha dettoDel Bono nella notte elettorale scherzando con i suoi più stretti collaboratori.
Ore 10.40 – Cannito sindaco di Barletta
Cosimo Damiano Cannito il nuovo sindaco di Barletta, capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani (Bat), con il 53,11% dei voti quando mancano sette sezioni da scrutinare. È a capo di una coalizione di dieci liste civiche, di centrosinistra e centrodestra. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Michelangelo Filannino, è secondo con il 18,45% dei voti, segue quello del Pd Dino Delvecchio, con il 13,84%, poi Carmine Doronzo, a capo di una coalizione di liste civiche di sinistra, col 9,6%, a seguire i candidati della Lega, Flavio Basile (4,6%), e di Rivoluzione cristiana, Rosa Gadaleta.
Ore 10.35 – Di Maio: “Davide continua a crescere contro Golia”
“Ogni volta che ci sono delle elezioni amministrative i media raccontano sempre la solita solfa, che siamo in affanno, che rispetto alle politiche è andata male e che quindi siamo prossimi alla scomparsa. E’ una lettura che si è sempre rivelata falsa e che si rivelerà tale anche questa volta. Ringrazio tutti i candidati e attivisti che grazie al loro impegno hanno ottenuto questi importanti risultati e hanno dimostrato che Davide continua a vincere contro Golia”. Lo scrive su Facebook il leader dei cinque stelle Luigi Di Maio.
Ore 10.30 – Di Maio: “Per noi impresa titanica”
“M5s anche a questa tornata elettorale si è presentato da solo in tutti i comuni contro coalizioni di decine di liste. Ogni volta è un’impresa titanica. La nostra squadra di 20 – 30 candidati se la deve vedere in campo aperto contro corazzate che schierano centinaia di candidati e contro la logica clientelare che ancora resiste in molte zone d’Italia”. Così Luigi Di maio su facebook. “Nonostante ciò, nei comuni che già amministravamo (Assemini con Sabrina Licheri, Pomezia con Adriano Zuccalà, Ragusa con Antonio Tringali) siamo nuovamente al ballottaggio, a conferma delle capacità di governo che abbiamo dimostrato nel territorio. Oltre a Ragusa, nei capoluoghi siamo al ballottaggio in tre città dove potremmo conseguire dei risultati storici: ad Avellino con Vincenzo Ciampi, a Terni con Thomas De Luca e a Imola con Manuela Sangiorgi. Affronteremo il secondo turno anche ad Acireale. Vi annuncio fin da ora che nei prossimi giorni andrò a dare una mano ai nostri candidati perchè è importantissimo rispondere a queste esigenze di cambiamento.
Ore 10.25 – Speranza: “Al ballottaggio Leu sostiene candidati di centrosinistra”
In un momento come questo, in cui il governo mostra il suo volto peggiore nella vicenda acquarius, venendo meno al rispetto di alcuni capisaldi del diritto internazionale, dobbiamo dare forza, al ballottaggio, al maggior numero possibile di candidati progressisti, civici e di centrosinistra”. Lo ha dichiarato questa mattina il coordinatore nazionale di Mdp, deputato di Liberi e Uguali, Roberto Speranza durante lo Speciale Elezioni del Tg1.
Ore 10.20 – Guerini: “Dal nord segnali incoraggianti”
Complimenti e buon lavoro a Del Bono confermato sindaco a Brescia. Dal nord al sud segnali incoraggianti per il Pd che regge nonostante le cupe previsioni di molti commentatori e porta al ballottaggio ottimi candidati” Così Lorenzo Guerini, coordinatore della Segreteria nazionale del Pd, su Twitter.
Ore 10 – Gentiloni: “Pd da cambiare da cima a fondo”
“Il Pd deve cambiare da cima a fondo, ma la notizia della sua morte era fortemente esagerata. C’è bisogno di #alternativa al Governo a guida Salvini”. Così l’ex premier Paolo Gentiloni su twitter il giorno dopo le elezioni Comunali.
Ore 9.55 – Anagni, Casapound al ballottaggio
Casapound verso il ballottaggio ad Anagni. Sarà con ogni probabilità un derby a destra il secondo turno delle amministrative nella città di oltre 20 mila abitanti in provincia di Frosinone. In testa, quando le sezioni scrutinate sono 10 su 17, c’è Daniele Natalia, sostenuto dalla coalizione ‘classicà del centrodestra (Fi, Lega, FdI più varie civiche), per ora poco sotto il 40%; ma saldamente avviato verso il ballottaggio c’è Daniele Tasca, ora al 21%, il candidato della ‘tartarugà sostenuto anche da altre quattro liste civiche. Fuori partita Fernando Fioramonti del M5s e Sandra Tagliaboschi (Pd e altri).
Ore 9.52 – Ceppaloni, lista di Mastella oltre il 75%
Nella “sua” Ceppaloni la lista sostenuta dal sindaco di Benevento Clemente Mastella ha vinto con oltre il 75% delle preferenze eleggendo primo cittadino il vice sindaco uscente Ettore De Blasio ed il sindaco uscente Claudio Cataudo, vice sindaco.
Ore 9.50 – Quarto (Napoli), sconfitta sindaca ex M5s Capuozzo
Sconfitta dalle urne Rosa Capuozzo eletta sindaco di Quarto (Napoli) nel giugno 2015 nelle liste di M5S e poi messa fuori dal movimento in seguito ai forti contrasti con la dirigenza nazionale. Si è classificata solo terza. Al ballottaggio andranno i due candidati della sinistra. Antonio Sabino sostenuto da tre liste ha raccolto il 48% dei consensi e Davide Secone sostenuto da due liste, che ha raccolto poco più del 20%, si contenderanno la poltrona di sindaco il prossimo 24 giugno.
Ore 9.45 – Lombardia, manca il quorum: sei comuni commissariati
Sono sei i Comuni della Lombardia che saranno commissariati perché con un solo candidato sindaco l’affluenza non ha raggiunto il quorum del 50% dei voti più uno. Si tratta di Berlingo, in provincia di Brescia; Castel Gabbiano (Cremona), Cenate Sopra (Bergamo), e poi Carugo, Cassina Rizzardi e Sorigo nel Comasco.
Ore 9.42 – A Velletri sconfitto il fratello della ministra Trenta
L’effetto traino del governo Conte non aiuta, a Velletri, il candidato del M5s Paolo Trenta, fratello di Elisabetta, neoministro della Difesa. L’aspirante sindaco pentastellato, quando le sezioni scrutinate sono oltre la metà, è ben lontano anche dall’andare al ballottaggio per la guida della città dei Castelli Romani (supera di poco l’11%). Al secondo turno se la vedranno Orlando Pocci, alla guida di una coalizione di centrosinistra ‘allargatà (con LeU e i civici), in testa sopra il 35%, e Giorgio Greci (FdI, Lega e altri), circa 6 punti sotto. A Velletri è in corsa anche un altro candidato di centrodestra, sostenuto da Forza Italia: Alessandro Priori (quasi all’11%); buona l’affermazione di Paolo Felci di Casapound, che al momento è al 9,20%. (A
Ore 9.17 – Fiumicino al ballottaggio
Il prossimo 24 giugno si sfideranno,al ballottaggio, nel comune di Fiumicino, il sindaco uscente Esterino Montino (centrosinistra) e Mario Baccini (Forza Italia e 7 liste civiche). Il dato è ufficiale dopo lo scrutinio di tutte le 59 sezioni. Montino ha ottenuto il 39,04% mentre Baccini il 27,70%. Indietro gli altri candidati: William De Vecchis (Lega e FdI) 20,73%, Fabiola Velli (M5s) 11,98% e Gaia Desiati (Casapound) 0,53%. Per quanto riguarda le liste a carattere nazionale il Pd ha ottenuto il 15,41%, la Lega il 12,95%, M5S 11,22%, Leu 5,39%, Fratelli d’Italia 4,95% e Forza Italia 3,47%.
Ore 9 – Brescello, vince candidata vicina a ex sindaco Coffrini
Dopo oltre due anni di gestione commissariale, Brescello, il paese reggiano celebre per essere la patria di don Camillo e Peppone, torna ad avere un sindaco: è stato infatti il primo comune emiliano-romagnolo sciolto per infiltrazioni mafiose. A vincere è Elena Benassi che l’ha spuntata con il 34,5%, in una corsa dove c’erano ben cinque candidati. La Benassi è espressione del gruppo vicino all’ex sindaco Coffrini, dimessosi per le accuse. Ha avuto la meglio, per una sessantina di voti, su Maria Cristina Saccani (32%) candidata dalla lista sostenuta dal Pd.
Ore 8.50 – Sardegna, Assemini e Iglesias al ballottaggio
Si dovrà attendere il secondo turno per sapere chi governerà gli unici due comuni con oltre i 15mila abitanti chiamati alle urne per questa tornata elettorale in Sardegna.
Il 24 giugno, il ballottaggio è praticamente certo ad Assemini, dove il Movimento Cinque Stelle – che ha governato sino ad oggi – raccoglie il 44,9% dei consensi con la candidata Sabrina Licheri, mentre il centrodestra, tra cui la Lega di Salvini in lista con il Partito Sardo d’Azione, va poco oltre il 35% con l’aspirante sindaco Antonio Scano. Crolla il Pd con l’8,6%. Ballottaggio anche ad Iglesias, con il centrosinistra avanti: quasi il 41% delle preferenze per il candidato sindaco Mauro Usai. Lo sfiderà Valentina Pistis, per il centrodestra. Solo terzo il Movimento 5 stelle: il candidato grillino Federico Garau si ferma quasi al 21%.
Ore 8.40 – Viterbo, ballottaggio destra-lista civica
Ballottaggio sicuro a Viterbo per Giovanni Arena, candidato sindaco del centrodestra, in netto vantaggio al momento al 45,35%. A sfidarlo dovrebbe essere Chiara Frontini, distaccatissima al 14,40%, della civica Viterbo 2020, oggi consigliera di opposizione all’uscente amministrazione di centrosinistra.
Nel capoluogo della Tuscia, quando sono state scrutinate 52 sezioni su 66, la situazione sembra ormai definita. Il centrosinistra, che si è presentato con due diversi candidati – Luisa Ciambella e Francesco Serra – appare avviato a non arrivare al secondo turno. Il ‘civicò Filippo Rossi (Viva Viterbo), animatore del festival culturale ‘Caffeinà, potrebbe arrivare davanti al candidato M5s Massimo Erbetti: entrambi sono comunque poco sopra al 6%
Ore 8.31 – M5s tiene Pomezia. Fuori il ribelle Fucci
Il M5s tiene a Pomezia con Adriano Zuccalà, e il sindaco uscente, il ‘ribellè Fabio Fucci, si avvia a rimanere fuori dal ballottaggio, bruciato dal candidato di centrodestra Pietro Matarese. Quando lo spoglio è a 48 sezioni su 49, il quadro nella città sul litorale romano sembra nettamente definito: Fucci, eletto con i pentastellati e oggi in campo con una lista civica dopo il ‘nò alla deroga alla regola del terzo mandato, non sarà il ‘Pizzarotti lazialè, e non arriverà al secondo turno. Primo, nettamente sopra il 28%, è Zuccalà, che corre con i colori ‘ufficialì del M5s, ma secondo è Pietro Matarese, sostenuto dal centrodestra unitario (Lega, FI, FdI e altri) sopra il 25,50%. Fucci, con ‘Essere Pomezià, è due punti sotto. Il centrosinistra di Stefano Mengozzi concluderà la corsa sotto il 20%.
Ore 8.22 – M5s fuori dai Municipi a Roma
I candidati del Movimento 5 Stelle restano fuori dalle competizioni elettorali dei due municipi che ieri sono tornati al voto, il III del Nomentano e l’VIII della Garbatella. Entrambi erano tornati al voto ieri dopo la caduta delle precedenti amministrazioni a maggioranza 5 Stelle. In testa nelle preferenze dei cittadini i due candidati civici del centrosinistra, che alle ultime primarie di coalizione avevano sconfitto il Pd. Secondo i dati pubblicati sul sito del Comune di Roma, nell’VIII municipio il giovane Amedeo Ciaccheri ha vinto con il 54% dei voti seguito dal candidato di centrodestra Simone Foglio (25,3%) e il pentastellato Enrico Lupardini (13,1%). Nel III, in testa c’è Giovanni Caudo – prof di urbanistica ed ex assessore con Ignazio Marino – con il 42%, seguito da Francesco Maria Bova, di area Lega in corsa per il centrodestra (33,8%), e a distanza da Roberta Capoccioni del M5S con 19,1%. In questo caso si profila un ballottaggio tra Caudo e Bova. A dominare in ogni caso è stato il non voto, con appena il 27,08% dei cittadini alle urne
Ore 8.20 – A Ivre M5s fuori dal ballottaggio
arà il ballottaggio del 24 giugno a decidere il nuovo sindaco di Ivrea. Si sfideranno il centrosinistra di Maurizio Perinetti, candidato del Pd, e il centrodestra di Stefano Sertoli. Perinetti ha ottenuto il 35,8% dei voti, risultando il più votato. Sertoli il 30,7%. Flop del Movimento 5 Stelle nella città di Davide Casaleggio: il candidato pentastellato ha raggiunto appena il 13,5%, superato anche dalle liste civiche di sinistra di Francesco Comotto, terzo con il 18% delle preferenze. Chiude CasaPound (1,84%) col candidato sindaco Igor Bosonin.
Ore 7.58 – Sgarbi eletto sindaco a Sutri
Vittorio Sgarbi è stato eletto sindaco di Sutri, in provincia di Viterbo, con il 58,79% delle preferenze, pari a 2.207 voti. Il critico d’arte ha preceduto il candidato della Lista Civica Sutri, Luigi Di Mauro, che si è fermato al 41,20% (1.547 voti). “Sono felice e soddisfatto”, il commento di Sgarbi che in passato ha già ricoperto il ruolo di primo cittadino, dal 2008 al 2012, nel comune siciliano di Salemi.
Ore 7.56 – A Pantelleria vince M5s
Nell’isola di Pantelleria dopo lo scrutinio di 5 sezioni su 7 per le comunali appare certa l’elezione del candidato sindaco del M5s Vincenzo Campo col 33,88%. Il candidato di Forza Italia, Santoro Genova, si è fermato al 30%.
Ore 7.38 – A Trapani vince il centrosinistra col 70%
Si profila un vero e proprio plebiscito per il neo sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, esponente del centrosinistra che si è presentato con una lista civica. Tranchida ha ottenuto, fino a questo momento, con 56 sezioni su 70 scrutinate, il 70,73 per cento dei voti, con oltre 17 mila preferenze. Staccato, quindi, Vito Galluffo del centrodestra, fermo al 13,35 per cento e Giuseppe Mazzonello del M5S fermo all’11,8 per cento.
Ore 7.35 – Imola, per la prima volta Pd al ballottaggio
Per la prima volta da quando è stato introdotto questo sistema elettorale, sarà il ballottaggio a scegliere in sindaco di Imola che, sempre per la prima volta, sarà una donna. Negli ultimi 25 anni, infatti, il centrosinistra era sempre riuscito a portare il proprio candidato sindaco sopra la soglia della metà più uno dei votanti.
Stavolta invece Carmen Cappello, sostenuta dal Pd e dagli alleati, si è fermata al 42%. Il 24 giugno se la vedrà con Manuela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle, che ha preso il 29,2%. Si è invece fermato al 23,1% Giuseppe Palazzolo, sostenuto dal centrodestra i cui voti saranno però, a questo punto, determinanti.
Ore 7.32 – A Ragusa M5s al ballottaggio
Per le comunali a Ragusa, dopo lo spoglio di 43 sezioni su 71, si profila un ballottaggio fra il candidato sindaco del M5s Antonio Tringali che ha il 22,60% e uno dei candidati di area centrodestra Giuseppe Cassì (appoggiato anche da Fratelli d’Italia) che ha il 20,80%. Il candidato del Pd Antonio Calabrese è al 14,69%. Il candidato di Forza Italia, Maurizio Tumino, è al 14%.
Ore 7.09 – A Catania finisce l’era Bianco. Vince il centrodestra
Il sindaco uscente Enzo Bianco, che si era ricandidato con il centrosinistra ma senza il simbolo del Pd, perde contro l’eurodeputato di Forza Italia Salvo Pogliese che ha ormai superato il 40 per cento dei voti. I dati non sono ancora definitivi, ma, come ha detto lo stesso Bianco nella notte si “profila un successo del candidato del centrodestra”, l’eurodeputato di Fi, Salvo Pogliese, appoggiato anche dalla Lega. “Gli rivolgo un sincero augurio di buon lavoro, con la speranza che non sia disperso quanto fatto in questi anni per la città ed i frutti che esso darà”, ha aggiunto Biancio. “Ho conseguito un risultato significativo – ha sottolineato Bianco – guadagnando circa 20 punti rispetto al dato del Pd alle ultime elezioni politiche e circa 15 rispetto alle regionali. Ma non è bastato. Ho la soddisfazione che tanti catanesi, che non sono elettori del centro sinistra, hanno apprezzato il lavoro da noi svolto”.