Politiche migratorie, diritti umani, sicurezza delle frontiere. Non si tratta soltanto dell’ordine del giorno del vertice tra Giuseppe Conte e Emmanuel Macron, ma anche degli elementi di discussione del Forum Internazionale sulla riforma del sistema asilo in Europa, una due giorni di incontri organizzata a Bardonecchia per il 16 e 17 giugno.
Mentre Italia e Francia litigano sui migranti, una serie di associazioni, enti e esponenti politici di entrambi i Paesi si ritroveranno per promuovere la propria visione di Europa e accoglienza: “Le politiche migratorie – accusano gli organizzatori – oggi producono danni e violazioni allo stato di diritto e al tessuto democratico delle nostre società. Cambiarle significa migliorare le politiche sociali e culturali, migliorare la politica estera e le strategie di cooperazione dell’Italia e dei Paesi europei”.
Il riferimento è soprattutto alla Convenzione di Dublino, secondo cui lo Stato competente della domanda di asilo dei richiedenti è quello attraverso cui il migrante ha fatto accesso in Europa. Una norma, questa, che tutti sembrano voler cambiare, ma ognuno con i propri interessi: “Salvini dà inspiegabilmente ragione a Orban – la voce dei promotori dell’evento – che non ha alcun punto di contatto con noi e che non fa certo gli interessi dell’Italia”. Non una questione di sicurezza e di confini da difendere, quanto di solidarietà, come testimonia una collaborazione che prosegue da anni: “Se a livello europeo manca cooperazione, le associazioni e gli enti che organizzano questi incontri lavorano fianco a fianco da anni per gestire l’emergenza di persone che sono respinte sia da questa che dall’altra parte del confine tra Italia e Francia”.
Nel corso dell’evento – coordinato dal vicepresidente di Asgi Gianfranco Schiavone e organizzato dal Forum Per Camiare le Cose in collaborazione con Asgi e Les Etats Généraux des Migrations – interverranno tra gli altri il sindaco di Bardonecchia Francesco Avato, il sindaco di Briançon Gerard Fromm, Elly Schlein, europarlamentare relatrice della revisione del Regolamento di Dublino, Lorenzo Trucco, presidente dell’Associazione Studi Giuridici Immigrazione e il regista Andrea Segre.
di Lorenzo Giarelli