Luca Lanzalone si è dimesso dalla presidenza di Acea dopo essere finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma. Lo ha comunicato la partecipata del Comune capitolino in una nota anticipando che il Consiglio di amministrazione “nella riunione del 21 giugno 2018 assumerà le opportune determinazioni al riguardo”. La possibilità di un suo passo indietro era già circolata nella serata di mercoledì, quando la sindaca della Capitale Virginia Raggi aveva convocato in Campidoglio l’ad di Acea Stefano Donnarumma. Nel corso dell’incontro, infatti, Raggi aveva sollecitato una rapida soluzione per la governance dell’azienda.
Lanzalone, considerato vicino a Davide Casaleggio e secondo la capogruppo del M5s alla Regione Lazio Roberta Lombardi “portato a Roma dal gruppo che si occupava degli enti locali” (cioé Di Maio, Fraccaro e Bonafede), aveva un ruolo chiave nell’amministrazione capitolina. È grazie alla sua “consulenza” se è stata sbloccata la vicenda dello stadio di Tor di Valle e se sono state avviate le procedure per il concordato preventivo di Atac. Dalle carte dell’inchiesta è emerso però che Lanzalone avrebbe ricevuto promesse di consulenze per il suo studio legale pari a circa 100mila euro da parte dell’imprenditore Luca Parnasi (anche lui arrestato). Proprio il ruolo di Parnasi è considerato dagli inquirenti al centro del sistema di “corruzione sistemica e pulviscolare” che ha portato al via libera del progetto del nuovo impianto sportivo. Intanto la giustizia va avanti: gli interrogatori di garanzia dei nove arrestati sono fissati per il 15 giugno. Parnasi verrà sentito a Milano (è detenuto nel carcere di San Vittore), mentre tutti gli altri a Roma. Fra loro ci sono anche l’ex assessore regionale del Pd, Michele Civita, e il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Adriano Palozzi (in quota Forza Italia).
Sulla vicenda, che ha scosso nelle fondamenta la politica romana, è intervenuta innanzitutto la sindaca Raggi accusando la stampa di non aver sottolineato la sua estraneità ai fatti. “Non c’è un giornale che abbia avuto il coraggio di riportare questa notizia. Il Comune, i romani e la società Roma calcio sono la parte lesa. Partono oggi le querele”, ha dichiarato il primo cittadino. Il premier Giuseppe Conte, invece, rispondendo fuori dal Senato alla domanda di un cronista sull’esistenza di un presunto “caso Roma” esploso dopo l’inchiesta, ha specificato che”Esiste in Italia un caso corruzione sul quale dobbiamo sempre stare attenti, dobbiamo lavorare noi regolatori, le autorità come l’Anac e l’autorità giudiziaria ognuno nell’ambito delle sue competenze”. Proprio dall’Anac si è levata la voce di Raffaele Cantone, che ha commentato il caso a margine della relazione annuale dell’Anticorruzione. “Il contesto che emerge è preoccupante, soprattutto per la mentalità di alcuni di pensare che tutti i problemi possano essere risolti ‘ungendo’ le ruote“.
Dure le opposizioni, a partire dal Partito democratico che in apertura dei lavori in Campidoglio ha chiesto immediatamente di cambiare l’ordine del giorno per chiedere alla sindaca di riferire in Aula. “Quanto accaduto ieri in città sull’opera più rilevante attualmente in fase di realizzazione è estremamente grave. La città deve essere messa al corrente subito. Serve la massima trasparenza sulle scelte operate e suoi collaboratori. Sull’opera stadio ci siamo già espressi con il nostro voto contrario in Aula Giulio Cesare alla delibera grillina. La Sindaca deve venire a riferire oggi stesso in aula e deve chiarire come intende andare avanti”, si legge in una nota diffusa dal Pd capitolino.” Chiarisca inoltre, al di là delle vicende giudiziarie personali su cui farà luce la magistratura, quali sono i suoi rapporti con l’avvocato Luca Lanzalone, mandato dalla Casaleggio Associati a commissariare l’amministrazione grillina dopo l’arresto di Raffaele Marra e su cui già il gruppo del Partito Democratico aveva espresso forti dubbi, presentando un’interrogazione un anno fa”.
Giustizia & Impunità
Stadio della Roma, Lanzalone si dimette da presidente Acea dopo gli arresti. Conte: “Corruzione è problema nazionale”
L'avvocato, considerato vicino a Davide Casaleggio e a lungo consulente del M5s romano, è finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo impianto sportivo della Capitale. "Il Comune, i romani e la società Roma calcio sono la parte lesa", ha dichiarato la sindaca Raggi. Intanto sono stati fissati per venerdì gli interrogatori di garanzia dei nove arrestati
Luca Lanzalone si è dimesso dalla presidenza di Acea dopo essere finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma. Lo ha comunicato la partecipata del Comune capitolino in una nota anticipando che il Consiglio di amministrazione “nella riunione del 21 giugno 2018 assumerà le opportune determinazioni al riguardo”. La possibilità di un suo passo indietro era già circolata nella serata di mercoledì, quando la sindaca della Capitale Virginia Raggi aveva convocato in Campidoglio l’ad di Acea Stefano Donnarumma. Nel corso dell’incontro, infatti, Raggi aveva sollecitato una rapida soluzione per la governance dell’azienda.
Lanzalone, considerato vicino a Davide Casaleggio e secondo la capogruppo del M5s alla Regione Lazio Roberta Lombardi “portato a Roma dal gruppo che si occupava degli enti locali” (cioé Di Maio, Fraccaro e Bonafede), aveva un ruolo chiave nell’amministrazione capitolina. È grazie alla sua “consulenza” se è stata sbloccata la vicenda dello stadio di Tor di Valle e se sono state avviate le procedure per il concordato preventivo di Atac. Dalle carte dell’inchiesta è emerso però che Lanzalone avrebbe ricevuto promesse di consulenze per il suo studio legale pari a circa 100mila euro da parte dell’imprenditore Luca Parnasi (anche lui arrestato). Proprio il ruolo di Parnasi è considerato dagli inquirenti al centro del sistema di “corruzione sistemica e pulviscolare” che ha portato al via libera del progetto del nuovo impianto sportivo. Intanto la giustizia va avanti: gli interrogatori di garanzia dei nove arrestati sono fissati per il 15 giugno. Parnasi verrà sentito a Milano (è detenuto nel carcere di San Vittore), mentre tutti gli altri a Roma. Fra loro ci sono anche l’ex assessore regionale del Pd, Michele Civita, e il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Adriano Palozzi (in quota Forza Italia).
Sulla vicenda, che ha scosso nelle fondamenta la politica romana, è intervenuta innanzitutto la sindaca Raggi accusando la stampa di non aver sottolineato la sua estraneità ai fatti. “Non c’è un giornale che abbia avuto il coraggio di riportare questa notizia. Il Comune, i romani e la società Roma calcio sono la parte lesa. Partono oggi le querele”, ha dichiarato il primo cittadino. Il premier Giuseppe Conte, invece, rispondendo fuori dal Senato alla domanda di un cronista sull’esistenza di un presunto “caso Roma” esploso dopo l’inchiesta, ha specificato che”Esiste in Italia un caso corruzione sul quale dobbiamo sempre stare attenti, dobbiamo lavorare noi regolatori, le autorità come l’Anac e l’autorità giudiziaria ognuno nell’ambito delle sue competenze”. Proprio dall’Anac si è levata la voce di Raffaele Cantone, che ha commentato il caso a margine della relazione annuale dell’Anticorruzione. “Il contesto che emerge è preoccupante, soprattutto per la mentalità di alcuni di pensare che tutti i problemi possano essere risolti ‘ungendo’ le ruote“.
Dure le opposizioni, a partire dal Partito democratico che in apertura dei lavori in Campidoglio ha chiesto immediatamente di cambiare l’ordine del giorno per chiedere alla sindaca di riferire in Aula. “Quanto accaduto ieri in città sull’opera più rilevante attualmente in fase di realizzazione è estremamente grave. La città deve essere messa al corrente subito. Serve la massima trasparenza sulle scelte operate e suoi collaboratori. Sull’opera stadio ci siamo già espressi con il nostro voto contrario in Aula Giulio Cesare alla delibera grillina. La Sindaca deve venire a riferire oggi stesso in aula e deve chiarire come intende andare avanti”, si legge in una nota diffusa dal Pd capitolino.” Chiarisca inoltre, al di là delle vicende giudiziarie personali su cui farà luce la magistratura, quali sono i suoi rapporti con l’avvocato Luca Lanzalone, mandato dalla Casaleggio Associati a commissariare l’amministrazione grillina dopo l’arresto di Raffaele Marra e su cui già il gruppo del Partito Democratico aveva espresso forti dubbi, presentando un’interrogazione un anno fa”.
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Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.