“Chiedo a me stessa e lo faccio tutte le mattine: devo cambiare il colore della mia pelle per essere accettata? Devo rinnegare le mie radici perché smettiate di trattarmi come un essere umano di serie B? Non lo so, oggi mi sento veramente inutile”. Sono le parole di Sandrine, una giovane ragazza che ieri a Milano, in piazza della Scala, ha portato commossa la sua testimonianza. In Italia da 11 anni, dove è arrivata con un visto per studio, Sandrine ha deciso di partecipare alla manifestazione “Porti aperti” per protestare contro le scelte governative che hanno impedito alla nave Aquarius di attraccare nei porti italiani, domandando ai presenti come si fossero sentiti se a bordo, oltre ai migranti, ci fosse stato qualcuno della loro famiglia. “Anche noi siamo essere umani, non è perché siamo nati in Paesi poveri che le nostre vite possono essere lasciate al mare”, ha detto.
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Migranti, Consiglio forense risponde a Salvini: “Banalizza e volgarizza la difesa d’ufficio. È prevista dalla Costituzione”

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