Quaranticinque nomine: sei viceministri e trentanove sottosegretari. Il Consiglio dei ministri impiega mezz’ora per conferire gli incarichi che completano l’organico dell’esecutivo sostenuto dalla Lega e del M5s. “I viceministri sono sei i sottosegretari sono trentanove. La squadra giurerà a palazzo Chigi domani alle 13″, ha annunciato il ministro per il Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro al termine della riunione cominciata alle 20 e 40 e conclusa alle 21 e 10. Secondo l’esponente del Movimento 5 stelle nell’esecutivo sono entrate “persone competenti e di capacità: questo è il governo del cambiamento. Ora auspichiamo che anche le commissioni partano celermente. Il Parlamento inizi a legiferare anche se l’importante non è la quantità delle leggi che produrrà ma la qualità”.
Castelli e Garavaglia al Mef – Dopo una giornata di indiscrezioni, è quindi arrivato il comunicato di Palazzo Chigi a ufficializzare le deleghe. Laura Castelli del Movimento 5 stelle e Massimo Garavaglia della Lega sono stati nominati viceministri all’Economia. Sottosegretari al Mef saranno invece Massimo Bitonci del Carroccio e Alessio Villarosa del M5s.
Al Viminale 4 sottosegretari – Il Viminale non avrà un viceministro ma 4 sottosegretari: a ricoprire questa carica saranno Nicola Molteni e Stefano Candiani della Lega mentre per il M5S sono stati nominati Luigi Gaetti e Carlo Sibilia. I parlamentari M5s, Davide Crippa e Andrea Cioffi, e l’economista vicino alla Lega, Michele Geraci, invece, entrano nel governo al Ministero dello Sviluppo Economico. Non si specifica al momento se i tre siano stati nominati viceministri o sottosegretari. Al ministero del Lavoro andranno il deputato M5S Claudio Cominardi e il parlamentare della Lega Claudio Durigon. L’economista e parlamentare della Lega Armando Siri, l’ex deputato M5S Michele Dell’Orco – non eletto alle elezioni del 4 marzo – e l’ex assessore regionale ligure Edoardo Rixi entrano nel governo finendo nel team di viceministri e sottosegretari del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Il preside Giuliano all’Istruzione. L’argentino Merlo agli Esteri – Per il ministero dell’Istruzione, università e ricerca sono stati scelti come sottosegretari Lorenzo Fioramonti e Salvatore Giuliano, preside dell’Itis Majorana di Brindisi, già inserito da Luigi Di Maio nella sua squadra di ministri presentata durante la campagna elettorale. L’altra ministra in pectore dei pentasteallati, Emanuela Del Re, il deputato M5S Manlio Di Stefano, il senatore e presidente del gruppo Movimento associativo italiano all’Estero, Ricardo Antonio Merlo, e il deputato della Lega Guglielmo Picchi entrano tra i viceministri e sottosegretari al Ministero degli Esteri. Il deputato M5S Angelo Tofalo e il deputato della Lega Raffaele Volpi saranno sottosegretari alla Difesa. Poi ci sono la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni e il deputato M5S Gianluca Vacca che sono stati nominati sottosegretari al ministero dei Beni Culturali. Alle Politiche agricole vanno invece l’esponente veneto del Carroccio Franco Manzato e Alessandra Pesce, altro ministro designano dal M5s nel corso della campagna elettorale.
Spadafora alle Pari Opportunità. Crimi all’Editoria- Alla presidenza del Consiglio dei ministri sono stati nominati dieci sottosegretari, compresi quelli dei ministeri senza portafoglio. Si tratta di Guido Guidesi, Vincenzo Santangelo e Simone Valente (Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta), Mattia Fantinati (Pubblica amministrazione), Stefano Buffagni (in pole nei giorni scorsi per il Mef e per il Mise, sembrava essere stato escluso nel pomeriggio dall’esecutivo ma è andato agli Affari regionali e autonomie), Giuseppina Castiello (Sud), Vincenzo Zoccano (Famiglia e disabilità), Luciano Barra Caracciolo (Affari europei), Vincenzo Spadafora (Pari opportunità e giovani), Vito Crimi (Editoria). Quest’ultimo presentò nel 2013 in Senato un disegno di legge dal titolo “Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria”. L’abrogazione dei fondi pubblici all’editoria era tra le proposte di Beppe Grillo già del secondo V-day, nel 2008.
Conte si tiene la delega ai Servizi – La Lega dovrebbe invece avere la presidenza del Cipe, affidata al sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti. Il premier Giuseppe Conte terrà invece per sé la delega ai Servizi. Un’altra delega importante, quella alle Telecomunicazioni, che fa capo al ministero dello Sviluppo, dovrebbe essere mantenuta dallo stesso ministro, cioè Luigi Di Maio, e non da un sottosegretario, come nelle passate legislature.
Esecutivo con 11 donne su 63 poltrone – Due i nodi principali delle nuove nomine decise dal Consiglio dei ministri. Il primo è legato alla parità di genere: tra ministri, sottosegretari e viceministri, infatti, l’esecutivo gialloverde è composto solo da 11 donne e 52 uomini. Vuol dire che alle donne spettano meno del 20% delle poltrone.
I casi Garavaglia, Siri e Rixi – Spicca, poi, la scelta d’inserire Garavaglia nell’esecutivo. L’ex assessore alla Regione Lombardia è attualmente imputato per turbativa d’asta nel processo che vede coinvolto Mario Mantovani. Il contratto di governo siglato da Salvini e Di Maio, però, sbarra la strada del governo solo a chi è indagato o imputato per reati gravi (ad esempio: mafia, corruzione, concussione, etc.). O a chi ha subito una condanna anche non definitiva per riciclaggio, auto-riciclaggio e falso in bilancio. O per i reati previsti dall’articolo 7 della legge Severino e quindi corruzione, concussione, abuso d’ufficio e peculato. Edoardo Rixi, per esempio, è imputato per peculato nel processo “Spese pazze alla Regione Liguria“: sarebbe stato escluso solo se fosse stato condannato in primo grado. Per questo motivo è in regola anche Armando Siri, che ha patteggiato una pena per bancarotta fraudolenta, reato non previsto dal contratto di governo tra quelli “ostativi”.
Fdi vuole il Copasir – Domani verranno eletti dalla Camera anche un questore e un vicepresidente, dopo che Fraccaro e Lorenzo Fontana sono stati nominati ministri. Al posto del primo andrà Federico D’Incà del M5s mentre per la seconda casella in pole position c’è Raffaele Volpi della Lega anche se il Carroccio ha accarezzato l’idea di offrirla a Fabio Rampelli, capogruppo di Fdi, per rafforzare la vicinanza del partito di Giorgia Meloni al governo, pur non stando nella maggioranza. Fratelli d’Italia punta però a una delle due Commissioni di garanzia che spettano all’opposizione, Copasir e Vigilanza Rai, specie la seconda, che è nel mirino pure di Forza Italia.
IL COMUNICATO DI PALAZZO CHIGI
Presidenza del Consiglio dei ministri
on. Guido Guidesi, sen. dott. Vincenzo Santangelo, on. Simone Valente (Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta);
on. dott. Mattia Fantinati (Pubblica amministrazione);
on. Stefano Buffagni (Affari regionali e autonomie);
on. dott.ssa Giuseppina Castiello (Sud);
sig. Vincenzo Zoccano (Famiglia e disabilità);
pres. Luciano Barra Caracciolo (Affari europei);
sen. Vito Claudio Crimi (Editoria);
on. Vincenzo Spadafora (Pari opportunità e giovani);
Affari esteri e cooperazione internazionale
on. dott. Emanuela Claudia Del Re
on. dott. Manlio Di Stefano
sen. dott. Ricardo Antonio Merlo
on. dott. Guglielmo Picchi
Interno
sen. Stefano Candiani
dott. Luigi Gaetti
on. dott. Nicola Molteni
on. dott. Carlo Sibilia
Giustizia
on. dott. Vittorio Ferraresi
on. avv. Jacopo Morrone
Difesa
on. dott Angelo Tofalo
on. Raffaele Volpi
Economia e finanze
on. dott Massimo Bitonci
on. dott.ssa Laura Castelli
on dott. Massimo Garavaglia
on. dott Alessio Mattia Villarosa
Sviluppo Economico
sen. dott Andrea Cioffi
on. Davide Crippa
on. dott Dario Galli
prof. Michele Geraci
Politiche Agricole alimentari e forestali
on. dott. Franco Manzato
dott.ssa Alessandra Pesce
Ambiente, tutela del territorio e del mare
on. Vannia Gava
on. Salvatore Micillo
Infrastrutture e Trasporti
sig. Michele Dell’Orco
on. dott. Edoardo Rixi
sen. Armando Siri
Lavoro e le politiche sociali
on. Claudio Cominardi
on. Claudio Durigon
Istruzione, Università e Ricerca
prof. on. Lorenzo Fioramonti
prof. Salvatore Giuliano
Beni e attività Culturali e il turismo
sen. dott.ssa Lucia Borgonzoni
on. dott. Gianluca Vacca
Salute
prof. Armando Bartolazzi
on. dott .Maurizio Fugatti
Politica
Governo, nominati 45 tra viceministri e sottosegretari: Castelli e Garavaglia al Mef. Crimi all’Editoria. Dentro anche Siri
Giureranno a Palazzo Chigi domani alle 13. Sottosegretari al Mef saranno Bitonci del Carroccio e Villarosa del M5s, agli Interni Molteni e Candiani (Lega), Gaetti e Sibilia (M5s). Al Mise Crippa e Cioffi (M5s) e Geraci (Lega). In totale una squadra con 52 uomini e solo undici donne. Il Carroccio piazza anche tre esponenti con problemi giudiziari. Ma per reati non contemplati dal contratto di governo tra quelli che escludono l'entrata nell'esecutivo
Quaranticinque nomine: sei viceministri e trentanove sottosegretari. Il Consiglio dei ministri impiega mezz’ora per conferire gli incarichi che completano l’organico dell’esecutivo sostenuto dalla Lega e del M5s. “I viceministri sono sei i sottosegretari sono trentanove. La squadra giurerà a palazzo Chigi domani alle 13″, ha annunciato il ministro per il Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro al termine della riunione cominciata alle 20 e 40 e conclusa alle 21 e 10. Secondo l’esponente del Movimento 5 stelle nell’esecutivo sono entrate “persone competenti e di capacità: questo è il governo del cambiamento. Ora auspichiamo che anche le commissioni partano celermente. Il Parlamento inizi a legiferare anche se l’importante non è la quantità delle leggi che produrrà ma la qualità”.
Castelli e Garavaglia al Mef – Dopo una giornata di indiscrezioni, è quindi arrivato il comunicato di Palazzo Chigi a ufficializzare le deleghe. Laura Castelli del Movimento 5 stelle e Massimo Garavaglia della Lega sono stati nominati viceministri all’Economia. Sottosegretari al Mef saranno invece Massimo Bitonci del Carroccio e Alessio Villarosa del M5s.
Al Viminale 4 sottosegretari – Il Viminale non avrà un viceministro ma 4 sottosegretari: a ricoprire questa carica saranno Nicola Molteni e Stefano Candiani della Lega mentre per il M5S sono stati nominati Luigi Gaetti e Carlo Sibilia. I parlamentari M5s, Davide Crippa e Andrea Cioffi, e l’economista vicino alla Lega, Michele Geraci, invece, entrano nel governo al Ministero dello Sviluppo Economico. Non si specifica al momento se i tre siano stati nominati viceministri o sottosegretari. Al ministero del Lavoro andranno il deputato M5S Claudio Cominardi e il parlamentare della Lega Claudio Durigon. L’economista e parlamentare della Lega Armando Siri, l’ex deputato M5S Michele Dell’Orco – non eletto alle elezioni del 4 marzo – e l’ex assessore regionale ligure Edoardo Rixi entrano nel governo finendo nel team di viceministri e sottosegretari del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Il preside Giuliano all’Istruzione. L’argentino Merlo agli Esteri – Per il ministero dell’Istruzione, università e ricerca sono stati scelti come sottosegretari Lorenzo Fioramonti e Salvatore Giuliano, preside dell’Itis Majorana di Brindisi, già inserito da Luigi Di Maio nella sua squadra di ministri presentata durante la campagna elettorale. L’altra ministra in pectore dei pentasteallati, Emanuela Del Re, il deputato M5S Manlio Di Stefano, il senatore e presidente del gruppo Movimento associativo italiano all’Estero, Ricardo Antonio Merlo, e il deputato della Lega Guglielmo Picchi entrano tra i viceministri e sottosegretari al Ministero degli Esteri. Il deputato M5S Angelo Tofalo e il deputato della Lega Raffaele Volpi saranno sottosegretari alla Difesa. Poi ci sono la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni e il deputato M5S Gianluca Vacca che sono stati nominati sottosegretari al ministero dei Beni Culturali. Alle Politiche agricole vanno invece l’esponente veneto del Carroccio Franco Manzato e Alessandra Pesce, altro ministro designano dal M5s nel corso della campagna elettorale.
Spadafora alle Pari Opportunità. Crimi all’Editoria- Alla presidenza del Consiglio dei ministri sono stati nominati dieci sottosegretari, compresi quelli dei ministeri senza portafoglio. Si tratta di Guido Guidesi, Vincenzo Santangelo e Simone Valente (Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta), Mattia Fantinati (Pubblica amministrazione), Stefano Buffagni (in pole nei giorni scorsi per il Mef e per il Mise, sembrava essere stato escluso nel pomeriggio dall’esecutivo ma è andato agli Affari regionali e autonomie), Giuseppina Castiello (Sud), Vincenzo Zoccano (Famiglia e disabilità), Luciano Barra Caracciolo (Affari europei), Vincenzo Spadafora (Pari opportunità e giovani), Vito Crimi (Editoria). Quest’ultimo presentò nel 2013 in Senato un disegno di legge dal titolo “Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria”. L’abrogazione dei fondi pubblici all’editoria era tra le proposte di Beppe Grillo già del secondo V-day, nel 2008.
Conte si tiene la delega ai Servizi – La Lega dovrebbe invece avere la presidenza del Cipe, affidata al sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti. Il premier Giuseppe Conte terrà invece per sé la delega ai Servizi. Un’altra delega importante, quella alle Telecomunicazioni, che fa capo al ministero dello Sviluppo, dovrebbe essere mantenuta dallo stesso ministro, cioè Luigi Di Maio, e non da un sottosegretario, come nelle passate legislature.
Esecutivo con 11 donne su 63 poltrone – Due i nodi principali delle nuove nomine decise dal Consiglio dei ministri. Il primo è legato alla parità di genere: tra ministri, sottosegretari e viceministri, infatti, l’esecutivo gialloverde è composto solo da 11 donne e 52 uomini. Vuol dire che alle donne spettano meno del 20% delle poltrone.
I casi Garavaglia, Siri e Rixi – Spicca, poi, la scelta d’inserire Garavaglia nell’esecutivo. L’ex assessore alla Regione Lombardia è attualmente imputato per turbativa d’asta nel processo che vede coinvolto Mario Mantovani. Il contratto di governo siglato da Salvini e Di Maio, però, sbarra la strada del governo solo a chi è indagato o imputato per reati gravi (ad esempio: mafia, corruzione, concussione, etc.). O a chi ha subito una condanna anche non definitiva per riciclaggio, auto-riciclaggio e falso in bilancio. O per i reati previsti dall’articolo 7 della legge Severino e quindi corruzione, concussione, abuso d’ufficio e peculato. Edoardo Rixi, per esempio, è imputato per peculato nel processo “Spese pazze alla Regione Liguria“: sarebbe stato escluso solo se fosse stato condannato in primo grado. Per questo motivo è in regola anche Armando Siri, che ha patteggiato una pena per bancarotta fraudolenta, reato non previsto dal contratto di governo tra quelli “ostativi”.
Fdi vuole il Copasir – Domani verranno eletti dalla Camera anche un questore e un vicepresidente, dopo che Fraccaro e Lorenzo Fontana sono stati nominati ministri. Al posto del primo andrà Federico D’Incà del M5s mentre per la seconda casella in pole position c’è Raffaele Volpi della Lega anche se il Carroccio ha accarezzato l’idea di offrirla a Fabio Rampelli, capogruppo di Fdi, per rafforzare la vicinanza del partito di Giorgia Meloni al governo, pur non stando nella maggioranza. Fratelli d’Italia punta però a una delle due Commissioni di garanzia che spettano all’opposizione, Copasir e Vigilanza Rai, specie la seconda, che è nel mirino pure di Forza Italia.
IL COMUNICATO DI PALAZZO CHIGI
Presidenza del Consiglio dei ministri
on. Guido Guidesi, sen. dott. Vincenzo Santangelo, on. Simone Valente (Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta);
on. dott. Mattia Fantinati (Pubblica amministrazione);
on. Stefano Buffagni (Affari regionali e autonomie);
on. dott.ssa Giuseppina Castiello (Sud);
sig. Vincenzo Zoccano (Famiglia e disabilità);
pres. Luciano Barra Caracciolo (Affari europei);
sen. Vito Claudio Crimi (Editoria);
on. Vincenzo Spadafora (Pari opportunità e giovani);
Affari esteri e cooperazione internazionale
on. dott. Emanuela Claudia Del Re
on. dott. Manlio Di Stefano
sen. dott. Ricardo Antonio Merlo
on. dott. Guglielmo Picchi
Interno
sen. Stefano Candiani
dott. Luigi Gaetti
on. dott. Nicola Molteni
on. dott. Carlo Sibilia
Giustizia
on. dott. Vittorio Ferraresi
on. avv. Jacopo Morrone
Difesa
on. dott Angelo Tofalo
on. Raffaele Volpi
Economia e finanze
on. dott Massimo Bitonci
on. dott.ssa Laura Castelli
on dott. Massimo Garavaglia
on. dott Alessio Mattia Villarosa
Sviluppo Economico
sen. dott Andrea Cioffi
on. Davide Crippa
on. dott Dario Galli
prof. Michele Geraci
Politiche Agricole alimentari e forestali
on. dott. Franco Manzato
dott.ssa Alessandra Pesce
Ambiente, tutela del territorio e del mare
on. Vannia Gava
on. Salvatore Micillo
Infrastrutture e Trasporti
sig. Michele Dell’Orco
on. dott. Edoardo Rixi
sen. Armando Siri
Lavoro e le politiche sociali
on. Claudio Cominardi
on. Claudio Durigon
Istruzione, Università e Ricerca
prof. on. Lorenzo Fioramonti
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Beni e attività Culturali e il turismo
sen. dott.ssa Lucia Borgonzoni
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Roma, 28 feb. (Adnkronos) - “Dopo quanto di inaudito è accaduto oggi nello studio ovale della Casa Bianca e il trattamento profondamente ingiusto riservato da Trump e Vance nei confronti del Presidente Zelensky, occorre che la Ue e l’Italia, con misura ma con assoluta fermezza, ribadiscano il sostegno pieno e leale all’Ucraina che si difende dall’aggressione putiniana". Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.
"Se Trump abdica al ruolo americano di difesa della democrazia e della libertà di una paese sovrano e democratico, forse pensando che l’Ucraina sia lontana dai confini americani, l’Europa non può sottrarsi. Ne va del nostro futuro, del futuro della nostra sovranità. A questo punto, però, la presidente Meloni non potrà sottrarsi dal confronto con il Parlamento per chiarire qual è la posizione del suo governo, visto che sostiene giustamente la resistenza ucraina, ma che contemporaneamente cerca di coltivare un rapporto privilegiato con Trump”.
Milano, 28 feb. (Adnkronos) - La denuncia presentata dalla difesa di Fares Bouzidi - l'amico alla guida dello scooter su cui è morto Ramy Elgaml - ha come conseguenza (come atto dovuto) l'apertura di un fascicolo 'parallelo' in procura a Milano che vede come indagati i due carabinieri alla guida dell'auto protagonista dell'inseguimento dello scorso 24 novembre lungo le strade del centro di Milano.
Da quanto si apprende il militare alla guida è indagato di lesioni e falso, solo di falso deve rispondere il collega che viaggiava sulla stessa gazzella. Entrambi hanno firmato il verbale in cui hanno dichiarato che non c'è stato nessun urto tra l'auto di servizio e lo scooter.
La procura - dopo la relazione cinematica che dovrà ricostruire le fasi dell'incidente attesa per la prossima settimana - dovrà quindi decidere quale strada percorrere: l'altro fascicolo vede indagati per omicidio stradale Fares e il carabiniere alla guida, una tesi (in contrasto con il fascicolo sulle lesioni) che ipotizza una responsabilità del ventiduenne nell'incidente avvenuto in zona Corvetto, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Conosco bene la questione dell’energia nucleare, molti giornalisti mi stanno incalzando per avere un parere critico sul ddl approvato dal Consiglio dei ministri questa mattina. Ho sempre detto e pensato che nessuno può porre limiti alla ricerca sul nucleare sostenibile e questo provvedimento la garantisce. Sarà secondo me più difficile giungere al micro nucleare da fissione che più razionalmente alla fusione, che invece risolve più problemi di quanti ne crei. Ma non possiamo dare noi il verdetto, staremo a vedere cosa ci riserverà la scienza". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
"Il ddl è gravido di vincoli di sicurezza, è un testo completo e molto rispettoso della salute dei cittadini, cita perfino il rispetto dell’art. 9 della Costituzione sulla tutela del paesaggio. Se fosse stato applicato per parchi fotovoltaici ed eolici oggi non produrremmo un solo kw da queste fonti. Tutti auspichiamo che ci sia una strada possibile per avere energia pulita, sovrana, rinnovabile, programmabile, immediatamente disponibile, ad alto potenziale e a basso costo. E non è un sogno. Questa energia esiste ed è l’idroelettrico".
"Da un lato negoziando in Europa, per espungere la messa a gara della gestione dei nostri bacini idrici primari dalle condizionalità del Pnrr volute da Draghi, dall’altro recuperando almeno il 35% dell’acqua piovana (siamo al 4%), investendo sulla manutenzione dei grandi bacini idrici, sulla riattivazione di quelli dismessi nonché sullo sviluppo di un micro idroelettrico a conduzione forzata che appare molto più concreto e tempestivo degli Smr. L’acqua è pragmaticamente il presente, da cui possiamo trarre il 40% del nostro fabbisogno di energia prodotta, risorsa italiana e pulita con cui alimentare anche l’industria pesante, superando il gas e invertendo la tendenza. Sul futuro si vedrà, senza pregiudizi".
Roma, 28 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Btm 2025 si conclude con una conferma del successo della manifestazione, che ha ribadito la sua centralità nel panorama turistico nazionale. Oltre 500 gli espositori, inclusi comuni, associazioni di categoria e aziende dei vari segmenti, su 16mila metri quadrati di area espositiva, la partecipazione di 80 buyer nazionali e internazionali, più di 100 eventi e 400 relatori hanno animato tre giorni intensi di incontri, approfondimenti e opportunità di business che hanno visto 49.950 ingressi alla Fiera del Levante di Bari, con numeri in leggero aumento rispetto al 2024.
Il tema di questa edizione, 'Il viaggio nel viaggio', ha riscosso grande interesse, portando alla luce nuove prospettive sul concetto stesso di viaggio e sulle trasformazioni che stanno investendo il settore. Mary Rossi, responsabile eventi Btm, ha sottolineato il valore di questa riflessione: "Da Btm 2025 ci portiamo a casa tante interessanti riflessioni. Uno degli aspetti chiave che volevamo far emergere con il tema 'Il viaggio nel viaggio' è il percorso verso la destinazione scelta, perché crediamo che sia proprio il cammino a generare emozioni, sensazioni e pensieri che ci fanno crescere. Abbiamo affrontato il tema in molteplici declinazioni, spingendoci anche oltre i confini terrestri con il turismo spaziale. Btm è stata un’occasione di confronto che ha arricchito operatori e professionisti con nuovi strumenti da applicare nel loro lavoro".
L’edizione 2025 ha messo al centro argomenti chiave come digitalizzazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, turismo esperienziale, extralberghiero e wedding tourism. Tra i momenti più apprezzati, i panel su smart destination, big data per il turismo, nuove strategie di marketing e il ruolo della narrazione nella scelta delle destinazioni. Numerosi gli interventi istituzionali e dei principali protagonisti del settore. Il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha aperto la manifestazione con un intervento in streaming sulle strategie nazionali per la crescita del turismo, sottolineando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità per il futuro del settore. Tra i tanti interventi, l’onorevole Gianluca Caramanna, il senatore Gianmarco Centinaio, la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, Alessandro Callari, Regional Manager di Booking.com, Antonio Laveneziana,Territory Manager Italy di Airbnb, Valentina Sumini, Architetta dello spazio e Roberta Milano, marketing strategist.
Tra le novità più apprezzate di questa edizione, il focus sul turismo extralberghiero, che ha visto una grande partecipazione da parte di operatori e property manager, e il T-Trade, ampliato con un’area business dedicata al turismo organizzato e alle destinazioni internazionali che ha visto ampia vivacità durante i tre giorni grazie alla presenza di espositori di spicco come Msc Crociere, Azemar, Croazia, Malta, Polonia, Seychelles, Visit Brussels e Repubblica Ceca. Confermata l’ottima accoglienza per le sezioni Btm Gusto, che ha valorizzato il turismo enogastronomico, e Btm Say Yes, dedicato al wedding tourism, con un proprio programma buyer. Grande fermento anche per l’Apulia Tourism Investment, che ha ospitato il Forum della Tornanza, un momento di confronto sulle nuove opportunità di investimento e sviluppo per il turismo in Puglia.
Nevio D’Arpa, Ceo & founder di Btm, ha espresso soddisfazione per il successo dell’evento e ha voluto ringraziare le istituzioni: "Un plauso particolare va all’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, per il supporto che ha dato alla manifestazione e per la visione strategica sul futuro del turismo in Puglia. La differenza che rende Btm unica è il nostro investimento nei contenuti: qui non ci limitiamo a mettere in mostra prodotti e destinazioni, ma costruiamo un dibattito di qualità che aiuta gli operatori a comprendere e anticipare i cambiamenti del settore. Il Comitato scientifico di Btm ha lavorato con grande attenzione per costruire un programma ricco di spunti e soluzioni. I numeri ci vedono in una leggera ma costante crescita, segno che il format funziona e che BtmM continua a rappresentare un punto di riferimento per il turismo del Sud Italia".
Gaetano Frulli, presidente della Fiera del Levante, ha sottolineato il valore strategico dell’evento: "La grande partecipazione e l’alta qualità degli operatori presenti hanno ribadito l’importanza di questa manifestazione".
L’assessore al turismo di Regione Puglia, Gianfranco Lopane, ha aggiunto: “I progressi fatti da Btm negli anni sono sotto gli occhi di tutti, già oggi è uno dei più importanti eventi fieristici del turismo e ci auguriamo che questa crescita prosegua in futuro per il bene del turismo e della Puglia”
Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione, ha evidenziato il valore della collaborazione tra pubblico e privato per lo sviluppo turistico della regione: "La proficua sinergia tra gli operatori del turismo realizzata a Btm, in collaborazione con il Buy Puglia Meet & Connect a cura di Pugliapromozione, rappresenta una solida base per la crescita qualitativa del turismo in Puglia. E per questo motivo la collaborazione tra pubblico e privato resta essenziale".
Dopo il successo di questa edizione, l’organizzazione di Btm è già al lavoro per l’edizione 2026, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente l’evento e offrire nuovi spunti di riflessione sul turismo del futuro.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - “Nello studio ovale è andata in scena la rappresentazione plastica del bullismo diplomatico con cui la nuova amministrazione americana intenderebbe governare il mondo. Trump bullizza e umilia Zelensky e attraverso di lui il popolo ucraino che da tre anni resiste alla violenta aggressione russa, difendendo i confini e con essi i valori dell’Europa. Cosa ne pensa Meloni dell’atteggiamento indegno del suo amico Trump verso Zelensky? La premier condannerà l’atteggiamento del presidente americano o fuggirà anche stavolta facendo finta di nulla?”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.