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Stadio Roma, Scanzi: “Se elettori del M5s cominciano a dubitare della questione morale, il Movimento è finito”

“Cosa è cambiato a Roma dopo Mafia Capitale e l’avvento del M5s? L’animo umano non lo cambi. Ieri c’erano quelli che mungevano le mucche, adesso ci sono quelli che oleano gli ingranaggi. Ieri c’erano i palazzinari corretti e quelli non corretti, oggi è la stessa cosa. Ieri c’erano i politici che dicevano no e a volte sì alla corruzione, oggi c’è la stessa situazione”. Così a Otto e Mezzo (La7) il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, esordisce nella sua analisi sull’inchiesta relativa allo stadio della Roma, che ha portato all’arresto di 9 persone. “Tra le poche buone notizie di queste ore” – continua – “c’è quella per cui qualche politico ha detto no, come l’assessore Pd all’Urbanistica del Comune di Milano Maran. La giunta Sala ha detto no, così come Roberta Lombardi del M5s. La stessa giunta Raggi non è stata attaccata e in questo senso Virginia Raggi ha commesso tanti sbagli, ma se si dimettesse oggi, farebbe l’errore del secolo. Lei ha tutto il diritto di essere arrabbiata nera con Grillo, Casaleggio, Di Maio, Fraccaro e chi le ha consigliato Luca Lanzalone, un Mr. Wolf di Pulp Fiction venuto male”. Poi una stoccata sarcastica a Repubblica: “Da lettore sono contento di ritrovare finalmente quella Repubblica che mi ha fatto amare il giornalismo, cioè quel giornale anti-governativo che fa le pulci al potere. Diciamo che negli ultimi 7 anni non ho visto Repubblica un po’ meno in queste vesti. Se avessimo fatto tutti le pulci al governo Renzi e ad altri, forse oggi non ci sarebbe il governo Conte. Lo stesso Giannini (ospite in studio, ndr) fece le pulci a Ballarò, su Rai Tre, e gli fu chiusa la trasmissione”. Scanzi aggiunge: “Capisco che sia divertente la narrazione secondo cui il problema riguardi solo il M5s. E sicuramente riguarda tanto i 5 Stelle, perché la questione morale per il Movimento è decisiva. Tuttavia, si parla solo di questo Lanzalone, ma delle 9 persone in carcere gli unici due politici sono del Pd, quota Zingaretti, e di Forza Italia, quota Gasparri. Ebbene sì, esiste persino una quota Gasparri. Lo dico perché evidentemente è successo, nel giornalismo e nell’opinione italiana, che è diventato normale leggere che un politico del Pd o uno di Fi sia finito in galera” – continua – “E quindi fa notizia solo il M5s. Ma questo è un problema che travolge tutto. Se il M5s non gestisce bene questo scandalo, l’inchiesta sullo stadio della Roma può far molto male. E in misura maggiore rispetto alla vicenda Aquarius o all’appiattimento dei 5 Stelle sulla Lega, perché se gli elettori del M5s cominciano a dubitare della questione morale, allora i 5 Stelle sono finiti. E’ quello il loro tallone d’Achille”