Politica

Aquarius, così cominciò il nazismo

“Alzare la voce paga” dice Matteo Salvini dopo che il governo spagnolo ha annunciato la sua disponibilità a far attraccare la nave Aquarius con il suo carico di vite umane in un porto spagnolo.

Penso che valga la pena ragionare se è vero che il vincitore di questo braccio di ferro, fatto sulla pelle di centinaia di bambini, donne e uomini, è il nuovo governo italiano a trazione leghista.

In primo luogo mi pare evidente una cosa: se tutti in Europa applicassero il ragionamento di Salvini, la nave Aquarius rimarrebbe in acque internazionali fino alla fine dei suoi giorni. Come ha chiaramente detto Orban, governatore fascista dell’Ungheria e sodale di Salvini, i governi di destra sono disponibili a mettere qualche soldo ma non sono disponibili a prendere nessun profugo.

In secondo luogo, la vicenda Aquarius si è sbloccata solo perché il neonato governo spagnolo ha deciso di agire con un’altra logica e senza essere in alcun modo stato tirato in ballo nella discussione ha assunto lo stesso orientamento che nei giorni scorsi era stato proposto dal sindaco di Napoli e poi di Palermo, Messina e – proposto e poi ritirato per disciplina di partito a Cinque stelle – da quello di Livorno.

La vicenda dell’Aquarius si risolve quindi per un intervento esterno che mette in campo una logica politica opposta alla logica messa in campo da Salvini. Qual è quest’altra logica? E’ la considerazione che i bambini, le donne e gli uomini, cioè gli essere umani, non possono essere utilizzati come ostaggi in una trattativa. La logica che ha sbloccato questa vicenda è la logica umanitaria tanto criticata dai leghisti, è la logica di considerare gli altri umani propri simili e – in quanto tali – da trattare come vorremmo essere trattati noi.

Secondo la logica di Salvini quindi il governo spagnolo è un governo di fessi che cedendo alle ragioni umanitarie si è fatto carico di un problema di cui il governo italiano non intende farsi carico: la salvaguardia delle vite umane dei profughi. Quello che Salvini chiama “alzare la voce” è in realtà lasciare al sole in mezzo al mare centinaia di essere umani che sperano di poter vivere.

La logica di Salvini ha quindi vinto? Posto che i trattati europei restano quelli firmati dai leghisti quando erano al governo e che nulla è mutato su questo piano, prima di rispondere penso sia utile farsi una ulteriore domanda. Fino a quanto tempo il governo italiano vuole lasciare sotto il sole in mezzo al mare i prossimi profughi? Un giorno, due, tre? E se la prossima volta non basta, cosa intende fare il governo italiano, smettere di dargli acqua e cibo? Fino a dove è disponibile il governo italiano a spingersi per far sì che altri governi accettino di prendere i profughi? Se gli altri governi europei hanno la logica di Salvini e di Orban, la risposta è drammaticamente evidente.

Su questo occorra riflettere in queste ore e in questi giorni: fino a che punto il governo italiano è disponibile a diventare un conclamato agente della barbarie e della disumanità applicando la stessa logica che i nazisti applicavano con le popolazioni civili per sconfiggere la lotta partigiana? E’ la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, dopo il collaborazionismo fascista con il nazismo, che un governo italiano pone il popolo italiano in questa condizione di inumanità conclamata.

Su questo occorre riflettere ponendosi anche una seconda domanda. Ma il problema dell’Italia sono alcune centinaia di migliaia di rifugiati? Il problema dell’Italia sono quei bambini, quelle donne, quegli uomini o piuttosto quegli essere umani sono stati trasformati in un capro espiatorio di una situazione di insicurezza sociale che nulla ha a che vedere con i rifugiati? I nazisti incolparono della crisi del ’29 e dei cinque milioni di disoccupati prodotti dalle politiche liberiste del governo Bruning, gli ebrei. Secondo i nazisti, non le politiche liberiste ma il complotto giudaico massonico aveva creato cinque milioni di disoccupati.

Oggi siamo in una situazione simile. Salvini – e il governo a maggioranza 5 stelle – indicano nei rifugiati il capro espiatorio di una situazione di disagio sociale che è data in primo luogo dalla crescente disparità nella distribuzione del reddito tra gli italiani, con i ricchi troppo ricchi e la maggioranza della popolazione troppo povera. Questa enorme diseguaglianza produce sofferenza, incertezza sociale e disoccupazione. Per i migranti sole cocente in mezzo al mediterraneo, per i ricchi, la tassa piatta. Questa è la logica del governo Conte, che non si discosta da quella con cui è nato il nazismo.