Ultimo contatto il 10 giugno mattina, segno che le sue batterie hanno ancora abbastanza carica per comunicare con il centro di controllo del Jet Propulsion Laboratory (Jpl). Il rischio, infatti, temono gli ingegneri dell’Agenzia spaziale americana, è che il rover si raffreddi troppo e le sue batterie si esauriscano, se la tempesta dovesse continuare a lungo
Da quasi 15 anni continua a mandare immagini spettacolari della superficie marziana. Ma c’è preoccupazione alla Nasa per le sorti del rover Opportunity: una violenta tempesta di sabbia su Marte lo ha costretto a sospendere il lavoro di esplorazione. Comparsa all’orizzonte il primo giugno, la tempesta in pochi giorni ha oscurato il cielo, coprendo un’area più grande del continente nordamericano e impedendo ai pannelli solari del rover di funzionare e ricaricare le batterie.
Gli esperti della Nasa fanno sapere che le operazioni scientifiche del rover sono al momento sospese, ma che sono riusciti a mettersi in contatto con Opportunity il 10 giugno mattina, segno che le sue batterie hanno ancora abbastanza carica per comunicare con il centro di controllo del Jet Propulsion Laboratory (Jpl). Il rischio, infatti, temono gli ingegneri dell’Agenzia spaziale americana, è che il rover si raffreddi troppo e le sue batterie si esauriscano, se la tempesta dovesse continuare a lungo.
Opportunity è già sopravvissuto ad una tempesta di sabbia nel 2007, ma in questi giorni le condizioni su Marte sono peggiori di allora, hanno spiegato gli esperti. La Nasa continuerà a monitorare le condizioni del rover nei prossimi giorni attraverso la rete globale di parabole, il Deep Space Network, utilizzata dalle agenzie spaziali per comunicare con le sonde in giro per il Sistema Solare. Giunto su Marte il 25 gennaio 2004, tre settimane dopo il gemello Spirit che ha interrotto i contatti con la Terra nel 2010, Opportunity doveva restare in funzione solo 90 giorni.