Meghan Markle ha presto parte al suo primo appuntamento pubblico, da sola, con la regina Elisabetta, a Chester. Nel corso di una passeggiata, la duchessa di Sussex si è avvicinata ad alcuni cittadini, che le hanno chiesto come procedesse il matrimonio. “It’s wonderful” ha commentato la attrice. Poi l’apprezzamento nei confronti del marito, Harry.
Curiosità - 14 Giugno 2018
Royal Family, la “confessione” di Meghan a una cittadina: “Il matrimonio? Favoloso”. Poi il commento sul marito Harry
La Playlist Curiosità
- 07:25 - Genova: nella notte a fuoco due auto e una moto
Genova , 27 nov. - (Adnkronos) - Due auto e una moto sono andate a fuoco la scorsa notte a Genova, in via Caprera. L'incendio è scoppiato intorno alle 4. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale e la polizia di Stato con il reparto della scientifica che dovrà stabilire le cause del rogo. Due notti fa un altro incendio aveva riguardato un camper e sei auto.
- 07:05 - Andria: furti e riciclaggio rame e ferro, numerosi arresti e sequestri
Andria, 27 nov. - (Adnkronos) - Numerosi arresti e sequestri per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e alla ricettazione di materiale ferroso sono stati effettuati ad Andria in una operazione congiunta della Polizia di Stato e della Guardia di finanza della provincia di Barletta. L’operazione, a seguito di indagini, è stata finalizzata a smantellare una rete criminale specializzata nel furto di ingenti quantitativi di rame e altro materiale ferroso che veniva successivamente riciclato da aziende del settore operanti principalmente nel territorio di Trani. I sequestri hanno riguardato diverse società che operano nel settore del commercio di materiali ferrosi nella provincia di Barletta-Andria-Trani. I dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle 10:30 nella Questura di Andria.
- 07:04 - Ue, von der Leyen va alla conta a Strasburgo: soglia di 401 voti per Ursula
Strasburgo, 26 nov. (Adnkronos) - Ursula von der Leyen va alla conta a Strasburgo con un numero fatidico in testa: 401. Sono i voti con cui è stata rieletta presidente della Commissione Europea il 18 luglio scorso, a scrutinio segreto. Oggi il suo nuovo collegio dei commissari verrà votato in plenaria, a maggioranza semplice e con voto palese. Dal 18 luglio, però, sono successe diverse cose, una su tutte: l'apertura all'Ecr, i Conservatori e Riformisti, che oggi nell'Aula sono la 'sinistra della destra', avendo alla propria destra non uno ma ben due gruppi, i Patrioti, il gruppo della Lega e del Rassemblement National francese, e l'Europa delle Nazioni Sovrane, il gruppo dell'AfD.
Se oggi il von der Leyen bis prenderà un numero maggiore rispetto ai voti che Ursula ottenne il 18 luglio, allora l'apertura all'Ecr, voluta da Manfred Weber, capogruppo e presidente del Ppe, sarà chiaramente riuscita. In caso contrario, cioè se il von der Leyen bis prenderà meno voti di von der Leyen a luglio, allora il dato politico sarà inequivocabile e la manovra politica voluta da Weber sarà fallita, nota un autorevole eurodeputato, perché l'apertura a destra avrebbe fatto perdere a von der Leyen più voti di quelli che ha guadagnato.
In politica, la maggioranza si amplia per prendere più voti, non per prenderne di meno. Ieri Manfred Weber ha rivendicato la scelta di aprire la maggioranza ad una parte della destra, sottolineando che i Conservatori e Riformisti si sono dimostrati "responsabili", consentendo la promozione con la maggioranza dei due terzi dei candidati commissari socialisti e di quelli liberali.
"Senza il voto dell'Ecr - ha detto Weber - non ci sarebbe Teresa Ribera (la vicepresidente esecutiva spagnola, punta di diamante dei Socialisti nella nuova Commissione, ndr), perché servono i due terzi. Il Ppe ha lavorato su un'idea di centro allargato nel Parlamento Europeo, dai Verdi all'Ecr, la parte ragionevole delle forze conservatrici".
Ora, ha continuato il politico bavarese, "sta diventando realtà: per me è un buon giorno, perché la mia maggioranza, se posso definirla così, sta diventando reale. Questo mi rende felice, perché abbiamo bisogno di stabilità in senso ampio, altrimenti non possiamo produrre risultati nell'interesse dell'Europa. E c'è molto in gioco nei prossimi cinque anni".
Anche la capogruppo dei Liberali di Renew Europe, Valérie Hayer, ha fatto un distinguo, parlando dell'Ecr. E' un gruppo, ha osservato, molto "differenziato" al suo interno: i francesi di Reconquete, ha sottolineato, non sono "sullo stesso piano" dei belgi dell'N-Va e dei cechi dell'Ods, i primi quasi al governo e i secondi già al potere.
Ma i mal di pancia generati dall'apertura a parte dell'Ecr, con la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione, stanno a sinistra: tra i Socialisti e tra i Verdi, soprattutto.
Tra i primi, secondo fonti parlamentari, i francesi e gli ungheresi sono intenzionati a votare contro, mentre i tedeschi dell'Spd e i belgi dovrebbero astenersi. Tra i Verdi, i tedeschi, la delegazione più numerosa, voteranno a favore, anche alla luce della nomina a consigliere della presidente per il Green Deal del belga Philippe Lamberts; altre delegazioni, tra cui quella italiana, voteranno contro. Se von der Leyen prenderà meno di 401 voti, ovviamente, il significato sarà politico, non pratico: se ha la maggioranza relativa, la Commissione entra in carica con pieni poteri, a prescindere dai numeri di domani, che alcuni considerano poco rilevanti.
Di fatto, però, la maggioranza si profila variabile, estendibile a destra o a sinistra a seconda dei dossier, in base al volere del Ppe, che in questa situazione è indispensabile per formare una qualsivoglia maggioranza nell'Aula. Il problema è che von der Leyen, osserva una fonte parlamentare, "non ha gestito" questa partita, ma ha subito l'iniziativa di Weber, che ha così realizzato il suo disegno politico: rendere il Ppe di nuovo centrale nel Parlamento, giocando la classica politica dei 'due forni'. Tra l'altro è una politica che ha il vantaggio, dal punto di vista del Ppe, di dividere la destra.
Il problema è che i Socialisti e i Verdi si spaccheranno, con ogni probabilità, al momento del voto. E anche l'Ecr, con Fratelli d'Italia e altri, come i belgi dell'N-Va e i cechi dell'Ods che voteranno a favore e i polacchi del Pis, che sono all'opposizione, contro. E quindi, la maggioranza, quale che sia, sarà molto più frantumata e instabile, prevede una fonte. Non esattamente la base che servirebbe alla Commissione per poter affrontare un quinquennio che si preannuncia complicato, con Donald Trump alla Casa Bianca per i prossimi 4 anni ed Elon Musk a sostenerlo.
- 22:10 - Rai: Paita, 'maggioranza in tilt, commissione Bilancio rinviata a domani'
Roma, 26 nov. (Adnkronos) - "Qui Commissione Bilancio. Maggioranza in tilt sulla Rai ma non solo. Commissione rinviata a domani. Spettacolo penoso". Così Raffaella Paita di Iv sui social.
- 21:48 - Sciopero: Lega, 'dove è diritto italiani di muoversi? Bene Salvini su precettazione'
Roma, 26 nov. Adnkronos) - “In due anni di governo sono stati proclamati 1.342 scioperi, uno al giorno. Cifre da capogiro che vanno oltre il sacrosanto diritto alla mobilitazione. Ma non esiste solo questo di diritto. Dov’è quello degli italiani di potersi muovere per andare a lavoro, a scuola o in ospedale? Bene ha fatto il ministro Salvini a ridurre l’astensione dal lavoro da 8 a 4 ore”. Così i deputati della Lega in commissione Trasporti Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto
- 21:47 - Mo: Provenzano, 'tregua è primo spiraglio ma Gaza è un inferno'
Roma, 26 nov. (Adnkronos) - “La tregua in Libano è un primo spiraglio, ma l’incendio in MO divampa ancora, Gaza è un inferno. Serve un cessate il fuoco permanente, fermare il massacro, liberare gli ostaggi e riaffermare la legalità internazionale. P.S. Peccato il Governo non abbia svolto il ruolo che spetta all’Italia”. Così sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria Pd.
- 21:47 - Rai: Ricciardi (Pd), 'solidarietà a Sansoni e Mariani'
Roma, 26 nov. (Adnkronos) - "Non mi sono mai piaciute le liste di proscrizione e uno dei capisaldi della democrazia sta nel rispetto della libera stampa. Per questo, esprimo la mia solidarietà a Sara Mariani e Alessandro Sansoni, giornalisti della trasmissione Agorà di Rai3. La politica dovrebbe smetterla di interferire nei programmi di approfondimento politico e consentire agli autori di lavorare in pace nel tentativo di garantire un’informazione corretta ed equilibrata”. Così Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.