“Forza Italia, forza centrodestra. Torna a casa, Matteo“. E’ l’appello rivolto a Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Radicale, dal deputato di Forza Italia, Renato Brunetta, che spiega: “Berlusconi è quello che per primo capta i bisogni di un movimento, di un popolo, di un partito. Non basta la sua rieleggibilità, certamente necessaria affinché possano cambiare gli equilibri all’interno del centrodestra e nel Paese. Che questa sua rieleggibilità sia supportata da un partito rinnovato. Ci si sta prospettando, sin da ora, una grande occasione, che è quella di ricostruire il centrodestra“. E aggiunge: “Basta vedere i risultati delle ultime amministrative: il centrodestra unito vince e perde quando è disunito; il M5S alle amministrative perde e rivince, come a Roma, la sinistra del Pd. Ricostruiamo il centrodestra, ma ricostruiamo il centrodestra di Bossi, di Maroni, considerandoli pezzi importanti del nostro percorso, avendo anche la capacità di rinnovamento. Ciascuno di noi presume poco o molto di sé. Se però uno si confronta con gli scappati di casa del M5S, magari vien preso da orgoglio e autostima”. Brunetta poi applaude il ministro dell’Economia e delle Finanze, suo ex consigliere: “Ho apprezzato le parole del professor Tria. Ha parlato direttamente ai mercati, evocati malamente da questa maggioranza populista. Ricordiamo tutti quel lunedì nero quando fu pubblicata quella bozza di contratto di governo Lega-M5s con i famosi 250 miliardi da auto-cancellare e lì è iniziata una sorta di parossismo contro il nostro Paese, una visione negativa. È cominciata così la corsa dello spread. I mercati non si fidano di Salvini e di Di Maio, né del contratto: vedono al suo interno” – continua – “provvedimenti populisti, demagogici, di spesa, follie come i 250 miliardi poi cancellati, ma da qualche parte ancora all’interno della mente dei consiglieri di Di Maio e di Salvini. Bene ha fatto il prof. Tria, nell’intervista al Corriere della Sera, a chiarire molte cose: di uscire dall’Euro non se ne parla, di mini-bonds non se ne parla, ma semmai bisogna accelerare i pagamenti della Pubblica Amministrazione”. E chiosa: “Se è condivisibile l’approccio di Tria, che poi è il nostro, quello di Berlusconi e di Forza Italia, lo è anche per Conte, Di Maio e Salvini? Perché se sono d’accordo, allora dovranno dire addio al contratto, che sarebbe mera propaganda”
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