La differenza di rendimento (spread) tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è scesa lunedì fino a 233 punti dopo la chiusura a 268 di venerdì sera, quando lo spread si era allargato rispetto ai giorni precedenti. Il rendimento del titolo decennale è sceso sotto il 2,9%. Positivo anche il fronte azionario, con Piazza Affari miglior listino europeo. La Borsa di Milano ha chiuso a +3,4% grazie al traino delle banche, a partire da Unicredit, Intesa e Bpm, tutte in progresso di più del 6%.
Domenica il nuovo ministro dell’Economia Giovanni Tria nella sua prima intervista aveva rassicurato sul fatto che non solo “non è in discussione alcun proposito di uscire dall’euro” ma “il governo è determinato a impedire in ogni modo che si materializzino condizioni di mercato che spingano all’uscita” o che in qualsiasi modo “possano mettere in discussione la nostra presenza nell’euro”. Il ministro ha poi chiarito che tutte le misure indicate nel contratto di governo (come la quota 100 per le pensioni, la flat tax e il reddito di cittadinanza) si faranno prestando attenzione alla sostenibilità per i conti pubblici e nel solco della “riduzione del rapporto debito/pil”.
Come riportato da Reuters, l’intervista ha suscitato sollievo fra i trader. “Tria ha dato un po’ di conforto al mondo bond, anche se non so quanto durerà l’effetto”, ha dichiarato un operatore. “Il mercato resta comunque impaurito, nervoso, poco liquido – spiega un altro trader a Reuters – e questo si riflette in una volatilità esagerata; il movimento di questa mattina lo evidenzia molto bene. In più c’è la Bce e un mercato che con l’estate diventa sempre più sottile, la speculazione in questo momento lo può veramente portare ovunque”.