Volenti o nolenti, il centro dell’Europa culturale, politica, migratoria, è sempre lì. Palermo, la Sicilia, Manifesta 12. E visti gli istinti facili del periodo, se sentite parlare di cultura, e migranti, meglio non mettere subito mano alla pistola (è una semi citazione da Goebbels, per carità). Perché la biennale nomade contemporanea dedicata alla creatività contemporanea – Manifesta 12, appunto – apre i battenti nel capoluogo siciliano il 16 giugno, per poi chiuderli il 4 novembre 2018.
Porti aperti, insomma, a cinquanta artisti suddivisi in venti sedi e spazi di Palermo come il Teatro Garibaldi, l’Orto Botanico, piazza Magione, la Chiesa dei SS. Euno e Giuliano, lo Zen, Pizzo Sella. Al centro della lunga kermesse, tra installazioni, performance e nuove tecnologie appare il “Giardino Planetario” dove si coltiva la coesistenza” ma che altri non è che un’indagine in forma artistica sui fenomeni geopolitici, sociali ed ecologici di oggi. Già, perché come è scritto negli intenti di chi ha fondato la manifestazione, Manifesta “nasce nei primi anni ’90 in risposta al cambiamento politico, economico e culturale avviatosi alla fine della guerra fredda e con le conseguenti iniziative volte a facilitare l’integrazione sociale in Europa”, ed è oltretutto stata fondata ad Amsterdam dalla storica dell’arte olandese Hedwig Fijen, che ancora oggi la guida.
Per chi sarà dalle parti di Palermo di qui all’autunno prossimo suggeriamo quindi il giardino urbano nel quartiere Zen del paesaggista Gilles Clement; l’artista brasiliana Maria Thereza Alves che proporrà un’installazione a Palazzo Butera dedicata al sincretismo floreale siciliano; il collettivo londinese Cooking Sections che proporranno una ricerca sui sistemi agricoli di irrigazione a secco; la performance processionale del 15 giugno ideata dal nigerino Jelili Atiku e quella dell’artista campana Marinella Senatore (16 giugno).
Infine durante la prima settimana di Manifesta, Kings, il progetto artistico fondato nel 2000 da Federica Perazzoli e Daniele Innamorato realizzerà un “Art Attack” nei punti focali della città di Palermo. Dal 14 al 21 giugno dieci manifesti di sei metri per tre saranno collocati nelle postazioni adibite alle affissioni pubblicitarie. Il pubblico sarà invitato, suo malgrado, alla visione di una mostra itinerante che lo proietterà inconsapevolmente nel fervore culturale che caratterizza il territorio siciliano. Tutte le info le trovate qui.